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Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 27 settembre 2006, n. 260, recante misure urgenti per la funzionalità dell'Amministrazione della pubblica sicurezza (A.C. 1704) (ore 16,10).
(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 1704)
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ascierto. Ne ha facoltà.
FILIPPO ASCIERTO. Signor Presidente, il provvedimento in esame è essenziale per trattenere in servizio 1.316 agenti ausiliari della Polizia di Stato che, altrimenti, avrebbero visto interrotto il loro percorso proprio in questi giorni.
Sappiamo bene che, con il nuovo modello delle Forze armate professioniste, nell'Arma dei carabinieri, nella Polizia di Stato e nelle altre Forze di polizia non vi sono più ausiliari. Il precedente Governo ha compiuto grandi sforzi: sono transitati nei ruoli dell'Arma dei carabinieri, e sono diventati effettivi, quasi 11 mila ausiliari e alcune migliaia nella Polizia di Stato e nelle altre Forze dell'ordine. Comunque, il percorso si sta concludendo. Tuttavia, rimangono unità di personale importanti, che oggi sono al servizio del paese per contrastare la criminalità. Si tratta, appunto, dei predetti 1.316 agenti della Polizia di Stato (e mi dispiace che abbiamo perso alcuni ausiliari di Polizia penitenziaria). È essenziale, determinante che si presti attenzione al problema.
Mediante la conversione in legge del decreto-legge 27 settembre 2006, n. 260, noi diamo al problema reale una soluzione non definitiva. Il mantenimento in servizio viene disposto fino al 31 dicembre 2006, cioè fino alla notte di San Silvestro. Non vorrei, caro viceministro - con lei ho condiviso molte questioni in materia di sicurezza - che a questi ragazzi dessimo gli auguri di buon anno in senso negativo, perdendoli il 1o gennaio 2007. Infatti, esaminando il disegno di legge finanziaria, all'articolo 57 è stato commesso un errore palese (ciò è la dimostrazione che la finanziaria è stata elaborata senza interpellare i tecnici ed è stata scritta male presso il Ministero del tesoro).
L'articolo 57 prevede l'assunzione solo di mille unità per le forze di polizia. Allora, considerato che la matematica non è un'opinione, tratteniamo fino al 31 dicembre prossimo 1.316 ausiliari. Inoltre, con molta probabilità, se non vogliamo creare catastrofi sotto il profilo del controllo del territorio, li dobbiamo trattenere anche successivamente. Non è possibile, dunque, che in questa finanziaria ci sia un errore così marchiano e che lei non sia stato interpellato per conoscere le esigenze del Ministero dell'interno per il prossimo anno sotto il profilo del controllo del territorio.
Se guardiamo bene, possiamo notare che nello stesso articolo si stabilisce che il 20 per cento è riservato per trattenere coloro che hanno altri problemi e che sono direttivi e non esecutivi o dirigenti.
Si deve affermare che tutto ciò si inserisce in un ambito ampio. Dobbiamo prevedere ciò che occorre al paese e soprattutto alle istituzioni per il controllo del territorio. Di solito, 400-500 unità vanno in pensione; esistono carenze organiche di oltre duemila unità. È essenziale che, all'interno del disegno di legge finanziaria, vi siano i numeri adeguati per non dissestare il quadro organico delle istituzioni. È quindi fondamentale che si modifichi quest'articolo. Se vogliamo, cambiamolo radicalmente, ma non possiamo scendere al di sotto delle 500 unità! È il fabbisogno minimo per un paese che vive una fase di emergenza in conseguenza di scelte compiute in modo surrettizio, che creeranno maggiori problemi alle Forze dell'ordine e ai cittadini. Mi riferisco all'indulto, che ha rimesso in circolazione 20 mila criminali e che aumenterà ancora di più l'impegno delle forze dell'ordine.
Certo, non si tratta solo del controllo del territorio. Conosco la sua sensibilità, caro viceministro, sotto il profilo del trattamento economico. La invito quindi a prestare attenzione ad alcuni appuntamenti importanti dei prossimi giorni per incrementare gli stanziamenti per il contratto delle Forze dell'ordine.
