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Seguito della discussione del disegno di legge: Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2007 e bilancio pluriennale per il triennio 2007-2009 (A.C. 1747).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2007 e bilancio pluriennale per il triennio 2007-2009.
Ricordo che nella parte antimeridiana della seduta si è conclusa la discussione congiunta sulle linee generali dei disegni di legge finanziaria e di bilancio.
Avverto che lo schema recante la ripartizione dei tempi riservati alla votazione degli articoli è pubblicato in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea (vedi calendario).
Ricordo che dopo l'esame degli articoli e delle proposte emendative ad esso riferite non procederemo alla votazione finale del disegno di legge di bilancio. L'esame degli ordini del giorno e il voto finale avranno luogo dopo la conclusione dell'esame del disegno di legge finanziaria.
Ricordo che, come di consueto, nel fascicolo degli emendamenti relativi al disegno di legge di bilancio sono stati pubblicati solo gli emendamenti ammissibili presso la Commissione bilancio in sede referente o presso le Commissioni di merito, purché ivi respinti e ripresentati ai fini dell'esame in Assemblea.
(Esame degli articoli - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge, nel testo della Commissione, e degli emendamenti presentati.
Avverto che la Presidenza ha ritenuto ammissibile l'emendamento 2.10 del Governo nella nuova formulazione testé depositata e di cui il Comitato dei nove ha preso atto. Avverto, altresì, che sono stati presentati tre subemendamenti.
(Esame dell'articolo 1 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 1 e dell'annessa tabella n. 1 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 1), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1, con l'annessa tabella n. 1.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 517
Maggioranza 259
Hanno votato sì 276
Hanno votato no 241).
(Esame dell'articolo 2 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2, con l'annessa tabella n. 2, e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 2).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCESCO PIRO, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Mario Pepe Tab 2.3, nonché sull'emendamento D'Ulizia Tab 2.4.
Il parere è, altresì, contrario sugli emendamenti Grimoldi Tab. 2.5 e Tab. 2.6, nonché sull'emendamento Villetti Tab. 2.8. La Commissione accetta invece l'emendamento 2.10 presentato dal Governo.
La Commissione esprime infine parere contrario sui subemendamenti Leone 0.2.10.3, 0.2.10.1 e 0.2.10.2.
Devo avvertire che, così come ho comunicato in sede di Comitato dei nove, per porre rimedio ad un errore materiale contenuto nel testo originario, l'unità previsionale di base 3.1.5.1 della Tabella n. 2, stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, deve intendersi modificata in riduzione per 9 milioni di euro in termini di competenza e di cassa.
PRESIDENTE. Il Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Mario Pepe Tab. 2.3.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato D'Ulizia. Ne ha facoltà.
LUCIANO D'ULIZIA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi riferisco al mio emendamento Tab. 2.4 che riguarda...
PRESIDENTE. Mi scusi, deputato D'Ulizia: stiamo per passare alla votazione dell'emendamento Mario Pepe Tab. 2.3, mentre lei sta intervenendo sul suo emendamento Tab. 2.4, che sarà posto in votazione subito dopo. Potrà intervenire in merito quando ci arriveremo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Mario Pepe Tab. 2.3, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 530
Votanti 527
Astenuti 3
Maggioranza 264
Hanno votato sì 239
Hanno votato no 288).
Passiamo alla votazione dell'emendamento D'Ulizia Tab. 2.4.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato D'Ulizia. Ne ha facoltà.
LUCIANO D'ULIZIA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho presentato questo emendamento poiché il precedente Governo, in tutte le leggi finanziarie, ha azzerato - lo ripeto - ha praticamente azzerato i fondi per la formazione al metodo cooperativo. Il Governo, a seguito dell'approvazione di un ordine del giorno, da parte di questo Parlamento, che lo impegnava ad essere funzionale allo sviluppo cooperativo, si era impegnato a promuovere la cooperazione, la quale ha moltissimi meriti. Infatti, ha evitato a questo paese la recessione nel 2005 e ha determinato la costituzione di 500 mila nuovi posti di lavoro. Il Governo si era impegnato a sostenere la funzione anticiclicaPag. 97della cooperazione e questo Parlamento era stato d'accordo. Oggi, dinanzi ad un emendamento il cui contenuto è minimo e volto a dare ad una nuova classe dirigente del movimento cooperativo la possibilità di formarsi, ci sentiamo dire che il Governo non è d'accordo e che anche la Commissione è contraria. Non posso accettare una cosa del genere (Applausi di deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro), Lega Nord Padania e Democrazia Cristiana-Partito Socialista)! Non posso accettare una cosa del genere perché costituisce una contraddizione fondamentale, sia per questo Parlamento sia per il Governo. Quindi, chiedo la votazione di questo emendamento (Applausi di deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro), Lega Nord Padania e Democrazia Cristiana-Partito Socialista)!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento D'Ulizia Tab. 2.4, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni - Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e Lega Nord Padania).
