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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Deposito di rifiuti nell'area del Parco nazionale del Vesuvio - n. 3-00340)
PRESIDENTE. L'onorevole Pellegrino ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00340 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 9).
TOMMASO PELLEGRINO. Signor Presidente, signor ministro, onorevoli colleghi, il quotidiano Il Mattino del 14 ottobre scorso ha pubblicato la notizia secondo la quale, in pieno Parco nazionale del Vesuvio, esiste un deposito di rifiuti dimenticato, con 200 ecoballe ed otto container pieni di immondizia. L'area fu individuata come sito di stoccaggio dei rifiuti nel 2001 e da allora mai bonificata. L'emergenza rifiuti diventa purtroppo sempre più grave, soprattutto in Campania, e sembrerebbe coinvolgere drammaticamente anche i comuni del Parco del Vesuvio.
Chiedo al signor ministro: se non intenda verificare l'eventuale esistenza di altre discariche in una zona come quella del Parco del Vesuvio che, invece, deve essere tutelata; se non intenda promuovere ed utilizzare le nuove tecnologie finalizzate alla gestione dei rifiuti ed alla tutela ambientale, potenziando lo strumento della raccolta differenziata; se non si ritenga importante mettere in atto iniziative che tendano a tutelare maggiormente le aree protette dal problema dell'emergenza rifiuti.
PRESIDENTE. Il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio, ha facoltà di rispondere.
ALFONSO PECORARO SCANIO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, la notizia rilevata da un'inchiesta - in proposito ritengo molto utile il lavoro svolto dagli organi di informazione - ha portato già il 15 ottobre, quindi il giorno dopo, al sopralluogo operato dal nucleo operativo ecologico dei carabinieri, collegato su mia richiesta al Ministero dell'ambiente. Si è così provveduto al sequestro dell'area utilizzata per un deposito che sarebbe dovuto essere provvisorio e che invece è diventato una discarica da bonificare rapidamente. Oltretutto, abbiamo chiesto all'ente Parco nazionale del Vesuvio, sorvegliato dalPag. 58Corpo forestale dello Stato con una struttura dotata di un coordinamento territoriale e quattro stazioni, di fare una verifica insieme ai carabinieri del NOE per verificare se vi siano altri rifiuti abbandonati ove disporne immediatamente la bonifica.
Ho provveduto a richiedere anche al commissario straordinario Bertolaso - che sulla base del nuovo decreto-legge n. 263 adottato dal Governo ha anche la possibilità di sollecitare la bonifica di alcuni territori; infatti uno dei limiti della situazione è che in molti casi non basta soltanto gestire l'emergenza rifiuti, ma anche bonificare le aree da cui i rifiuti vengono poi asportati - che si provveda rapidamente. Per quanto ci riguarda, anche il Ministero dell'ambiente cercherà di valutare tutte le iniziative utili.
Per quanto riguarda invece le altre domande è evidente che vi è una forte attenzione alla raccolta differenziata, tanto è vero che è stata insediata su nostra richiesta una apposita commissione, presieduta dal generale Jucci, per promuovere nelle regioni commissariate e, quindi, anche in Campania, la raccolta differenziata, che negli ultimi anni è stata il vero grande limite della svolta verso una gestione ordinaria dei rifiuti. Devo dare atto che la regione Calabria ha già varato un provvedimento con cui ha sostenuto la raccolta differenziata e che proprio ieri la regione Campania, in giunta regionale, ha varato provvedimenti, con stanziamento di fondi per i comuni, per operare la raccolta differenziata. Il decreto-legge prevede finalmente che vi possano essere dei commissari ad acta che sostituiscano quei sindaci e quei comuni che, nonostante le prescrizioni di legge, di fatto non operano la raccolta differenziata aumentando, ovviamente, il volume dei rifiuti. Si tratta di interventi fondamentali proprio per evitare che si ripeta e continui un'emergenza rifiuti, che, soprattutto in Campania, trova una condizione assurda e inaccettabile, che non può continuare.
Per quanto riguarda le aree protette, i parchi nazionali e regionali, è stato chiesto da parte mia al commissario Bertolaso di avere una particolare attenzione per le aree protette, perché a maggior ragione, proprio perché protette, non dovrebbero in alcun modo ospitare discariche.
PRESIDENTE. L'onorevole Pellegrino ha facoltà di replicare.
TOMMASO PELLEGRINO. Grazie, signor ministro; mi ritengo decisamente soddisfatto della sua risposta, anche perché finalmente si inizia un percorso che tende ad una vera tutela ambientale, soprattutto in un territorio, come quello campano, che da anni è martoriato da continui disastri ambientali. Un segnale evidente è rappresentato proprio dall'ultimo decreto sull'emergenza rifiuti in Campania, dove per la prima volta vi è una forte e decisa impronta ambientalista, che prevede l'utilizzo delle nuove tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti e intende intervenire in modo serio e concreto per favorire la raccolta differenziata. Al riguardo va detto che nei comuni con percentuali alte di raccolta differenziata, l'emergenza rifiuti è praticamente minima. Inoltre, il coinvolgimento dei comitati di cittadini nella scelta riguardante lo smaltimento dei rifiuti rappresenta una svolta importante per un futuro con più tutela ambientale e, quindi, più tutela della salute dei cittadini.
Per quanto riguarda la vicenda specifica della discarica del Parco del Vesuvio, un ulteriore elemento positivo che mi fa piacere sottolineare è rappresentato dalla sinergia che lei, signor ministro, è riuscito a creare tra Governo ed enti locali, in particolare con la provincia di Napoli.
Un ringraziamento va anche agli uomini del NOE (Nucleo ecologico operativo dei carabinieri) da lei immediatamente inviati nel Parco del Vesuvio. Sono convinto che questo segnale di discontinuità rispetto al passato rappresenti un punto di partenza serio e concreto affinché i cittadini campani e i tanti turisti che numerosi visitano i nostri territori possano non vedere mai più in futuro cumuli di spazzatura sulle nostre strade (Applausi dei deputati del gruppo Verdi).