In Commissione è stata presentata una proposta emendativa che prevedeva lo scorrimento della graduatoria per i VFP che avevano partecipato al concorso della Polizia di Stato: sono stati riconosciuti idonei, ma sono fuori graduatoria. Considerato che abbiamo la grande esigenza di aumentare il personale nelle Forze dell'ordine e sperando che sia modificato l'articolo 57 del disegno di legge finanziaria, sarebbe opportuno evitare di spendere per nuovi concorsi somme che potrebberoPag. 34essere utilizzate per la benzina e per i mezzi. Ricordo quanto ci siamo detti in questa sede in passato; quindi, facciamo scorrere la graduatoria e recuperiamo i ragazzi che hanno superato un concorso. Analoga situazione riguardava tre vice commissari della Polizia di Stato, gli unici rimasti fuori, perché non erano sufficienti le risorse. Cerchiamo di andare incontro alle esigenze di organico delle Forze dell'ordine per un efficace controllo del territorio.
Il gruppo di Alleanza Nazionale voterà convintamene a favore del provvedimento in esame, ma riteniamo che altri siano gli appuntamenti da qui al 31 dicembre su cui dovremo confrontarci approfonditamente. Sono convinto che alcune necessità possano essere recepite al di là delle parti, così com'è avvenuto in Commissione difesa nei giorni scorsi, dove abbiamo condiviso l'esigenza degli ufficiali dell'Arma dei carabinieri in ferma prefissata.
Proprio come ha osservato dianzi l'onorevole Cirielli, anche per gli ufficiali in ferma prefissata dobbiamo trovare una soluzione, in quanto trattenerli fino al 31 dicembre non ha senso; è importante invece un trattenimento in servizio nei ruoli, siano essi quello tecnico, quello normale o quello speciale. Comunque, bisogna smetterla di prendere ufficiali in ferma prefissata: se all'Arma dei carabinieri servono ufficiali e alle altre Forze di polizia occorrono funzionari, si facciano i concorsi e si provveda al reclutamento. È inutile che noi tratteniamo ragazzi giovani e preparati per poi rimetterli nella società e farli diventare dei precari; ciò non è possibile. Dunque, ritengo sia un buon lavoro quello condotto finora, ma aspettiamo prove più importanti in futuro.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Boato. Ne ha facoltà.
MARCO BOATO. Presidente, mi richiamo semplicemente a quanto già detto in sede di intervento sul complesso degli emendamenti. Confermo, naturalmente, l'invito al Governo ad intervenire in sede di esame della finanziaria per gli aspetti che in questa sede, ovviamente, non abbiamo potuto affrontare con il decreto-legge in discussione, sia per quanto riguarda la Polizia di Stato sia per quanto riguarda l'Arma dei carabinieri. Annuncio dunque il voto favorevole dei Verdi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato D'Alia. Ne ha facoltà.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, intervengo solo per annunciare il voto favorevole dell'UDC e mi richiamo a quanto già detto, prendendo atto con favore delle dichiarazioni del viceministro Minniti. Ritengo che questa settimana e la prossima saranno proficue per scendere nel dettaglio del sistema di reclutamento delle Forze armate, per collaborare all'individuazione di soluzioni che rendano questo meccanismo sempre più virtuoso. Se ci muoviamo con questo auspicio, riusciremo a produrre buoni risultati per il paese.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Santelli. Ne ha facoltà.
JOLE SANTELLI. Signor Presidente, annuncio ovviamente il voto favorevole di Forza Italia sulla conversione di questo decreto-legge; siamo consapevoli che si tratta di un provvedimento tampone, in apertura, praticamente, della stagione finanziaria. Sarebbe stato, quindi, difficile prevedere ulteriori risorse o fare scelte più coraggiose in merito.
Peraltro, mi auguro che l'accoglimento dell'ordine del giorno da noi presentato significhi, nell'intenzione del Governo così come nella nostra, tracciare una strada specifica per la stabilizzazione di questi giovani ausiliari. Mi rendo conto che il Ministero dell'interno non può assumere da solo l'impegno di spesa per il reclutamento di nuovo personale ma, così come ha osservato anche il collega Boschetto, la presenza di candidati risultati idonei che non è stato possibile assumere per unPag. 35problema di posti di organico ovviamente apre una strada privilegiata a queste nuove assunzioni.
Per di più, e in ultimo, ho accettato la riformulazione dell'ordine del giorno a mia firma proposta dal viceministro Minniti - con riferimento in particolare alle parti motive -, intendendola soprattutto come un buon auspicio. Il viceministro Minniti ha infatti chiesto di cancellare la parte relativa alla finanziaria ed ai forti limiti alle assunzioni e al sistema sicurezza per quanto riguarda anche il Ministero dell'interno. Mi auguro che la cancellazione di tali parti significhi che presto potremo insieme eliminarle anche dalla legge finanziaria.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Amici. Ne ha facoltà.
