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Si riprende lo svolgimento di una interpellanza e di interrogazioni (ore 10,20).
(Progetto di realizzazione di un punto informativo nei pressi del santuario della Madonna delle armi nel comune di Cerchiara di Calabria - n. 3-00126)
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Danielle Mazzonis, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Santelli n. 3-00126 (Vedi l'allegato A - Interpellanza e interrogazioni sezione 6).
DANIELLE MAZZONIS, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Il santuario della Madonna delle armi in Calabria ha presentato un progetto per la realizzazione di un punto informativo nel Parco del Pollino. Questo progetto effettivamente, in una prima versione, è stato approvato dalla sovrintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Cosenza, da cui dipende quell'area.
Il progetto, a dir la verità, non si inserisce proprio in una zona incontaminata, bensì all'interno di una sistemazione - basta recarsi sul luogo per rendersene conto, ma già le fotografie lo dimostrano in modo preoccupante - a rampe e parcheggi, realizzata qualche anno fa nell'ambito di un progetto di valorizzazione del santuario. Un comitato cittadino però ha manifestato sostenendo che ulteriori danni a questo territorio non erano ammissibili. L'associazione Italia Nostra si è unita a questa protesta e pertanto è stata riconvocata la conferenza di servizi presso la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria. La sovrintendenza interessata ha riesaminato il progetto dell'ente parco, proponendo una versione fortemente mitigata, dal punto di vista del rispetto del paesaggio e dell'impatto ambientale.
L'ufficio periferico ha assicurato che il progetto, nella sua versione finale, avrebbe effettivamente rispettato questi elementi di mitigazione proposti dalla sovrintendenza e che, alla luce di ciò, l'impatto sarebbe risultato minore. Tuttavia, dopo le proteste di cittadini e l'insistenza sul danno, che ancora appariva da non sottovalutare, la stessa sovrintendenza ha svolto ulteriori rilievi, prendendo atto anche dello stato di degrado degli altri edifici esistenti e di un disordine generale del contesto, ed ha chiesto così al comune di predisporre un articolato piano di intervento.
Alla luce di tutto questo, si è chiesto di sospendere la realizzazione del punto informativo in questione, per mettere invece in atto un intervento complessivo ed organico che non danneggi il paesaggio. Pertanto attualmente i lavori sono sospesi e si attende il piano del comune.
PRESIDENTE. L'onorevole Santelli ha facoltà di replicare.
JOLE SANTELLI. Signor Presidente, non sono soddisfatta della risposta del sottosegretario, perché avremmo preferito una definizione molto più chiara della posizione ministeriale. Stiamo parlando di una costruzione che va a porsi esattamente in una zona inedificabile, oltre che in una zona destinata specificamente all'area verde. Il progetto è del comune di Cerchiara.
Le numerose varianti sottoposte o non sono state portate in conferenza di servizi o, più genericamente, sono state portate avanti contro la cittadinanza e il parere espresso dalla regione Calabria. Mi consenta di leggerle brevemente - e credo che gli uffici, magari con un minimo di approfondimento in più, avrebbero potuto fornirle anche questa documentazione - ciò che scrive l'assessorato all'urbanistica e al territorio della regione Calabria. Sottolineo, peraltro, che non si tratta di una giunta di centrodestra; al contrario, mi risulta che l'assessore sia molto vicino allePag. 16posizioni del sottosegretario. Secondo l'assessorato c'è una sostanziale difformità fra il progetto e le previsioni dello strumento urbanistico vigente. La realizzazione del manufatto, qualunque essa sia, è illegittima.
Pertanto, qui non si pone il problema di sospendere, verificare o ricontrollare, ma esiste un problema - è quanto chiesto al Ministero per i beni e le attività culturali - di protezione di un santuario che risale al 1400; c'è un problema di protezione dell'area circostante. Mi sarei aspettata dal ministero una posizione molto netta che affermasse che ogni cosa circostante il santuario, proprio per la sua valorizzazione turistica e architettonica, deve essere protetta (sicuramente protetta da strani centri informativi, opere cementizie o colate di cemento).
Sembra strano riscontrare questa volta, in un Governo generalmente molto attento a tali tematiche, una posizione così flebile.