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Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato due ulteriori emendamenti riferiti all'articolo 10: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 18 e deve intendersi differito ad un'ora prima dell'inizio della seduta di domani ove nella giornata odierna l'Assemblea non proceda all'esame dell'articolo 10.
Intervengono ulteriormente sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 5 i deputati GIOVANNI FAVA (LNP) e ROBERTO GIACHETTI (Ulivo).
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, sottolineato l'atteggiamento di stampo dilatorio ed ostruzionistico dei deputati della maggioranza, rileva che è ad essa imputabile la responsabilità della mancata apertura di un costruttivo confronto con l'opposizione.
Intervengono, inoltre, sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 5 i deputati MARCO CALGARO (Ulivo), MARIA LEDDI MAIOLA (Ulivo) e DONATELLA MUNGO (RC-SE).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
Intervengono, quindi, sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 5 i deputati LUIGI D'AGRÒ (UDC) e ANTONIO MAZZOCCHI (AN).
Pag. XMICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Accetta l'emendamento 5.500 del Governo ed esprime parere favorevole sul subemendamento Leo 0.5.500.2, sugli identici emendamenti Leo 5.9, Zanetta 5.10, Garavaglia 5.11 e D'Agrò 5.12, nonché sugli emendamenti Contento 5.30 e 5.37 e Lulli 5.171, in relazione al quale si riserva di proporre una riformulazione; invita, quindi, al ritiro delle restante proposte emendative, sulle quali esprime altrimenti parere contrario.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
GIANLUCA PINI (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 5.1, la cui approvazione determinerebbe, tra l'altro, un maggior gettito per l'erario.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Pini 5.1 e gli identici Mazzoni 5.2, Fugatti 5.3, Leo 5.4 e Zanetta 5.5.
ANTONIO PEPE (AN). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Leo 5.9.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti Leo 5.9, Zanetta 5.10, Garavaglia 5.11 e D'Agrò 5.12.
MANLIO CONTENTO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.13.
ANTONIO PEPE (AN), CESARE CAMPA (FI), MASSIMO GARAVAGLIA (LNP) e MARCO ZACCHERA (AN). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Contento 5.13.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Contento 5.13.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Garavaglia 5.14, volto a favorire giovani che intraprendono un'attività o una professione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Garavaglia 5.14.
ROBERTO ULIVI (AN). Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 5.16, volto a consentire che gli accertamenti effettuati attraverso gli studi di settore siano fondati sul riscontro della situazione reale delle imprese.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ulivi 5.16 e Garavaglia 5.17.
CESARE CAMPA (FI). Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 5.18.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Campa 5.18.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.19.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Campa 5.19 e Bernardo 5.21.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 5.24, volto a salvaguardare le piccole e medie imprese, e ne raccomanda l'approvazione.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Auspica l'approvazione del suo emendamento 5.26 e degli altri di identico contenuto.
ANTONIO PEPE (AN). Rilevato che la disposizione di cui al comma 10 appare eccessivamente penalizzante per le piccole imprese, invita l'Assemblea ad approvare gli identici emendamenti in esame.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Garavaglia 5.25 e ne auspica l'approvazione.
Pag. XILa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.22, Campa 5.24, Garavaglia 5.25 e D'Agrò 5.26.
MAURIZIO BERNARDO (FI). Reputa opportuno prevedere che gli studi di settore siano accompagnati da altri elementi concreti di valutazione, nonché introdurre l'obbligo da parte degli uffici di analizzare, su richiesta del contribuente, l'intera capacità reddituale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bernardo 5.27.
MANLIO CONTENTO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.28.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Contento 5.28 e Garavaglia 5.29.
MANLIO CONTENTO (AN). Rileva la contraddittorietà tra il parere favorevole espresso sul suo emendamento 5.30 e quello contrario espresso sul suo emendamento 5.28, precedentemente respinto, sottolineando il rischio di ingenerare problemi interpretativi nell'applicazione della norma in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Contento 5.30.
MANLIO CONTENTO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.31.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Contento 5.31.
CESARE CAMPA (FI). Giudica eccessiva la sanzione amministrativa prevista dal comma 15 nel caso di errori materiali nella comunicazione dei dati per gli studi di settore.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Garavaglia 5.35.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Auspica la soppressione del comma 15, che giudica un esempio di accanimento fiscale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.32, Campa 5.34 e Garavaglia 5.35.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, osservato che nell'odierna riunione del Consiglio dei ministri il ministro Ferrero si è espresso in senso contrario alla prospettata riforma del trattamento di fine rapporto, ritiene che tale episodio sia emblematico delle divergenze interne all'Esecutivo; chiede quindi al Governo di chiarire gli indirizzi di politica economica ai quali intende attenersi.
