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TESTO INTEGRALE DELLA DICHIARAZIONE DI VOTO DEL DEPUTATO EGIDIO ENRICO PEDRINI SULLA MOZIONE ALEMANNO N. 1-00020
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Nel novembre 2003, l'Italia subisce una sconfitta dalla concorrenza spagnola per l'assegnazione della coppa America di vela. Valencia batte Napoli per l'edizione 2006-2007. Sebbene si tratti di un evento minore rispetto ai giochi olimpici, l'America's cup dovrebbe portare benefici diretti pari a 1,5 miliardi di euro (secondo alcune stime) e addirittura 3 miliardi di euro secondo l'amministrazione di Valencia. Inoltre circa 110 mila nuovi posti di lavoro in 4 anni (secondo altre stime) con un impatto economico di 3,1 miliardi di euro che dovrebbero derivare dall'evento. Quanto all'impatto mediatico, sono previsti circa 3 miliardi di spettatori televisivi in 4 anni.
Sempre nei confronti della Spagna abbiamo perso un'altra sfida, ossia quella dell'Expo del 2008. Il 16 dicembre 2004, Saragozza batte Trieste per ospitare l'evento, anche in questo caso le stime parlano chiaro: dal 14 giugno al 13 settembre del 2008 si prevede che la città aragonese accoglierà circa 7,5 milioni di visitatori da tutto il mondo.
Possiamo elencare una serie di dati per valutare l'impatto economico diretto e indotto che un evento come le olimpiadi genera sulla ricchezza complessiva di una città e non solo. Atene, nel 2004, ha accolto circa 10.500 atleti, 5.500 accompagnatori, 21.500 giornalisti per un totale di 67.500 posti letto occupati. Inoltre, sottolineiamo che i giochi si sono svolti in 33 impianti di gara ed hanno coinvolto 45 mila volontari.
Il costo complessivo dei giochi è stato di oltre 10 miliardi di euro. La sola gestione operativa è costata circa 2 miliardi di euro. Per le infrastrutture sono stati spesi circa 4,6 miliardi di euro di cui 600 milioni solo per il nuovo villaggio olimpico.
L'impatto complessivo delle olimpiadi sul bilancio statale è stato senz'altro rilevante, se si considera nei 2 anni il rapporto deficit/PIL.
Tuttavia i benefici legati all'evento sono rilevanti, la Grecia ha potuto usufruire di parte dei finanziamenti previsti dal Quadro comunitario di sostegno e pertanto ha dirottato alcune risorse a copertura delle spese previste per le olimpiadi. Il budget complessivo proveniente dall'UE era pari a 62 miliardi di euro. Gli investimenti per le infrastrutture hanno riguardato, ad esempio, il nuovo aeroporto (costato circa 1,5 miliardi di euro), il completamento di 2 autostrade (4,3 miliardi di euro), il miglioramento del sistema di telecomunicazioni (5 miliardi di euro), ma anche un sensibile miglioramento delle politiche sociali (2 miliardi di euro).
Il successo di immagine sta producendo ancora adesso un risultato sotto il profilo economico.Pag. 67
Nel 2005 il turismo in Grecia è aumentato del 10 per cento. Sono stati sostenuti tutti i suoi settori (agricoltura, new economy, attività produttive varie, valorizzazione del patrimonio culturale, sviluppo delle risorse umane).
Per valutare l'indotto derivato dai giochi olimpici basti pensare che, solo in termini di incremento turistico, il flusso annuo aggiuntivo di persone, solo ad Atene, è stato pari a 450 mila unità. Complessivamente, dal 2001, il PIL greco è cresciuto di un punto percentuale all'anno.
Un ulteriore esempio, a noi più vicino, di come i giochi olimpici possano costituire uno shock esogeno positivo per l'economia di Roma e dell'Italia, è quello di Torino 2006. Le ultime olimpiadi invernali hanno visto la presenza di 2.573 atleti, 2.704 tecnici ed accompagnatori, 18 mila volontari, circa 9 mila giornalisti, 1.740 addetti alla sicurezza. Solo per la realizzazione delle opere architettoniche la spesa complessiva è stata di 1,4 miliardi di euro, dei quali oltre la metà sono stati previsti dalla legge n. 285 del 2000; 260 milioni di euro sono stati stanziati dalla legge finanziaria del 2002 mentre i residui 65 milioni sono stati stanziati da soggetti terzi sia pubblici che privati (fonte: regione Piemonte).
Il Toroc (comitato organizzatore) e l'Unione industriale di Torino stimano, per il solo Piemonte, che la realizzazione dell'evento olimpico comporti un valore aggiunto di oltre 13 miliardi di euro ed un incremento annuo del PIL di poco inferiore al 3 per cento (pari allo 0,2 per cento su base nazionale); il tasso di occupazione al 2,8 per cento e il tasso di disoccupazione in riduzione dell' 1,8 per cento per un totale di 57 mila nuovi posti di lavoro all'anno.
Sulla base dell'esperienza di Atene 2004, Torino 2006 e sulle stime di Pechino 2008 e Londra 2012, si può ipotizzare un investimento complessivo per organizzare l'evento pari a circa 18 miliardi di euro. Tuttavia, considerati gli investimenti infrastrutturali dei mondiali di nuoto e di volley, tale cifra potrebbe essere rivista al ribasso e dunque incrementare gli utili netti derivanti dai giochi, un motivo in più per puntare sulla candidatura di Roma. Investimenti saranno effettuati per obbiettivi di utilità sociale: miglioramento del sistema sanitario, crescita culturale, formazione e qualificazione professionale. Per organizzare l'evento, se ci mantenessimo sui costi stimati in 18 miliardi di euro e facendo riferimento ai benefici rilevati da Atene e da Torino, il PIL italiano crescerebbe tra lo 0,6 e lo 0,8 per cento su base annua.
Roma ha alcuni vantaggi potenziali rispetto alle altre città candidate. In primo luogo, dovrebbe avere 22 impianti già pronti, anche grazie alle strutture che resteranno in eredità dai mondiali di nuoto e volley che si terranno rispettivamente nel 2009 e nel 2010, i quali, tra l'altro, garantiranno 20 mila unità ricettive già pronte. In secondo luogo occorre considerare che le procedure istruttorie e la scelta finale del CIO coinvolgeranno dapprima l'executive board ed in seguito tutti i membri del CIO a maggioranza, dopo una votazione segreta. Va considerato, a tale proposito, che il nostro paese risulta, ad oggi, sovrarappresentato sia nell'executive board, nel quale siamo gli unici ad avere 2 membri (Pescante e Cinquanta), sia tra i 114 membri attuali, dei quali solo l'Italia può vantare 5 membri (Pescante, Cinquanta, Carraro, Ricci Bitti, Di Centa).