(Presenti 532
Votanti 531
Astenuti 1
Maggioranza 266
Hanno votato sì 250
Hanno votato no 281).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi Tab. 2.5, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 529
Votanti 528
Astenuti 1
Maggioranza 265
Hanno votato sì 243
Hanno votato no 285).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi Tab. 2.6, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 529
Votanti 528
Astenuti 1
Maggioranza 265
Hanno votato sì 245
Hanno votato no 283).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Villetti Tab. 2.8.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Villetti. Ne ha facoltà.
ROBERTO VILLETTI. Con questo emendamento al disegno di legge di bilancio, si intende togliere risorse alle scuole private paritarie per destinarle all'edilizia scolastica. Ci atteniamo scrupolosamente all'articolo 33, comma 3, della Costituzione, che dice: «Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione, senza oneri per lo Stato». Ricordo che un grande studioso, Piero Calamandrei, proprio su questo articolo richiamò tutti al rispetto rigoroso della Costituzione.
Sappiamo che nel corso della storia del nostro Parlamento più volte si è tentato di aggirare questo dettato esplicito della Costituzione.Pag. 98Mai si è avuto il coraggio di modificarlo, giacché questa sarebbe stata la strada maestra per consentire ciò che è fatto contro una precisa indicazione costituzionale. Noi crediamo che in un momento di rigore della finanza pubblica le risorse, ed anzi di più, andrebbero destinate ad un settore che riteniamo fondamentale: quello della scuola. Siamo convinti che nella scuola pubblica statale sia possibile soprattutto realizzare la libertà, che non è soltanto la libertà delle famiglie, ma è anche il diritto di apprendimento dei giovani. Quindi la nostra difesa della scuola pubblica statale rappresenta un punto cardinale.
Voglio ricordare che qui c'è stato un parlamentare, di nome Tristano Codignola, che ha iniziato una battaglia per la difesa della scuola pubblica statale, che noi vogliamo continuare anche oggi a tutela della laicità dello Stato. È una battaglia che ci porta nel corso dell'esame di ogni finanziaria a presentare un emendamento come questo alla legge di bilancio e un emendamento alla legge finanziaria, ogni qualvolta si aumentano i finanziamenti per le scuole private.
Questo è il senso dell'emendamento che ho presentato. Esso trova fondamento nella Costituzione ed inoltre è volto ad assicurare il futuro del paese, perché, onorevoli colleghi, il futuro del paese è innovazione, ricerca, formazione, scuola, università! È a quei settori che bisogna destinare le risorse! Molto spesso questi settori - mi rivolgo in particolare alla maggioranza -, e penso alla ricerca, sono soltanto la Cenerentola, mentre dovrebbero essere la missione di una politica di sviluppo del nostro paese (Applausi dei deputati dei gruppi La Rosa nel Pugno e Comunisti Italiani).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villetti Tab. 2.8, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 523
Votanti 506
Astenuti 17
Maggioranza 254
Hanno votato sì 50
Hanno votato no 456).
Prendo atto che il deputato Grillini avrebbe voluto esprimere voto favorevole.
Passiamo alla votazione del subemendamento Leone 0.2.10.1.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Peretti. Ne ha facoltà.
