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Si riprende lo svolgimento di una interpellanza e di interrogazioni (ore 10,20).
(Dimissioni dell'amministratore delegato dell'Istituto Luce - n. 3-00177)
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Danielle Mazzonis, ha facoltà di rispondere all'interrogazione De Laurentiis n. 3-00177 (Vedi l'allegato A - Interpellanza e interrogazioni sezione 4).
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DANIELLE MAZZONIS, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Signor Presidente, in ordine all'interrogazione si rappresenta quanto segue. Il Ministero per i beni e le attività culturali esercita i diritti dell'azionista esclusivamente nei confronti di Cinecittà Holding. A sua volta, Cinecittà Holding controlla al 100 per cento l'Istituto Luce ed esercita i diritti dell'azionista nei confronti di detta società.
Con l'atto di indirizzo del 27 giugno 2006, il Ministero ha provveduto alla revoca del consiglio di amministrazione di Cinecittà Holding e alla nomina di un amministratore unico nella persona di Gaetano Blandini, direttore generale per il cinema. L'amministratore unico, titolare del potere di revoca degli amministratori, così come previsto dal codice civile, in vista della scadenza del suo mandato, prevista per il 30 luglio 2006, ha provveduto a convocare regolarmente e nei termini di legge le assemblee dell'Istituto Luce e di Filmitalia Spa per il 28 luglio 2006, ponendo all'ordine del giorno l'eventuale revoca degli amministratori.
In data 26 luglio 2006, l'avvocato Sovena ha inviato al Ministero una nota con la quale ha illustrato l'attività svolta nel triennio e ha messo a disposizione il suo mandato «per senso di responsabilità e per consentire al ministro di decidere con la dovuta serenità», preannunciando pertanto la presentazione delle sue dimissioni nel corso dell'Assemblea, che si è tenuta il 28 luglio 2006.
La mattina del 28 luglio 2006 sono state presentate altre due dimissioni di consiglieri (per cui i consiglieri dimissionari sono diventati tre su cinque) e così si è determinata la condizione di decadenza dell'intero consiglio, come previsto dallo statuto.
Nel corso dell'assemblea l'amministratore unico di Cinecittà Holding ha preso atto della decadenza del consiglio di amministrazione, ai sensi dello statuto e del codice civile ed ha provveduto al rinnovo degli organi di amministrazione. Questo rinnovo - è forse il caso di sottolinearlo - è stato posto in essere dall'amministratore unico di Cinecittà Holding nella sua qualità di azionista dell'Istituto Luce.
Pertanto, quanto sostenuto dagli interroganti non corrisponde a ciò che è realmente successo.
Per quanto concerne, invece, la richiesta degli interroganti in ordine alla verifica delle spese di rappresentanza e delle spese dell'Ufficio cinema dell'Istituto Luce, si rappresenta che il Ministero per i beni e le attività culturali, con l'atto di indirizzo di cui si è detto, ha incaricato l'amministratore unico di svolgere una due diligence volta ad evidenziare lo stato patrimoniale e finanziario di Cinecittà Holding e di tutte le società controllate.
Giova, infine, rammentare che, comunque, l'organizzazione dell'Istituto Luce prevede la presenza di un collegio dei revisori e di un comitato di sorveglianza che procedono effettivamente alla verifica di legittimità e di congruità delle spese sostenute dalla società.
PRESIDENTE. L'onorevole Barbieri, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.
EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, non posso dichiararmi soddisfatto per la risposta per due ordini di motivi.
Innanzitutto, vorrei partire dalla fine: cosa vuol dire che il collegio sindacale procede ad una verifica? Sottosegretaria Mazzonis, devo ricordarle che in questo paese sono stati numerosi i casi in cui il collegio sindacale non ha verificato nulla. Presumo che lei sappia (anche se non so da dove venga) che, in occasione della fusione tra la Bipop e la Cassa di risparmio di Reggio Emilia, vi sono state conseguenze penali per alcuni membri del collegio sindacale.
Non serve a nulla, quindi, sostenere quanto lei ci ha riferito. Sarebbe stato corretto se avesse usato il condizionale, vale a dire se avesse detto che il collegio sindacale «dovrebbe» verificare. Ma vorrei rappresentare che, riguardo a tale sicurezza - che si traduce in sicumera - in ordine all'attività di verifica del collegio sindacale, nutro molti dubbi.Pag. 13
Ricordo che l'interrogazione presentata, tuttavia, chiedeva al ministro per i beni e le attività culturali di accertare e verificare le spese di rappresentanza e le spese dell'Ufficio cinema dell'Istituto Luce. Tenga conto, signor sottosegretario, che questo atto di sindacato ispettivo è stato presentato il 1o agosto. Oggi è il 17 ottobre: capisco le ferie e tutto il resto, ma dopo settantotto giorni sarebbe anche lecito immaginare che il Governo sia giunto ad una conclusione sulla questione.
Vi è un altro motivo per il quale non posso ritenermi soddisfatto (anche se non intendo scatenare una polemica eccessiva). Noi, infatti, intendiamo denunciare un episodio, e nella sua risposta non vi è nulla che confuti le nostre accuse. Pensa forse che io ed i miei colleghi interroganti, gli onorevoli Tucci e De Laurentiis, non sappiamo che Blandini è stato nominato commissario per un mese? Vorrei rilevare che non vi era bisogno di presentare un'interrogazione per conoscere le notizie che lei ha riferito, perché le abbiamo lette sulla stampa questa estate! Noi chiedevamo di sapere qualcosa in più, ma lei non ha risposto! Domandavamo, infatti, se corrispondesse al vero la notizia secondo cui il ministro per i beni e le attività culturali avrebbe esercitato pressioni nei confronti di una certa persona. Si vede che l'onorevole Rutelli ha imparato sin da quando era sindaco di Roma ad occupare, tramite suoi amici, tutto ciò che è occupabile; dopodiché, sarà un problema vostro, vale a dire della maggioranza, capire se tutte le nomine spettino alla Margherita e ai DS, o se tocchi anche lei, che appartiene a Rifondazione Comunista, una piccola parte di esse! Ebbene, anche in tal caso vi erano due modi per rispondere: «è vero» o «non è vero», ma lei non ha utilizzato nessuna delle due espressioni!
Vorrei pertanto concludere esprimendo, nello stesso spirito con cui si è precedentemente rivolto a lei il collega Gasparri, una considerazione. Nutro grande rispetto per tutti gli uffici legislativi di tutti i ministeri; tuttavia, soprattutto in base alla cultura dalla quale lei proviene, sottosegretario Mazzonis, sarebbe bene che la responsabilità delle risposte rese in questa aula non venisse affidata a fogli predisposti dall'ufficio legislativo del suo dicastero!
In tal senso, vorrei evidenziare, signor sottosegretario, che ho conosciuto esponenti del precedente Governo Berlusconi che mettevano da parte le risposte elaborate dal competente ufficio legislativo e venivano in questa sede mettendoci la loro faccia! Lei, invece, mi ha letto un «brodino» preparato in una stanza di via del Collegio romano!