Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di una interpellanza e di interrogazioni (ore 10,12).
(Iniziative per la messa in sicurezza dell'autostrada Genova-Serravalle - n. 2-00065)
PRESIDENTE. L'onorevole Lovelli ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00065 (Vedi l'allegato A - Interpellanza e interrogazioni sezione 2).
MARIO LOVELLI. Signor Presidente, questa interpellanza, presentata ormai da qualche mese, nasceva da una particolare vicenda creatasi lungo l'arteria autostradale Genova-Serravalle a seguito di un incidente mortale che ancora una volta aveva messo in evidenza la pericolosità di quel tratto di autostrada.
Si tratta di una questione che ha una storia più lunga e che merita particolare attenzione. Infatti, l'autostrada Genova-Serravalle è un'arteria storica nella realizzazione del sistema autostradale nel nostro paese, perché risale al 1936 e fu definita la camionale, in quanto aveva l'obiettivo principale di favorire il traffico delle merci tra il sistema dei porti liguri e la pianura padana. Peraltro, con il passare degli anni e con l'aumentare dei traffici, tale arteria si è rivelata insufficiente, tant'è vero che negli anni '60 fu realizzata anche un'autostrada alternativa nei collegamenti tra la Liguria e la pianura padana, vale a dire la A26, la cosiddetta Voltri-Sempione.Pag. 7
Com'è noto, sono state messe in campo anche altre ipotesi di infrastrutturazione, in particolare in campo ferroviario; mi riferisco al progetto del cosiddetto Terzo valico dei Giovi tra Genova e la pianura padana.
Siamo quindi di fronte ad un'arteria autostradale che appare ormai inadeguata, in quanto pensata in un'epoca con livelli di traffico meno rilevanti degli attuali e che per tale motivo periodicamente pone diversi problemi. Infatti, la tortuosità del tracciato e il fatto che quest'ultimo passi sopra il torrente Scrivia creano, in occasione di incidenti stradali, anche rischi ambientali nel caso del trasporto di sostanze tossiche o nocive. Questo si verificò in particolare nel 2002, quando fu dichiarata l'emergenza ambientale in tutta l'area perché gli acquedotti della zona, che forniscono circa 300 mila abitanti, furono a rischio di inquinamento. Ciò è accaduto anche di recente, pur se, fortunatamente, con conseguenze meno gravi.
Tra l'altro, dal punto di vista della normale incidentalità stradale, occorre sottolineare - aggiornando quanto già contenuto nella presente interpellanza - che in questi giorni nel suddetto tratto si sono registrati due gravi incidenti con l'ennesimo camion che è caduto sul greto del torrente Scrivia.
In sostanza, ritengo sia giunto il momento di affrontare il problema in modo deciso, individuando le possibili soluzioni. In verità, nel corso di questi anni, le verifiche a livello di tavoli istituzionali e tecnici sono state parecchie; in particolare, si sono mosse in questa direzione sia le province di Genova e di Alessandria, sia le prefetture, sia le regioni. Da ultimo, lo scorso 26 giugno vi è stata anche una riunione presso la prefettura di Alessandria alla presenza delle province, dei comuni interessati e della società Autostrade.
Nel corso delle discussioni e dei tavoli tecnici istituzionali di questi anni sono emerse proposte da parte dei comuni; in particolare mi riferisco al tratto autostradale che va da Busalla a Ronco Scrivia, con due centri abitati particolarmente coinvolti dal traffico autostradale, per il quale sono state formulate proposte di modifica del tracciato, anche in relazione al progetto complessivo, noto al ministero, che riguarda sul versante ligure la verifica della gronda autostradale di Genova.
Nell'ultima riunione del 26 giugno scorso sono state messe sul tappeto soluzioni tecniche - ho con me il verbale di tale riunione - alcune delle quali sono un corso di attuazione da parte della società Autostrade o sono quantomeno in programma; eventualmente, il viceministro potrà dire in proposito qualcosa in più. Vorremmo innanzitutto sapere quali sono le prime iniziative intraprese a seguito della riunione in prefettura del 26 giugno e cosa si sta facendo per mettere in sicurezza in modo più efficace un tratto autostradale sottoposto periodicamente alle problematiche da me segnalate.
Tuttavia, sarebbe interessante approfondire ulteriormente la materia, al di là dei possibili interventi di messa in sicurezza immediata, e conoscere gli interventi complessivi sul tracciato che entrino nel merito della concessione in atto tra società Autostrade e ANAS. Si tratta di un argomento di discussione in questi mesi; infatti, come ben sappiamo, riguardo alla società Autostrade è stata ipotizzata una revisione delle concessioni nonché la sottoposizione di un atto aggiuntivo. Pertanto, chiedo al Governo se, in tale contesto, possa o debba essere preso in considerazione un intervento su questo tratto autostradale (a mio avviso si deve) e, comunque, quali siano le modalità riguardo alla funzionalità e all'ammodernamento del tracciato per compiere passi in avanti risolutivi. Ricordo che tali miglioramenti sono funzionali sia a motivi di sicurezza stradale ordinaria, sia a ragioni ambientali, sia ad ovvi motivi di funzionalità del traffico tra l'area ligure e quella piemontese e padana, sia, in definitiva, al rilancio della portualità ligure. Questo è quanto vorremmo approfondire e conoscere con l'interpellanza in oggetto e chiediamo pertanto al rappresentante del Governo di darci risposte in merito.
PRESIDENTE. Il viceministro delle infrastrutture, Angelo Capodicasa, ha facoltà di rispondere.