ETTORE PERETTI. Signor Presidente, il Governo, nella prima parte di questo emendamento, al primo periodo, recepisce una indicazione della legge finanziaria. Vorrei che il Governo chiarisse se questo primo periodo costringe l'ente Poste a trasformare la liquidità in titoli di debito pubblico.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare
PRESIDENTE. Ne ha facoltà
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, non c'è alcuna azione forzosa nei confronti di Poste Spa; questa correzione consente un aumento potenziale dei titoli di Stato nel caso in cui l'ente Poste Spa volesse impiegare in maniera diversa la propria liquidità. Non vi è alcuna azione forzosa, né vi è alcun obbligo ad aumentare le emissioni di titoli di Stato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Armani. Ne ha facoltà
PIETRO ARMANI. Signor Presidente, ho qualche perplessità, visto che ne abbiamo discusso in Commissione. Intanto, vi è un potenziale aumento dell'indebitamento dello Stato e su questo non vi èPag. 99dubbio; dico potenziale, perché, evidentemente, dipende dall'identità della giacenza del conto corrente presso le Poste italiane Spa, che si trova al di fuori dell'area della finanza pubblica. Quindi, si tratta di un ente privato che deve perseguire il lucro e deve poter ottenere dall'impiego della sua liquidità un interesse di mercato o comunque competitivo. Si tratta di vedere se l'impiego in buoni del tesoro possa compensare eventualmente l'interesse che potrebbe derivare dall'impiego di questa liquidità nel vincolo di conti correnti presso le Poste. Vi è dunque un primo problema: la differenza della redditività.
Un secondo problema è quello relativo al potenziale incremento dell'indebitamento pubblico; infatti, mi è stato detto che ciò non è a compensazione dei titoli che vengono rimborsati e, quindi, può essere un ulteriore incremento dell'indebitamento.
Terzo punto: un ente privato, appena uscito dall'area della finanza pubblica, finanzia di fatto il Tesoro.
Mi pare che su questi aspetti vi sia da meditare molto seriamente, alla luce del vincolo o comunque del suggerimento della Commissione europea e, recentemente, del Fondo monetario internazionale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato La Malfa. Ne ha facoltà.
GIORGIO LA MALFA. Signor Presidente, chiediamo la cortesia all'Assemblea di seguire questo punto. Si tratta di un emendamento che il Governo ha presentato pochi minuti prima dell'inizio della seduta. Abbiamo ridotto il tempo per la presentazione dei subemendamenti e abbiamo chiesto chiarimenti al Governo, ma la materia è di una certa rilevanza, perché si parla di un aumento dei titoli di debito pubblico per 50 mila miliardi di vecchie lire, quindi non una cifra modesta.
Il sottosegretario dice che la modifica serve ad un'eventuale trasformazione in sottoscrizioni di titoli pubblici che le Poste possono operare delle loro giacenze in conto corrente. Tuttavia, la relazione del Governo, che il Presidente ha sotto gli occhi, dice che questo incremento è determinato da una correlata innovazione normativa che prevede la trasformazione in titoli di Stato delle giacenze in conto corrente. Non si tratta di nulla di potenziale, perché, se la prevede, vuol dire che la obbliga; oppure è scritta male e, se è scritta male, sarà l'ennesima correzione che voi apportate ai documenti di bilancio.
Il Parlamento deve sapere se è scritta male (come è scritta male un'altra parte)! Il punto è - e qui mi rivolgo al Presidente della Camera - che noi non possiamo modificare il bilancio a legislazione invariata in base ad una innovazione normativa che non sia già in vita.
Se, come noi sospettiamo a seguito di una dichiarazione del sottosegretario, si tratta di un'innovazione normativa che sarà introdotta attraverso una proposta emendativa al disegno di legge finanziaria, che non abbiamo ancora esaminato, non so come si possa modificare il bilancio a legislazione invariata sulla base di una innovazione legislativa che il Parlamento non ha ancora esaminato. Quindi, la prego, Presidente, di fare chiarezza.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Crosetto. Ne ha facoltà.
GUIDO CROSETTO. Signor Presidente, l'onorevole La Malfa ha già accennato al problema, che sembra un problema tecnico, ma non lo è.
Come lei sa, dopo l'approvazione del disegno di legge finanziaria, si approva la nota di variazione in cui si recepiscono i contenuti esaminati nella finanziaria e si fanno le variazioni al bilancio. In questo caso, il Governo comunica che, in sede di esame disegno di legge finanziaria, proporrà un emendamento nel quale, in qualche modo, si obbligheranno le Poste a sottoscrivere titoli di Stato.
Poiché ciò succederà e l'obbligo sarà vincolante, nella variazione al bilancio dobbiamo prevedere l'emissione non di 30 miliardi di BOT, ma di 55. Quindi, ilPag. 100subemendamento in oggetto consente di emettere 50 mila miliardi di vecchie lire in più, perché, successivamente, sarà presentato un altro emendamento che obbligherà le Poste a prendere i fondi che ha vincolati e a sottoscrivere i BOT. Mi sembra una cosa assurda.