ELIO VITO (FI). Sottolinea le ennesime e significative divergenze registratesi all'interno del Consiglio dei ministri e della maggioranza su importanti temi di politica economica e di politica estera: chiede quindi che il Governo chiarisca la posizione ufficiale dell'Esecutivo su tali importanti problematiche.
GIOVANNI FAVA (LNP). Stigmatizzato l'atteggiamento oltraggioso assunto da un deputato della maggioranza nei confronti dell'opposizione, sottolinea i dissensi interni e l'evidente stato di confusione che connota la compagine governativa.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Sottolinea che i temi sollevati dai deputati dell'opposizione si riflettono sull'andamento dell'iter del disegno di legge finanziaria, rilevando che l'atteggiamento assunto in Consiglio dei ministri da un autorevole membro del Governo e rappresentante di Rifondazione comunista solleva interrogativi fondati sulla tenutaPag. XIIdel Governo Prodi, in merito ai quali è opportuna la richiesta di chiarimenti precedentemente formulata.
MARINA SERENI (Ulivo). Ritiene che gli interventi dei deputati di opposizione siano esclusivamente volti ad ostacolare l'iter del disegno di legge finanziaria.
ANTONELLO FALOMI (RC-SE). Giudica assolutamente fisiologiche le divergenze emerse all'interno del Consiglio dei ministri, ritenendo che la compattezza della maggioranza risulterà evidente al momento dell'esame della parte del provvedimento concernente il trattamento di fine rapporto.
MASSIMO NARDI (DC-PS). Giudicata ragionevole la richiesta di chiarimenti rivolta al Governo circa i contenuti della manovra economico-finanziaria per il 2007, preannunzia che, ove ciò non avvenisse, il suo gruppo passerebbe da un atteggiamento improntato a disponibilità ad un altro di stampo ostruzionistico.
PRESIDENTE. Ritiene che le questioni sollevate relativamente alla modifica della disciplina del trattamento di fine rapporto potranno essere più opportunamente affrontate allorché si procederà all'esame dell'articolo 84 del disegno di legge finanziaria.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Parlando per un richiamo al regolamento, pur essendo il Governo correttamente rappresentato dai sottosegretari, ritiene che, stante quanto accaduto in Consiglio dei ministri, sarebbe opportuna la presenza in aula di un ministro.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Contento 5.37 (Nel momento in cui si accendono, sui tabelloni elettronici, le luci corrispondenti alle postazioni di voto, commenti).
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 5.38.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento in esame, che giudica ragionabile e conforme alla ratio degli studi di settore.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Giudica di buon senso l'emendamento Garavaglia 5.38.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Garavaglia 5.38, Gianfranco Conte 5.39 e 5.40, Garavaglia 5.41 e 5.42, Armosino 5.43, gli identici Leo 5.44, Zanetta 5.45 e Garavaglia 5.46, gli identici Leo 5.47, Zanetta 5.48 e Garavaglia 5.49, l'emendamento Floresta 5.50, gli identici Leo 5.51, Zanetta 5.52 e Garavaglia 5.53, nonché l'emendamento Di Virgilio 5.54.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Sottolinea l'inopportunità dei commi 18 e 19, di cui il suo emendamento 5.55 prevede la soppressione.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
ALBERTO GIORGETTI (AN). Manifesta condivisione per l'emendamento Garavaglia 5.55, del quale auspica l'approvazione.
CESARE CAMPA (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Garavaglia 5.55, rilevando l'incongrua formulazione del comma 18 dell'articolo 5.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Dichiara anch'egli di voler sottoscrivere l'emendamento Garavaglia 5.55.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Garavaglia 5.55.
ELIO VITO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, nel giudicare irrispettosa dei lavori parlamentati la presenza in aula dei soli sottosegretari, considerate le divergenze che stanno emergendo all'interno della maggioranza e che dalla stessa vengonoPag. XIIIarrogantemente minimizzate, propone di passare immediatamente all'esame dell'articolo 84, concernente il trattamento di fine rapporto, al fine di verificare in Parlamento la posizione della maggioranza e del Governo su tale tema, chiedendo formalmente che l'Assemblea sia chiamata a deliberare su tale richiesta.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Nell'associarsi alla richiesta formulata dal deputato Elio Vito, invita la Presidenza a garantire il pieno rispetto delle prerogative dell'istituzione parlamentare.
