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Seguito della discussione delle mozioni Zanetta ed altri n. 1-00017 e Tassone ed altri 1-00028 sulle iniziative per garantire la tempestiva realizzazione della tratta alta velocità Torino-Lione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI (ore 19,15)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione delle mozioni Zanetta ed altri n. 1-00017 e Tassone ed altri 1-00028 sulle iniziative per garantire la tempestiva realizzazione della tratta alta velocità Torino-Lione (Vedi l'allegato A - Mozioni sezione 1).
Ricordo che nella seduta di ieri si è conclusa la discussione sulle linee generali.
(Intervento e parere del Governo)
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, che esprimerà altresì il parere sulle mozioni all'ordine del giorno.
Chiedo ai colleghi di fare attenzione e silenzio. Prego, ministro.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Signor Presidente, signori parlamentari, esprimo il parere su entrambe le mozioni che riguardano lo stesso argomento. La differenza tra l'una e l'altra riguarda se ed in che modo il Governo intende attivarsi anche per la realizzazione del terzo valico ferroviario dell'Appennino ligure-piemontese.
In merito, l'intervento previsto per il potenziamento del valico dei Giovi consiste - lo ricordo - nella realizzazione di una nuova linea a doppio binario elettrico avente le caratteristiche di alta velocità ed alta capacità per circa 71 chilometri, comprese le interconnessioni con la linea attuale, di cui 52 in galleria. La realizzazione di tale nuova infrastruttura è prevista nell'ambito del programma di attuazione della legge obiettivo, la n. 443 del 2001, ed in effetti il CIPE, nella seduta del 29 marzo 2006, ha approvato il progetto definitivo per un valore di 4.962 milioni di euro, e la delibera è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale. Però, non sono stati stanziati i fondi per realizzare quanto previsto in delibera. È ovvio, quindi, che tale intervento deve essere riprogrammato.
Non si tratta, quindi, di sbloccare i lavori, come chiesto nella mozione. Non si possono sbloccare i lavori se prima non si riprogramma un intervento di circa 5 miliardi di euro. In realtà, c'è poco da sbloccare: bisogna cominciare ex novo una procedura rispetto ad un'opera importante che è già nella legge, ma solo come obiettivo. Intendiamo attivare tale opera nel corso della legislatura, e comunque nei tempi possibili in relazione alle risorse necessarie, secondo le priorità già previste nel DPEF 2007-2011.
Venendo in concreto alla questione riguardante la tratta Torino-Lione, facente parte della tratta Lisbona-Kiev, mi preme ricordare che il 29 giugno scorso si è riunito nuovamente il tavolo politico costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, già costituito dal precedente Governo a seguito dei disordini della Val di Susa e che noi abbiamo riconfermato sia come tavolo politico, sia come osservatorio. Dopo i suddetti disordini, infatti, l'allora Governo si rese conto che procedere senza la concertazione con gli enti locali voleva dire mettersi in conflitto con la cittadinanza e con una notevole parte del paese.
PRESIDENTE. Rinnovo la richiesta ai colleghi di fare silenzio e prestare attenzione al parere che il ministro sta esprimendo sulle mozioni all'ordine del giorno.
Prego, signor ministro.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Per tale ragione, abbiamo inserito nell'allegato infrastrutture del DPEF 2007-2011, approvato dal Parlamento, la priorità - lo ribadisco - della realizzazione della nuova tratta ferroviaria Torino-Lione. Non si tratta di dichiarazioni solo mie, ma che sono già state rese dal Presidente del Consiglio più volte, da ultimo in questa sede, in risposta ad uno specifico question time. Nel DPEF si fa specificamente riferimento ad una variazione delle modalità di approvazione della valutazione di impatto ambientale non già attraverso il ricorso a quanto previsto dalla legge obiettivo, ma attraverso il ricorso alla procedura ordinaria per l'approvazione della TAV nella Val di Susa.
Questo è stato necessario fare e bisogna ribadire che, oltre a ciò che era previsto dalla legge obiettivo, il Governo dell'epoca non ha attivato successivamente quanto previsto dalla stessa legge obiettivo per avere la valutazione di impatto ambientale; semplicemente, si è limitato a presentare la proposta di progetto definitivo dell'opera all'esame della sola struttura tecnica di missione, e non anche - come previsto dalla stessa legge obiettivo - degli altri soggetti istituzionali competenti alla sua approvazione. È bene che si dia atto, una volta per tutte, che, ricorrendo all'articolo 81 per approvare in via ordinaria le opere in Val di Susa, in realtà accorciamo i tempi. Infatti, ciò che si stava facendo era addirittura andare non solo contro il buonsenso della legge ordinaria, ma contro quanto previsto dalla legge obiettivo per ciò che riguardava il coinvolgimento degli altri soggetti istituzionali competenti.Pag. 82Lo ripeto, la legge obiettivo lo prevede espressamente; prevede la rappresentanza degli interessi delle comunità locali, che deve essere assicurata unicamente dalla regione competente per territorio. Ciò ho voluto dire, perché noi, subito dopo aver assunto le responsabilità istituzionali - io, per quanto riguarda il mio ministero, ed il Governo, per quanto riguarda la sua interezza - che ci competono, abbiamo riavviato immediatamente, con una nuova legge, appunto, il passaggio in procedura ordinaria e, successivamente, abbiamo avviato immediatamente - ed io ho dato personalmente disposizioni in merito - la Conferenza di servizi nella prima riunione tenuta lo stesso giorno, ossia il 1o agosto.