Se sarà approvato, la proposta emendativa in sede di esame del disegno di legge finanziaria, si correggerà con nota di variazione, se ne prenderà atto, ma prevederlo prima mi sembra (per carità, in questo periodo, il Governo ci ha abituato a tutto) superfluo ed eccessivo.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, penso sia opportuno fornire alcune precisazioni. Le prime due sono tecniche.
In primo luogo, non viene modificato il bilancio inteso come sequenza di capitoli di entrata e di uscita; viene semplicemente modificato il limite massimo di emissione del debito. In secondo luogo, la nota di variazione, com'è ampiamente noto, riguarda le tabelle che vengono allegate al disegno di legge finanziaria, non la legge di bilancio.
Sulla questione specifica, vorrei precisare che oggi l'ente Poste Spa deposita in tesoreria statale la raccolta postale. Su tali depositi, lo Stato paga un tasso di interesse parametrato sui titoli a lunga durata, che è più elevato rispetto a quello dell'ordinario debito pubblico. Tale giacenza è utilizzata a copertura del fabbisogno.
Questo emendamento prevede (mi rendo conto che la relazione tecnica non è sufficientemente precisa, ma posso chiarire ora), per le Poste, quale società per azioni, la possibilità di investire tale liquidità in titoli del Governo dell'area euro. Questa liquidità sarà sostituita dall'emissione di nuovi titoli. Quindi, non vi è alcuna alterazione né dei saldi del debito pubblico né tanto meno del fabbisogno. È semplicemente un mutamento nella copertura del fabbisogno del settore statale e della pubblica amministrazione. Quindi, è una norma virtuosa che non ha alcun impatto sul fabbisogno.
GIORGIO LA MALFA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIORGIO LA MALFA. Signor Presidente, il sottosegretario ha detto giustamente che oggi le Poste sulle loro giacenze guadagnano più di quanto guadagnerebbero se le investissero in buoni del tesoro. Così lei ha detto. Poi ha affermato che il Governo vuole fare un'innovazione che consenta a Poste Spa, se vuole, di investire, invece che nel modo in cui fa adesso, in buoni del tesoro che rendono meno.
O si tratta di un obbligo per le Poste (si tratta di una buona norma, una norma che mi sentirei di votare, ma si tratta comunque di un obbligo; però se è un obbligo e lo volete sancire con il disegno di legge finanziaria - e vi dico che sono d'accordo -, non potete scrivere nel bilancio una cosa eventuale; ancora una volta, la relazione tecnica era più precisa di ciò che lei ha detto, sottosegretario), oppure le Poste non lo faranno. Quindi, veda il Governo di decidere cosa ci vuol dire.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Leone 0.2.10.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 533
Votanti 532
Astenuti 1
Maggioranza 267
Hanno votato sì 242
Hanno votato no 290).Pag. 101
Passiamo alla votazione del subemendamento Leone 0.2.10.2.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Crosetto. Ne ha facoltà.
GUIDO CROSETTO. Signor Presidente, i tempi ristretti ci hanno consentito una scarsa attività emendativa; vorrei tuttavia spiegare ai colleghi questo semplicissimo subemendamento. Dal momento che il Governo ha presentato un emendamento in cui prende 238 milioni di euro e li rialloca tra diversi Ministeri, aumentandone sostanzialmente la facoltà di spesa per l'acquisto di beni di consumo, con il subemendamento in esame, nonché con il successivo, abbiamo proposto di dare a tale somma una destinazione più «nobile».
Infatti, si propone l'incremento dell'unità previsionale di base 3.1.2.2 del Ministero della solidarietà sociale, poiché riteniamo che sia meglio aumentare i fondi per la cassa integrazione straordinaria piuttosto che la capacità di spesa dei Ministeri per beni intermedi (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia). Con la presentazione del subemendamento successivo, sul quale non interverrò, invece, proponiamo di destinare (scelta a nostro avviso migliore) le stesse risorse ai trasferimenti all'INPS per i trattamenti di famiglia (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Leone 0.2.10.2, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 533
Votanti 532
Astenuti 1
Maggioranza 267
Hanno votato sì 249
Hanno votato no 283).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Leone 0.2.10.3, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 534
Votanti 533
Astenuti 1
Maggioranza 267
Hanno votato sì 246
Hanno votato no 287).
Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.10 (Nuova formulazione) del Governo.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Alberto Giorgetti. Ne ha facoltà.
ALBERTO GIORGETTI. Signor Presidente, intervengo per preannunziare il voto contrario del gruppo di Alleanza Nazionale sull'emendamento 2.10 (Nuova formulazione) del Governo, il quale, dal modo con in cui si sono mossi sia l'Esecutivo, sia la maggioranza, in questa fase sembra essere la proposta emendativa «strategica» presentata al disegno di legge di bilancio al nostro esame.
Abbiamo già evidenziato le contraddizioni che hanno caratterizzato l'attività della maggioranza nei giorni scorsi, e credo che proprio nella configurazione complessiva dell'emendamento in esame si possano già cogliere alcuni elementi significativi.
Il primo è quello che hanno già sottolineato alcuni colleghi precedentemente intervenuti, vale a dire il fatto che, dal punto di vista tecnico, la maggioranza ed il Governo abbiano alcune incertezze in ordine all'interpretazione anche formale del disegno di legge finanziaria.Pag. 102
I colleghi che mi hanno preceduto, infatti, hanno correttamente evidenziato il possibile rischio di allargare l'entità del debito pubblico, a causa di una interpretazione normativa, relativa all'emissione di titoli Stato, che è ancora tutta da definire. È stato predisposto un emendamento che rappresenta, nei fatti, un'ulteriore proposta emendativa al disegno di legge finanziaria che dobbiamo ancora esaminare. Esso concerne una potenzialità delle Poste italiane che scopriremo in corso d'opera, ma ciò, normalmente, può essere verificato solo nella Nota di variazioni, presentata dopo l'approvazione definitiva dello stesso disegno di legge finanziaria. Sussistono, pertanto, alcune perplessità tecniche.
Esistono, inoltre, ulteriori perplessità sulla stessa interpretazione del rapporto intercorrente tra la legge finanziaria e gli organi costituzionali dello Stato. Mi riferisco al fatto che venga sottolineata l'estromissione dal testo di una parte significativa di risparmi legati, comunque, ad uno dei due rami del Parlamento (il Senato). A livello istituzionale, infatti, ciò viene interpretato come un errore materiale, e non come un errore sostanziale, rispetto ad un possibile risparmio, il quale viene ricompreso in una riduzione delle dotazioni del Ministero dell'economia e delle finanze.
Devo aggiungere che si notano contraddizioni palesi all'interno dei vari capitoli cui vengono destinate le risorse in questione.
Si vanno a finanziare, prima di tutto, voci legate ai cosiddetti consumi intermedi, sulle quali il Governo ha già previsto interventi nel disegno di legge finanziaria, operando, peraltro, in maniera contraddittoria, perché viene interessato l'articolo 53, nel quale sono stabiliti accantonamenti complessivi, nell'arco del triennio, di circa 15 miliardi di euro. Inoltre, si vanno a toccare addirittura parti di legislazione vigente. Ciò induce ad una valutazione politica gravissima sotto il profilo istituzionale: se in ciò che è stato costruito negli anni scorsi, con le precedenti leggi finanziarie, vengono specificamente toccate alcune voci, e non altre, si toccano anche i consumi intermedi. Quindi, da una parte, si accantonano risorse sui consumi intermedi della legge finanziaria in esame e, dall'altro, si vanno a toccare quelli degli anni precedenti. Inoltre, per logiche esclusivamente legate all'attuale dibattito interno alla maggioranza, alcune dotazioni di capitoli di bilancio sono finalizzate, evidentemente, ad infiammare la polemica all'interno dei Ministeri - che, comunque, non sembra essere placata - intorno al confronto in atto all'interno della maggioranza.
Quindi, l'emendamento in esame riassume le contraddizioni di questa maggioranza e l'incapacità del Governo di gestire tecnicamente questa fase. Esso non solo non conforta dal punto di vista delle risorse pubbliche, ma suscita anche dubbi in ordine ai saldi complessivi relativi all'emissione dei titoli di Stato.