SESA AMICI. Signor Presidente, intervengo anch'io per annunciare il voto favorevole dell'Ulivo su questo provvedimento; vorrei però riprendere taluni elementi di riflessione sottesi all'esame di questo decreto-legge. Molti dei nostri emendamenti, quelli dichiarati inammissibili ma anche quello sul quale si è registrata la netta convergenza dell'Assemblea, testimoniano della serietà dell'argomento trattato.
Ricordava il collega Boato come ci troviamo dinanzi ad un decreto teso a prorogare fino a dicembre 2006 la presenza di 1.316 allievi volontari nella Polizia di Stato; si tratta di giovani che hanno per così dire guardato a questa funzione e che sono peraltro gli ultimi del servizio di leva. È quindi decisamente importante non far venire meno per la Polizia di Stato la possibilità concreta di avere al proprio interno, nel proprio organico, un notevole numero di persone.
È del tutto evidente, tuttavia, che ciò non risolve la questione - sollevata da molti colleghi - del sottorganico delle Forze dell'ordine, al quale dovremmo cercare di fornire una risposta non in sede di conversione del decreto, ma in sede di esame della legge finanziaria. Si tratta di garantire la stabilizzazione e, soprattutto, la certezza a persone che hanno già svolto il proprio ruolo. Va in questa direzione l'emendamento approvato, relativo ai 400 sottufficiali dell'Arma dei carabinieri.
Oggi, anche alla luce delle affermazioni rese dal viceministro Minniti, siamo nelle condizioni non solo di avere una unità di intenti in quest'aula, ma anche di assicurare che la legge finanziaria costituisca un banco di prova concreto per misurare proposte che diano una soluzione che sia la più equa possibile, ma anche compatibile con le questioni economiche nonché giurisdizionali e di diritto.
Vorrei ricordare ai colleghi che tra i molti emendamenti dichiarati inammissibili ve ne sono alcuni che riguardano argomenti che nel tempo ci siamo ritrovati sistematicamente ad affrontare. Mi riferisco alla questione relativa al Corpo forestale dello Stato e, soprattutto, all'emendamento Chianale concernente l'equiparazione del personale di due enti parco, vale a dire quello del Gran Paradiso e quello dell'Abruzzo. Mi auguro che proprio nel corso dell'esame della legge finanziaria possa trovare riconoscimento anche questo aspetto che, all'interno del comparto delle Forze armate, riguarda tutte le forze che garantiscono a questo paese sicurezza e stabilità. Per tali motivi, ribadisco il voto favorevole sul provvedimento in esame.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Stucchi. Ne ha facoltà.
GIACOMO STUCCHI. Signor Presidente, intervengo per dichiarare il nostro voto favorevole sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge n. 260 del 2006 e per ribadire che sulla questione della sicurezza - soprattutto per quanto riguarda la prevenzione del fenomeno del terrorismo - non bisogna assolutamente abbassare la guardia.
Il provvedimento in esame sicuramente agevola questo tipo di operazioni, ma bisognerebbe fare molto di più. Tra l'altro, oltre al fatto che si mantengono in servizio gli agenti in questione, occorrerà affrontarePag. 36il problema riguardante gli agenti che chiedono di rientrare in servizio avvalendosi delle disposizioni in vigore, avendo lasciato i corpi di appartenenza per motivazioni personali o per altre opportunità lavorative.
Sicuramente, anche all'interno della legge finanziaria, bisognerà cercare di dotare le Forze dell'ordine della giusta quantità di fondi per consentire loro di svolgere al meglio il proprio compito. Ritengo che questo sia un settore sul quale non si possano assolutamente accettare tagli.
Detto ciò, ribadisco il voto favorevole del nostro gruppo e mi auguro che il Governo segua questa linea, in quanto la tutela dell'incolumità pubblica e la prevenzione dei fenomeni di terrorismo sono uno dei compiti fondamentali che un esecutivo deve svolgere.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Belisario. Ne ha facoltà.
FELICE BELISARIO. Signor Presidente, colleghi, anche l'Italia dei Valori annuncia il suo voto favorevole sul provvedimento in esame.
La rafferma di 1.316 agenti ausiliari fino al 31 dicembre 2006 va nella direzione di conservare in servizio giovani e, al contempo, di non sguarnire la Polizia di Stato di un contributo particolarmente attivo.