PRESIDENTE. Rivolge preliminarmente un invito a tenere distinte le questioni di natura politica da quelle di carattere procedurale; per rilevando, inoltre, che dal punto di vista regolamentare la presenza in aula dei sottosegretari non lede in alcun modo le prerogative del Parlamento, assicura che riferirà al ministro per i rapporti con il Parlamento la sollecitazione formulata in riferimento a tale aspetto. Ricordato inoltre che il Governo è titolare di una responsabilità collegiale che prescinde dall'espressione di voto dei singoli ministri e che la disciplina del trattamento di fine rapporto è oggetto dell'articolo 84 del disegno di legge finanziaria, preannunzia che la proposta formulata dal deputato Elio Vito sarà sottoposta al voto dell'Assemblea.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Manifesta un orientamento contrario alla proposta formulata dal deputato Elio Vito.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (Ulivo). Manifesta condivisione per le considerazioni svolte dal Presidente, nonché per l'orientamento espresso dal relatore circa la proposta formulata dal deputato Elio Vito.
ENRICO LA LOGGIA (FI). Si associa alla proposta formulata dal deputato Elio Vito.
La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la proposta del deputato Elio Vito.
STEFANO PEDICA (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta irregolarità nell'espressione del voto da parte di un deputato dell'opposizione.
PRESIDENTE. Invita i deputati Segretari a procedere al controllo delle tessere di votazione (I deputati Segretari ottemperano all'invito del Presidente).
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Angelino Alfano 5.56.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Angelino Alfano 5.56.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Angelino Alfano 5.56 e Bertolini 5.57.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sul subemendamento Gianfranco Conte 0.5.500.10, purché riformulato.
GIANFRANCO CONTE (FI). Accetta la riformulazione proposta del suo subemendamento 0.5.500.10.
PRESIDENTE. Prende atto che il relatore esprime parere favorevole.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva il subemendamento Gianfranco Conte 0.5.500.10, nel testo riformulato, respinge il subemendamento Leo 0.5.500.3, approva l'emendamento 5.500 del Governo, come subemendato, e respinge l'emendamento Pini 5.58.
ETTORE PERETTI (UDC). Illustra le finalità del suo emendamento 5.59.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Peretti 5.59 e 5.60 e Pini 5.61.
Pag. XIVPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Volontè 5.62.
TERESIO DELFINO (UDC). Illustra le finalità del suo emendamento 5.63 e ne auspica l'approvazione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Delfino 5.63 e Volontè 5.64.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.65.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Alberto Giorgetti 5.65.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che l'emendamento Delfino 5.63 non avrebbe dovuto essere posto in votazione, in quanto assorbito da un emendamento del Governo.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Marras 5.66.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Osserva che il comma 28 introduce un ulteriore adempimento burocratico per gli operatori del settore immobiliare: ne auspica pertanto la soppressione.
TERESIO DELFINO (UDC). Chiede chiarimenti sugli effetti procedurali derivanti dalla reiezione del suo emendamento 5.63.
ANTONIO PEPE (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Leo 5.67.
PRESIDENTE. Ritiene che la questione sollevata dal deputato Delfino potrà essere eventualmente definita ove sia sottoposto all'esame dell'Assemblea un emendamento del Governo vertente su materia analoga a quella oggetto dell'emendamento Delfino 5.63.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.67, Zanetta 5.68, Garavaglia 5.70 e Dionisi 5.71.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.73.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Campa 5.73 e Alemanno 5.74, nonché l'emendamento Alberto Giorgetti 5.77.
TERESIO DELFINO (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta la mancata disponibilità del testo dell'emendamento del Governo, oggetto del precedente intervento di un deputato della maggioranza.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.78, identico all'emendamento Alemanno 5.79.
PIERLUIGI MANTINI (Ulivo). Ritiene che gli identici emendamenti in esame abbiano una loro ragionevolezza, reputando opportuno un loro accantonamento in vista di una eventuale riconsiderazione del parere espresso dal rappresentante del Governo.
GIANFRANCO CONTE (FI). Pur giudicando condivisibili le ragioni di fondo sottese agli identici emendamenti in esame, riterrebbe opportuna una loro riformulazione.
ROBERTO SALERNO (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Alemanno 5.79, lamentando la criminalizzazione da parte della maggioranza dell'attività di intermediazione immobiliare.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Esprime un orientamento contrario alla prospettata ipotesi di accantonare gli identici emendamenti in esame.