Ovviamente, non potremo sostenere l'emendamento e voteremo con forza contro, per ribadire una cornice di intervento complessivo che sosterremo e che, già attraverso l'intervento dell'onorevole Crosetto, la Casa delle libertà ha cominciato ad evidenziare relativamente ad alcune tematiche. Su queste è possibile lavorare. Noi auspichiamo un atteggiamento responsabile da parte della maggioranza che consenta di migliorare in modo significativo il testo (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Crosetto. Ne ha facoltà.
GUIDO CROSETTO. Signor Presidente, il mio intervento sarà brevissimo.
Sono assolutamente sconvolto per il voto espresso sui precedenti emendamenti, non dai colleghi dell'opposizione, ma da quelli appartenenti ai gruppi di Rifondazione Comunista, Comunisti italiani e Verdi. In precedenza, avete votato, colleghi, contro due subemendamenti che attribuivano trasferimenti all'INPS (per trattamenti di famiglia ovvero per la cassa integrazione straordinaria) per un ammontare di 238 milioni di euro; in compenso, votando a favore dell'emendamentoPag. 103in esame, vi esprimerete a favore di provvedimenti molto significativi. Ne cito solo uno, e concluderò per brevità il mio intervento: i soldi che mancavano al senatore Pallaro sono ritornati con l'emendamento del Governo 2.10! Grazie (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Grazie a lei.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.10 del Governo (nuova formulazione), accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 535
Votanti 533
Astenuti 2
Maggioranza 267
Hanno votato sì 293
Hanno votato no 240).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2, con l'annessa tabella n. 2, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 535
Votanti 534
Astenuti 1
Maggioranza 268
Hanno votato sì 291
Hanno votato no 243).
Prima di passare all'esame dell'articolo 3, avverto che l'emendamento Andrea Ricci 3.1 sarà votato all'articolo 6, assumendo, di conseguenza, la numerazione 6.1. L'emendamento deve essere riformulato come periodo aggiuntivo alla fine del comma 6 dell'articolo 6.
(Esame dell'articolo 3 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3 e dell'annessa tabella n. 3 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 3), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3, con l'annessa tabella n. 3.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 533
Votanti 532
Astenuti 1
Maggioranza 267
Hanno votato sì 287
Hanno votato no 245).
(Esame dell'articolo 4 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 4 e dell'annessa tabella n. 4 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 4), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4, con l'annessa tabella n. 4.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 536
Maggioranza 269
Hanno votato sì 294
Hanno votato no 242).
Prendo atto che il deputato Riccardo Conti non è riuscito a votare.
Pag. 104(Esame dell'articolo 5 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 5 e dell'annessa tabella n. 5 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 5), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 5, con l'annessa tabella n. 5.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 533
Maggioranza 267
Hanno votato sì 288
Hanno votato no 245).
Prendo atto che il deputato Riccardo Conti non è riuscito a votare e che il deputato Galletti ha erroneamente espresso un voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimerne uno contrario.
(Esame dell'articolo 6 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 6, con l'annessa tabella n. 6 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 6), e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata.
Qual è il parere del relatore?
FRANCESCO PIRO, Relatore. Il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Anche il Governo è favorevole.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Andrea Ricci 6.1, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 536
Votanti 535
Astenuti 1
Maggioranza 268
Hanno votato sì 291
Hanno votato no 244).
Prendo atto che il deputato Riccardo Conti non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 6, con l'annessa tabella n. 6, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 534
Votanti 533
Astenuti 1
Maggioranza 267
Hanno votato sì 289
Hanno votato no 244).
Prendo atto che il deputato Riccardo Conti non è riuscito a votare.
(Esame dell'articolo 7 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 7, con l'annessa tabella n. 7 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 7), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 7, con l'annessa tabella n. 7.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 534
Votanti 533
Astenuti 1
Maggioranza 267
Hanno votato sì 291
Hanno votato no 242).
Prendo atto che il deputato Riccardo Conti non è riuscito a votare.
(Esame dell'articolo 8 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 8, con l'annessa tabella n. 8 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 8), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 8, con l'annessa tabella n. 8.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 527
Votanti 526
Astenuti 1
Maggioranza 264
Hanno votato sì 286
Hanno votato no 240).
Prendo atto che il deputato Riccardo Conti non è riuscito a votare.
(Esame dell'articolo 9 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9, con l'annessa tabella n. 9 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 9) al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 9, con l'annessa tabella n. 9.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 529
Votanti 528
Astenuti 1
Maggioranza 265
Hanno votato sì 283
Hanno votato no 245).