Si tratta di forze fresche e giovani che vanno formandosi e quindi molto utili alla lotta alla criminalità e, più in genere, al presidio del territorio. Accogliamo con attenzione l'impegno del viceministro Minniti per quanto accadrà nel 2007, altrimenti corriamo il rischio di mettere una «pezza» per poi non coprire quanto necessario. Comunque, cari colleghi, dovrà essere presente anche il nostro impegno durante il dibattito sulla legge finanziaria.
In conclusione, confermo il voto favorevole del gruppo Italia dei Valori.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Gasparri. Ne ha facoltà.
MAURIZIO GASPARRI. Signor Presidente, colleghi, vorrei dichiarare la mia astensione dal voto. Infatti, pur essendo favorevole al provvedimento in oggetto, ravviso una forte contraddizione tra la volontà di mantenere opportunamente in servizio alcune migliaia di appartenenti alle Forze dell'ordine e la legge finanziaria con cui si annuncia la chiusura di decine di questure, di comandi provinciali dell'Arma dei carabinieri e dei vigili del fuoco nonché di prefetture.
Poiché questo provvedimento riguarda questioni che attengono alla sicurezza, con la mia astensione voglio fin d'ora denunciare - come faremo anche nel corso del dibattito sul disegno di legge finanziaria - questo attentato alla sicurezza. Viene trasmesso il segnale che si vuol chiudere questure, comandi provinciali dei carabinieri e dei vigili del fuoco e prefetture anche in province del sud ad alta densità criminale. Qualche collega della maggioranza forse non se ne è ancora accorto, ma gli articoli 33 e 75 del disegno di legge finanziaria (sto citando a memoria) contengono aspetti devastanti. Avete polemizzato con noi per la devolution, ma voi state praticando la «dissolution» dello Stato, cancellando la presenza delle forze di sicurezza in decine di province!
Voglio sapere cosa ne pensano i colleghi, anche dell'altra parte politica, eletti in quei territori. Cosa diranno ai cittadini di Massa o di Verbania, di Crotone o di Rieti, dove le istituzioni dello Stato vengono abolite? È una cosa di una gravità sconcertante: da un lato si assumono ausiliari per qualche mese - e ben vengano - mentre dall'altro si cancella la presenza dello Stato. È una vergogna inaudita. Per tali motivi, e per protesta, con la mia astensione odierna voglio sollevare tale problema. Poi non si venga a dire che sulla legge finanziaria dobbiamo trovare chissà quali intese! L'intesa per cancellare lo Stato, da partePag. 37nostra, non ci sarà mai (Applausi di deputati del gruppo Alleanza Nazionale e del deputato Grimaldi).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Barani. Ne ha facoltà.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, credo che l'onorevole Gasparri, con il suo intervento, abbia messo il dito nella piaga. Ovviamente, il nostro gruppo voterà a favore della conversione in legge del decreto-legge, a differenza dei colleghi di Alleanza Nazionale, perché comunque si tratta di un paziente in rianimazione, come ha ben espresso il deputato Gasparri, che ha bisogno di una boccata di ossigeno. Ebbene, con il provvedimento in oggetto diamo al paziente, fino al 31 dicembre, proprio questa boccata di ossigeno. A mio avviso l'onorevole Gasparri è entrato in contraddizione con se stesso, perché non può dire quanto invece ha detto se non vota a favore di tale boccata di ossigeno che diamo alle nostre Forze armate.
Onorevole Pinotti e viceministro Minniti, è sotto gli occhi di tutti l'articolo 57 del disegno di legge finanziaria. Di fatto vi è una riduzione delle nostre Forze armate, perché di tutti gli ausiliari che «normalizziamo» fino alla sera di San Silvestro, nel 2007 ne sono previsti solo mille, così come abbiamo letto le riduzioni previste nel 2008. Se non si ha bene in mente tale fatto, si dà soltanto una boccata di ossigeno al paziente per poi lasciarlo morire negli anni successivi. Non dobbiamo allora nasconderci dietro un dito; il dito indica la luna, ma non dobbiamo fermarci a guardare il dito stesso, bensì dobbiamo guardare verso la luna. Quindi, dobbiamo intervenire strutturalmente sulle nostre Forze armate e sul loro organico, ai fini di una loro ottimizzazione. Apro una parentesi: è una vergogna vedere tutti i nostri agenti il sabato e la domenica impegnati nelle partite di calcio. Le società sportive devono essere autosufficienti e garantire, come fanno all'estero, il controllo e la salvaguardia di quello che succede nello stadio, pena la sospensione di quelle partite. Questo perché non si vive solo di stadio; c'è anche la normalità del sabato e della domenica. Dunque, non possiamo disperdere le energie dei nostri agenti.
