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Si riprende lo svolgimento di una interpellanza e di interrogazioni (ore 10,20).
(Revoca degli incarichi di reggenza presso le soprintendenze del Veneto - n. 3-00210)
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Danielle Mazzonis, ha facoltà di rispondere all'interrogazione D'Agrò n. 3-00210 (Vedi l'allegato A - Interpellanza e interrogazioni sezione 7).
DANIELLE MAZZONIS, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Signor Presidente, in ordine all'interrogazione indicata si precisa quanto segue. La situazione degli uffici periferici del Ministero per i beni e le attività culturali situati nella regione Veneto viene seguita con grande attenzione, come d'altronde succede per questi istituti in tutte le altre regioni. Che vi sia carenza di personale dirigenziale è un fatto assolutamente noto, nel senso che i reggenti sono stati sospesi alla luce di un invito della Corte dei conti formulato quattro anni fa, con il quale si invitava a non mantenere i reggenti e a effetuare nuovi concorsi. Come sapete, sulla questione dei concorsi nella pubblica amministrazione si sono registrati grandi ritardi durante la passata legislatura, per cui molti problemi non sono stati risolti.
Al fine di ovviare, però, alla carenza di personale dirigenziale e garantire il funzionamento degli istituti periferici che, effettivamente, non hanno titolari, si è proceduto a nominare dei dirigenti ad interim, i quali saranno sostituiti dai dirigenti individuati nei prossimi concorsi.
Al momento, si stanno espletando procedure concorsuali per la copertura di 11 posti per dirigente nel settore della storia dell'arte e di 5 posti per dirigente di biblioteca.
Altre procedure concorsuali sono state richieste al dipartimento della funzione pubblica e siamo in attesa di risposta.
Inoltre, il Ministero per i beni e le attività culturali ha affrontato la questione nel decreto-legge n. 262 del 3 ottobre 2006, che autorizza l'avvio di concorsi per il reclutamento di 40 unità nella qualifica di seconda fascia. La seconda fascia è proprio quella ricoperta dalle professionalità di cui parla l'interrogazione.
Speriamo, pertanto, che questo problema si possa risolvere, non solo per il Veneto ma anche per tutte le altre regioni italiane che incontrano le medesime difficoltà.
PRESIDENTE. L'onorevole D'Agrò ha facoltà di replicare.
LUIGI D'AGRÒ. Signor sottosegretario, lei mi ha fatto la cronistoria di quello che sta accadendo. In particolare, mi interessava la parte attinente all'articolo 16 del decreto-legge n. 262 del 3 ottobre.
Capisco che il ministero guardi con grande attenzione a quanto si è verificato in Veneto, dove alcune persone hanno doppi o tripli incarichi e non riescono a svolgere assolutamente nella maniera dovuta il proprio ufficio. Visto che, auspicabilmente, verrà bandito questo concorso per 40 posti, a me interessava sapere con più precisione come potrà essere tutelata la figura del reggente.
In altri termini, sappiamo perfettamente che alcune persone in questi anniPag. 17hanno sopperito alla carenza di personale e svolto il loro ruolo con grande ed alta professionalità. Il rischio è che questi reggenti spariscano dalle attenzioni del ministero e non siano più tutelati. Quindi, mi interessava sapere effettivamente come il ministero valuti l'opportunità di chiudere il cerchio creando all'interno dei 40 posti un'area riservata per coloro che avevano svolto funzioni di reggenza.
Sotto questo profilo la risposta del sottosegretario non è assolutamente soddisfacente; conosciamo la cronistoria dei fatti e mi auguro che vi sia in seguito un supplemento di indagine da parte del sottosegretario e che con una futura interrogazione mi venga fornita una risposta più conveniente ed esaustiva.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento dell'interpellanza e delle interrogazioni all'ordine del giorno.