Ebbene, vi faccio presente che la Conferenza di servizi si è già riunita e sono già stati consegnati tutti gli elaborati progettuali della tratta internazionale Torino-Lione e della Gronda di Torino. Sono stati già consegnati a tutte le amministrazioni coinvolte. Come potete constatare, quindi, in poche settimane è stato fatto già più, molto di più, di ciò che è stato fatto in precedenza. Il 12 ottobre è già fissata la prossima riunione della citata Conferenza.
Voglio soltanto precisare che, per la proceduta ordinaria di cui all'articolo 81, l'iter previsto è il seguente: nel pieno rispetto di quanto ribadito e richiesto dal coordinatore europeo relativamente ai tempi di conclusione della procedura approvativa, è già in corso di affidamento lo studio di impatto ambientale dell'intera opera da parte di LTF (Lyon Turin Ferroviarie), promotore dell'opera. Come è noto, lo studio di impatto ambientale, il SIA, che costituisce l'elaborato di riferimento, anche attraverso l'esame di vari e differenti scenari realizzativi e l'analisi costi-benefici - lo ribadisco, il SIA, lo studio di impatto ambientale -, sta valutando vari e differenti scenari realizzativi dell'analisi costi-benefici, al fine della valutazione d'impatto ambientale stessa. Una volta conclusa la valutazione di impatto ambientale, la Conferenza di servizi, di cui all'articolo 81 del decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 1977, si pronuncerà in via definitiva.
Mi preme, da ultimo, segnalare che, per quanto riguarda i tempi, il nostro cronoprogramma è il seguente: la valutazione di impatto ambientale è già iniziata e si sta svolgendo regolarmente, come da cronoprogramma. Si stanno già svolgendo tutte le procedure previste. L'ultimazione del SIA è previsto, come richiesto dal coordinatore europeo, entro aprile 2007. La conclusione della procedura della VIA, come richiesto dallo stesso coordinatore europeo, avverrà entro luglio 2007 e, come richiesto sempre dal coordinatore europeo, la Conferenza di servizi sarà effettuata entro il 2007.
Insomma, per quanto riguarda la questione relativa alla realizzazione della tratta ferroviaria Torino-Lione, come avete visto, il Governo italiano ha preso in mano la situazione, essendosi reso conto che, stante la situazione di fermo protrattasi fino a quel momento, quando tutto era stato ricondotto ad un tavolo nazionale, non si era potuto compiere alcunché per via di una serie di complesse proteste che avevano bloccato tutti i lavori; ebbene, i lavori sono stati riavviati (Commenti). I lavori relativi alla progettazione sono stati portati avanti ed è stata fatta...
PRESIDENTE. Colleghi, vi prego di consentire al ministro di proseguire il suo intervento.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Tutto procede secondo i progetti e secondo gli impegni assunti dal Governo. Tutto il resto, quindi, è semplicemente una problematica che non può riguardare il Governo stesso, esulando, appunto, dall'impegno preso.
Per queste ragioni, noi non possiamo che esprimere parere contrario sulla formulazione della prima delle mozioni perché prevede la realizzazione (Commenti)...
PRESIDENTE. Colleghi, per favore, non è ammissibile che si urli in questo modo in Assemblea! Non si riesce ad ascoltare ciò che dice il ministro!
Pag. 83ANTONELLO IANNARILLI. Non si capisce!
PRESIDENTE. Non si capisce, colleghi, perché vi è un brusio a dir poco eccessivo in aula.
ANTONELLO IANNARILLI. Serve la traduzione!
PRESIDENTE. No, se voi fate silenzio, il ministro può essere ascoltato.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Esprimiamo parere contrario sulla mozione Zanetta n. 1-00017
(Nuova formulazione) per l'appunto perché prevede la realizzazione di opere per le quali il precedente Governo non aveva previsto le risorse necessarie; risorse che oggi devono essere riprogrammate.
Quanto alla seconda mozione, la mozione Tassone n. 1-00028, essa ripercorre semplicemente la precedente ed invita il Governo a concludere i lavori entro il 30 settembre 2007. Noi possiamo assicurare che tutti i lavori si possono concludere entro il 30 settembre 2007. Come Governo, assicuriamo che ciò sarà fatto entro tali termini. Non possiamo però accettare tale indicazione nella mozione, nella premessa, dove, per l'appunto, è previsto di procedere attraverso la legge obiettivo quando già la legge approvata da questo Parlamento ha previsto che si debba far riferimento alle procedure ordinarie, con le conseguenze che le procedure ordinarie di cui all'articolo 81 stabiliranno anche in ordine alla valutazione di impatto ambientale. Per tali ragioni, esprimo parere contrario.
PRESIDENTE. Signor ministro, mi scusi, il parere è contrario anche su tutta la mozione Tassone n. 1-00028?
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Sì.
PRESIDENTE Colleghi, considerata l'ora e consultati informalmente i gruppi, tenendo conto che vi sono molte richieste di intervento per dichiarazione di voto, se non vi sono obiezioni, potremmo rinviare a domani pomeriggio il seguito dell'esame delle mozioni e la trattazione dei restanti punti iscritti all'ordine del giorno. Ricordo peraltro che domani mattina è prevista la discussione sulle linee generali del conto consuntivo e del progetto di bilancio interno della Camera dei deputati.
MAURO DEL BUE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. A che titolo?
MAURO DEL BUE. Solo per segnalare, dopo il «brillante» intervento del ministro Di Pietro, la mia intenzione di intervenire in fase di dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole, stiamo decidendo di rinviare a domani il seguito della discussione; comunque prendo atto della sua richiesta di intervenire per dichiarazione di voto nella seduta di domani.
Se non vi sono obiezioni, propongo di rinviare ad altra seduta il seguito dell'esame delle mozioni, nonché la trattazione dei restanti punti iscritti all'ordine del giorno.
(Così rimane stabilito)