Ovviamente mi associo a quei deputati che hanno criticato l'inammissibilità dell'equiparazione del Corpo forestale dello Stato, che invece a nostro giudizio avrebbe dovuto essere realizzata. Non capiamo perché non sia stata realizzata, sarà stato sicuramente un errore. Per questo noi della Democrazia Cristiana-Partito Socialista invitiamo maggioranza e minoranza a rivedere in finanziaria questi numeri, e a rivederli verso l'alto, perché i cittadini hanno bisogno di sicurezza, vera e capillare, non la sicurezza delle scorte, dei vip e degli stadi! Di questo non abbiamo assolutamente bisogno. Abbiamo invece bisogno dell'Arma dei carabinieri, in particolare della normalizzazione del numero di questa forza importante e capillare, abbiamo bisogno della polizia forestale e, come qualcuno ha detto, anche della polizia penitenziaria.
Cerchiamo quindi di fare qualcosa di concreto per la sicurezza dei cittadini e del nostro paese, anche per proteggerlo da immigrazioni eccessive, che comportano un aumento esponenziale di delinquenza. Infatti, nel nostro paese non viene solo la povera gente, bensì anche coloro che portano delinquenza, anziché ausilio e sussidiarietà: non solamente persone che si vogliono integrare, bensì anche persone che alterano l'equilibrio della nostra vita quotidiana e della nostra sicurezza.
Per questo motivo noi voteremo a favore del provvedimento, ma vi chiediamo anche uno sforzo per far sì che la finanziaria preveda, a partire dal prossimo 1o gennaio, un aumento ed una stabilizzazione di tali organici.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Grimaldi. Ne ha facoltà.
UGO MARIA GIANFRANCO GRIMALDI. Prendo la parola perché sono indignato, come cittadino della provinciaPag. 38di Enna, per quello che il Governo intende fare nella mia provincia. Sono d'accordo con l'onorevole collega Gasparri, per cui preannuncio la mia astensione dal voto su questo provvedimento. Contemporaneamente, vorrei chiedere ai rappresentanti del Governo qui presenti se improvvisamente abbiamo deciso di non combattere più la malavita organizzata, di non combattere più la delinquenza e la mafia, perché questo è il segnale che arriva nella mia provincia, visto che nella finanziaria è prevista l'abolizione non solo della prefettura, ma anche della questura! La malavita organizzata e la delinquenza si combattono dando più uomini e mezzi alle questure, cercando di avere un maggiore controllo del territorio!
Mi auguro, amici parlamentari del centrosinistra e del centrodestra, che si possa far ragionare colui il quale, in un momento di follia, ha pensato, anziché di rafforzare la presenza dello Stato sul territorio, di sopprimere tale controllo. Io mi asterrò per protesta ed aggiungo che sono pronto a fare le barricate anche in Parlamento, perché una simile norma non può assolutamente passare (Applausi di deputati del gruppo Forza Italia)!
LUCIANO VIOLANTE, Presidente della I Commissione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCIANO VIOLANTE, Presidente della I Commissione. Vorrei rassicurare i colleghi sui temi posti in questa sede, in questo anticipo di discussione sulla finanziaria dal collega Gasparri e dal collega che mi ha preceduto. Oggi, in Commissione affari costituzionali abbiamo cominciato ad esaminare il provvedimento ed in questo quadro è emerso un orientamento abbastanza generale di proporre la soppressione del riferimento ai duecentomila abitanti. Ciò proprio per dare la possibilità al Governo di valutare attentamente dove sia possibile operare in quel modo e dove invece non lo sia.
Tra l'altro, vorrei rassicurare sul fatto che l'ultimo comma di quell'articolo, in realtà, non stabilisce l'automatismo nella cancellazione delle prefetture in certi casi, ma soltanto qualora esistano altri fattori. Tra questi, naturalmente, c'è anche la questione della sicurezza, che è stata enunciata. Comunque, vorrei tranquillizzare l'Assemblea che la questione è stata esaminata in Commissione: l'idea - ripeto - è quella di eliminare il riferimento ai duecentomila abitanti.
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.