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Discussione delle mozioni La Loggia n. 1-00029 e D'Alia n. 1-00037: Iniziative volte a far proseguire le procedure per realizzare il ponte sullo stretto di Messina.
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Avverte altresì che sono state presentate le ulteriori mozioni Diliberto n. 1-00039 e Franceschini n. 1-00040, vertenti sul medesimo argomento dei documenti iscritti all'ordine del giorno: saranno pertanto discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
ANGELINO ALFANO (FI). Illustra la mozione La Loggia n. 1-00029, invitando il Governo a riconsiderare l'intendimento di non dare seguito alla realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, che consentirebbe grandi opportunità di sviluppo non solo per la Sicilia, ma per tutto il Meridione.
GIANPIERO D'ALIA (UDC). Illustra la sua mozione n. 1-00037, ricordando preliminarmente la strategica rilevanza, per il sistema europeo dei trasporti, del ponte sullo stretto di Messina; rilevato, inoltre, che attente valutazioni circa la fattibilità tecnica e la convenienza economico-sociale dell'opera sono già state positivamente compiute, invita l'Esecutivo a chiarire i propri intendimenti, atteso che l'articolo 14 del provvedimento d'urgenza in materia fiscale, attualmente all'esame della Camera, dispone la modificazione dell'assetto della società Stretto di Messina, destinando ad altri interventi infrastrutturali parte delle risorse necessarie alla realizzazione del predetto ponte.
FERDINANDO BENITO PIGNATARO (Com.It). Illustra la mozione Diliberto n. 1-00039, ricordando che il Governo ha reiteratamente manifestato l'intenzione di non procedere alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina, ritenendo prioritaria la realizzazione di altri interventi, tra l'altro volti a superare le condizioni di isolamento delle regioni meridionali; richiamati, inoltre, gli elementi di forte criticità della predetta opera, ribadisce che il suo gruppo auspica che l'Esecutivo confermi in modo chiaro la determinazione di abbandonare il progetto relativo al ponte sullo stretto.
ANTONIO ROTONDO (Ulivo). Illustra la mozione Franceschini n. 1-00040, sottolineando il carattere demagogico e strumentale delle motivazioni addotte dall'opposizione a sostegno della necessità di far proseguire le procedure per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina; osserva quindi che il Governo ha opportunamente deciso di sospenderle in assenza di un chiaro piano economico-finanziario nel quale inserire l'opera.
ENRICO LA LOGGIA (FI). Richiamate le molteplici ragioni che sanciscono il carattere strategico del ponte sullo stretto di Messina, prospetta l'opportunità che il Governo fornisca chiarimenti circa la destinazione alternativa delle risorse finanziarie per la realizzazione di altre opere ritenute prioritarie per il Mezzogiorno.
LUIGI FEDELE (FI). Sottolinea il carattere non ideologico delle ragioni che militano a favore delle realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, che rappresenta una tappa indispensabile per lo sviluppo economico del Mezzogiorno; ricorda peraltro che sono già state accertate la compatibilità ambientale e la fattibilità tecnica dell'opera.
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (Ulivo). Richiamati i risultati deludenti conseguiti dal precedente Esecutivo nel settore delle grandi opere pubbliche, ritiene che la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina non costituisca una priorità per la Sicilia e per il Mezzogiorno,Pag. Vche hanno bisogno soprattutto di infrastrutture stradali, di opere idriche, nonché del potenziamento del sistema portuale ed aeroportuale. Sottolinea inoltre il pesante impatto ambientale che la realizzazione della predetta opera determinerebbe per il territorio interessato.
MARCO BELTRANDI (RosanelPugno). Rilevato che le pur valide ragioni esposte nelle mozioni La Loggia n. 1-00029 e D'Alia n. 1-00037 non sono sufficienti per considerare prioritaria la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, si riserva di decidere il voto da esprimere sui documenti di indirizzo anche sulla base delle valutazioni del Governo e delle considerazioni che saranno svolte nel corso del dibattito.
FRANCESCO PIRO (Ulivo). Giudica pienamente condivisibile l'orientamento del Governo che, non considerando prioritaria la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, ha ritenuto di destinare i fondi disponibili alla realizzazione di altre opere pubbliche in Calabria e in Sicilia; reputa infatti preferibile promuovere lo sviluppo dei collegamenti attraverso interventi di potenziamento del sistema portuale ed aeroportuale e dei servizi logistici, anche in considerazione dei costi elevati e delle conseguenze in termini di impatto ambientale che deriverebbero dalla eventuale realizzazione del ponte sullo stretto.
AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Ritiene che la questione della realizzazione del ponte sullo stretto di Messina non debba essere affrontata in termini ideologici, ma vada inquadrata in un più ampio progetto di modernizzazione del sistema infrastrutturale del Paese, segnatamente di quello ferroviario del Meridione.
GUIDO DUSSIN (LNP). Manifestato l'orientamento favorevole del suo gruppo agli atti di indirizzo presentati dall'opposizione, ritiene che il Governo debba procedere alla realizzazione di tutte le opere infrastrutturali ritenute strategiche per il Paese, senza penalizzare quelle che interessano le regioni del Nord.
MARILINA INTRIERI (Ulivo). Ritiene che la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina non rappresenti una priorità, a differenza di altre opere infrastrutturali veramente essenziali per favorire lo sviluppo del Meridione.
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Ricorda che la sua parte politica si è da sempre dichiarata fermamente contraria alla realizzazione del ponte sullo stretto di Messina a causa del devastante impatto che avrebbe su uno dei più delicati e ricchi ecosistemi del Mediterraneo; paventato quindi il rischio dello sconvolgimento del tessuto urbano delle aree in cui verrebbero aperti i cantieri, auspica al contrario la realizzazione di opere infrastrutturali veramente utili per il Mezzogiorno, fra le quali il potenziamento delle autostrade marine e l'ammodernamento della rete ferroviaria.
BASILIO GERMANÀ (FI). Ricordata la contraddittorietà delle posizioni assunte, in particolare, dal Presidente del Consiglio e dal Vicepresidente del Consiglio Rutelli circa la costruzione del ponte sullo stretto di Messina, richiama i positivi effetti che deriverebbero dalla sua realizzazione.
PIETRO RAO (Misto-MpA). Esprime amarezza per le strumentali argomentazioni addotte da deputati della maggioranza - segnatamente da quelli di origine siciliana - a sostegno della tesi pregiudizialmente contraria alla realizzazione del ponte sullo stretto di Messina.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
TOMMASO CASILLO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture. Ricordato che il Governo, fin dal suo insediamento, ha evidenziato di non considerare prioritaria la realizzazione del ponte sullo stretto diPag. VIMessina, attesa l'esiguità delle risorse finanziarie disponibili, fornisce chiarimenti circa il nuovo assetto prospettato per la Stretto di Messina Spa con il decreto-legge in materia fiscale, attualmente all'esame della Camera, rilevando che la scelta compiuta consentirà l'attuazione di un programma di opere infrastrutturali necessarie per lo sviluppo del Paese, con particolare riferimento alle regioni Sicilia e Calabria.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.