ANGELO CAPODICASA, Viceministro delle infrastrutture. Signor Presidente, in riferimento alle problematiche evidenziate nell'atto di sindacato ispettivo in oggetto, testé illustrate ulteriormente dall'onorevole Lovelli, l'ANAS rende noto che lungo l'autostrada A7 Genova-Serravalle tra il 2002 e il 2006 sono stati registrati due incidenti stradali con merci pericolose che hanno comportato il blocco della carreggiata. Altri eventi di blocco connessi a merci pericolose devono essere ricondotti a fattori estranei all'infrastruttura autostradale, quali un guasto alla cisterna del mezzo, un incendio all'impianto limitrofo all'autostrada e così via.
Così premesso, la società Autostrade pone in evidenza che lungo il percorso autostradale di cui trattasi sono stati messi in atto una serie di provvedimenti grazie ai quali, nonostante l'aumento del volume di traffico, il numero di incidenti si è di fatto notevolmente ridotto. Tra gli interventi programmati per far fronte a tale problematica si segnalano: il rinnovo di circa un milione e centomila metri quadri di pavimentazione, oltre al totale rifacimento dell'intera superficie; l'esecuzione di pavimentazione speciale whisper-grip ad altissima aderenza lungo tratte e curve individuate sulla base del numero e della dinamica degli incidenti occorsi. La stesa della suddetta pavimentazione è peraltro ancora in corso e lungo i tratti eseguiti nel 2005 si è registrata una riduzione del 50 per cento del numero degli incidenti. Si prevede, inoltre, la realizzazione di 58 interventi di potenziamento della segnaletica di presegnalazione e delineamento in curva, con la posa di nuovi dispositivi ad alto impatto, nonché l'installazione di pannelli a messaggio variabile, di cui 15 sono già realizzati, mentre è programmata per il primo semestre del 2007 la posa di ulteriori 6 pannelli.
ANAS, Autostrade per l'Italia e gli enti locali territorialmente competenti stanno procedendo ad effettuare valutazioni finalizzate ad ulteriori interventi, in merito ai limiti di velocità e all'impiego di nuovi sistemi di controllo del rispetto degli stessi tutor già installati lungo altre tratte autostradali.
Con specifico riguardo, inoltre, agli interventi previsti nel IV atto aggiuntivo alla convenzione vigente tra ANAS ed Autostrade per l'Italia, si rileva che fra gli stessi è prevista la realizzazione della nuova carreggiata nord della A7, dalla barriera di Genova ovest al chilometro 124,500 della A7.
PRESIDENTE. Il deputato Lovelli ha facoltà di replicare.
MARIO LOVELLI. Ringrazio il viceministro. Sono soddisfatto della risposta del viceministro, il quale si è soffermato sulle iniziative di fatto intraprese a seguito della riunione svoltasi in prefettura lo scorso 26 giugno. Mi pare che, da questo punto di vista, gli interventi più immediati, e quindi fattibili in termini utili e ravvicinati, per migliorare la sicurezza di quel tratto di autostrada, siano stati effettivamente realizzati, in particolare per quanto riguarda la pavimentazione stradale e l'installazione di nuovi ed innovativi strumenti di sicurezza.
Peraltro, prendo atto con piacere delle statistiche citate, che farebbero riferimento all'avvenuta riduzione del 50 per cento dell'incidentalità; tuttavia ricordo, come ho già detto in sede di illustrazione, che purtroppo proprio in questi giorni si sono registrati due gravissimi incidenti mortali che ripropongono il problema della pericolosità dei carichi pesanti, che possono finire dentro il greto del torrente. Dunque, su questo aspetto della difesa dell'attuale sede stradale, rispetto a conseguenze sull'esterno, ritengo ci sia ancora molto da lavorare e credo che ANAS e la società Autostrade debbano attivarsi in tal senso.
Prendo atto delle indicazioni fornite dal viceministro rispetto a quello che verrà fatto con il IV atto aggiuntivo. Peraltro, anche in questo caso sarebbe utile - al riguardo, servirebbe un intervento politico più diretto - che la discussione del IV attoPag. 9aggiuntivo prendesse in esame più complessivamente la situazione di quella infrastruttura e che affrontasse la questione di possibili modifiche di tracciato, che sarebbero risolutive di molte problematicità che abbiamo riscontrato e che nel corso di questa discussione ho già cercato di segnalare.
In conclusione, chiedo al viceministro di dare seguito anche operativamente, con un'iniziativa specifica, a quanto emerso nell'ultima riunione di prefettura, che aveva concluso i propri lavori dicendo che si sarebbe interessata la prefettura di Genova per l'istituzione di un tavolo di concertazione, al fine di monitorare le varie problematiche del traffico e controllare l'efficacia dei provvedimenti adottati.
Intanto, alla luce delle risposte che abbiamo ricevuto, è utile che questo tavolo di concertazione sia al più presto convocato. Inoltre, chiedo al viceministro che, a questo punto, sia lo stesso Governo a promuovere un tavolo interistituzionale ed interregionale che affronti, con un'analisi complessiva, la questione di tale tratto autostradale, inquadrandola tra le esigenze di ammodernamento che, come affermavo all'inizio, comprendono anche il miglioramento del flusso di traffici, al fine di dare un contributo all'economia di quelle zone. Si tratta, in altri termini, di intervenire perché le infrastrutture siano una carta in più per la ripresa dell'economia legata, in particolare, ai traffici dei porti liguri e non un intoppo che crea periodicamente problemi. Invito quindi il Governo ad assumere una iniziativa perché il tavolo sia istituito e siano poste a confronto le idee e le proposte degli enti locali, delle province e delle regioni con quelle della società Autostrade e dell'ANAS, al fine di individuare un percorso che, in tempi ragionevoli, dia soluzioni ancor più soddisfacenti e, auspicabilmente, definitive.