Prendo atto che il deputato Riccardo Conti non è riuscito a votare.
(Esame dell'articolo 10 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10, con l'annessa tabella n. 10 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 10), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 10, con l'annessa tabella n. 10.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 538
Votanti 537
Astenuti 1
Maggioranza 269
Hanno votato sì 291
Hanno votato no 246).
Prendo atto che il deputato Riccardo Conti non è riuscito a votare.
(Esame dell'articolo 11 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 11, con l'annessa tabella n. 11Pag. 106(Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 11), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 11, con l'annessa tabella n. 11.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 535
Votanti 534
Astenuti 1
Maggioranza 268
Hanno votato sì 292
Hanno votato no 242).
(Esame dell'articolo 12 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12, con l'annessa tabella n. 12 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 12), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 12, con l'annessa tabella n. 12.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 538
Votanti 536
Astenuti 2
Maggioranza 269
Hanno votato sì 289
Hanno votato no 247).
(Esame dell'articolo 13 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 13, con l'annessa tabella n. 13 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 13), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 13, con l'annessa tabella n. 13.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 535
Votanti 533
Astenuti 2
Maggioranza 267
Hanno votato sì 285
Hanno votato no 248).
PIETRO MARCENARO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. A che titolo?
PIETRO MARCENARO. Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PIETRO MARCENARO. Intervengo solo per comunicare che abbiamo appena avuto notizia delle dimissioni del ministro della difesa statunitense Rumsfeld. È una buona notizia!
(Esame dell'articolo 14 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 14, con l'annessa tabella n. 14 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 14), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 14, con l'annessa tabella n. 14.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 107
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 539
Votanti 538
Astenuti 1
Maggioranza 270
Hanno votato sì 292
Hanno votato no 246).
(Esame dell'articolo 15 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 15, con l'annessa tabella n. 15 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 15), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 15, con l'annessa tabella n. 15.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 540
Votanti 539
Astenuti 1
Maggioranza 270
Hanno votato sì 292
Hanno votato no 247).
(Esame dell'articolo 16 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 16, con l'annessa tabella n. 16 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 16), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 16, con l'annessa tabella n. 16.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 532
Votanti 531
Astenuti 1
Maggioranza 266
Hanno votato sì 286
Hanno votato no 245).
(Esame dell'articolo 17 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17, con l'annessa tabella n. 17 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 17), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 17, con l'annessa tabella n. 17.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 534
Votanti 533
Astenuti 1
Maggioranza 267
Hanno votato sì 286
Hanno votato no 247).
(Esame dell'articolo 18 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 18, con l'annessa tabella n. 18 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 18), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 18, con l'annessa tabella n. 18.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 108
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 540
Votanti 539
Astenuti 1
Maggioranza 270
Hanno votato sì 290
Hanno votato no 249).
(Esame dell'articolo 19 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19, con l'annessa tabella n. 19 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 19), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19, con l'annessa tabella n. 19.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 537
Votanti 536
Astenuti 1
Maggioranza 269
Hanno votato sì 290
Hanno votato no 246).
(Esame dell'articolo 20 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 20
(Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 20), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 20.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 541
Votanti 540
Astenuti 1
Maggioranza 271
Hanno votato sì 291
Hanno votato no 249).
(Esame dell'articolo 21 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 21
(Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 21), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 21.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 533
Votanti 531
Astenuti 2
Maggioranza 266
Hanno votato sì 286
Hanno votato no 245).
(Esame dell'articolo 22 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 22, con le annesse tabelle A e B e i relativi allegati 1 e 2 (Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 22), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 22, con le annesse tabelle A e B e i relativi allegati 1 e 2.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 535
Votanti 533Pag. 109
Astenuti 2
Maggioranza 267
Hanno votato sì 286
Hanno votato no 247).
(Esame dell'articolo 23 - A.C. 1747)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 23
(Vedi l'allegato A - A.C. 1747 sezione 23), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 23.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 539
Votanti 538
Astenuti 1
Maggioranza 270
Hanno votato sì 290
Hanno votato no 248).
A questo punto, sospendiamo l'esame del disegno di legge di bilancio.
Come già ricordato, l'esame degli ordini del giorno e il voto finale sul disegno di legge di bilancio avranno luogo dopo la conclusione dell'esame del disegno di legge finanziaria.