Pag. XVLa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Campa 5.78 e Alemanno 5.79.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Propone una ulteriore riformulazione dell'emendamento Lulli 5.171.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Chiarisce la riformulazione da lui proposta dell'emendamento Lulli 5.171.
ANDREA LULLI (Ulivo). La accetta.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Lamenta l'indeterminatezza della riformulazione proposta.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Propone di accantonare l'esame dell'emendamento Lulli 5.171, al fine di pervenire ad una più precisa riformulazione dello stesso.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame dell'emendamento Lulli 5.171.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Garavaglia 5.83 e Osvaldo Napoli 5.85.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 5.84.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Garavaglia 5.84.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Concorda.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Garavaglia 5.84.
PIETRO ARMANI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.86.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Armani 5.86, che giudica ispirato a buon senso.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Armani 5.86.
FRANCO STRADELLA (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Lupi 5.87.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Lupi 5.87 e Peretti 5.88.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiama le finalità sottese agli identici emendamenti Leo 5.89, Garavaglia 5.92, Misuraca 5.93 e Ruvolo 5.94.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Leo 5.89.
FILIPPO MISURACA (FI). Auspica la soppressione del comma 35 dell'articolo 5, come proposto dagli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Leo 5.89, Garavaglia 5.92, Misuraca 5.93 e Ruvolo 5.94, nonché gli emendamenti Filippi 5.95 e 5.96.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.97.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Campa 5.97, Leo 5.98, Mazzoni 5.99 e Fugatti 5.100, nonché l'emendamento Gioacchino Alfano 5.101.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Invita il presentatore a ritirare l'emendamento Sanza 5.102 e a trasfonderne il contenutoPag. XVIin un apposito ordine del giorno, che il Governo sarebbe disponibile ad accogliere.
ANGELO MARIA SANZA (FI). Accogliendo l'invito del Governo, ritira il suo emendamento 5.102.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Filippi 5.103.
FILIPPO MISURACA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.105.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.104 e Misuraca 5.105.
GIULIA COSENZA (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.106.
CARMINE SANTO PATARINO (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Cosenza 5.106.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Misuraca 5.107 e Cosenza 5.106.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.110.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Leo 5.109, Campa 5.110 e Mazzoni 5.111, nonché gli identici Leo 5.112, Campa 5.113, Filippi 5.114 e Mazzoni 5.115.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.117.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.116, Campa 5.117, Mazzoni 5.118 e Fugatti 5.119.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 5.121.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Dichiara di condividere la finalità degli identici emendamenti in esame.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Campa 5.121, giudicato di buon senso.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Sottolinea che gli identici emendamenti in esame sono ispirati al principio della semplificazione burocratica.
TERESIO DELFINO (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Mazzoni 5.123.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.120, Campa 5.121, Fugatti 5.122 e Mazzoni 5.123.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.124.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Rileva che gli identici emendamenti in esame, che invita l'Assemblea ad approvare, sono volti a chiarire taluni aspetti della disciplina in materia di imposta sul valore aggiunto.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Leo 5.125, di cui sottolinea la ragionevolezza.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Campa 5.124, Leo 5.125, Filippi 5.126 e Mazzoni 5.127.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.129.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Sottolinea l'efficacia degli identici emendamenti in esame, al fine della semplificazione burocratica.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Leo 5.128, lamentando la violazione del diritto alla riservatezza nella disciplina prospettata dal Governo.
Pag. XVIILa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.128, Campa 5.129, Mazzoni 5.130 e Filippi 5.131.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.133.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Leo 5.132, Campa 5.133 e Mazzoni 5.134, nonché l'emendamento Campa 5.135.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.137.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiama le finalità del suo emendamento 5.139.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Richiama le condivisibili finalità degli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.136, Campa 5.137, Mazzoni 5.138 e Fugatti 5.139.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.141.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Leo 5.140, Campa 5.141, Mazzoni 5.142 e Fugatti 5.143.
GIANFRANCO CONTE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, ringrazia ironicamente l'Esecutivo per la presenza in aula di due viceministri.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Illustra le finalità dell'emendamento Filippi 5.146, del quale auspica l'approvazione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Leo 5.144, Campa 5.145, Filippi 5.146 e Mazzoni 5.147, nonché gli identici Leo 5.148, Campa 5.149, Filippi 5.150 e Mazzoni 5.151.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.153.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Invita il Governo ad assumere un atteggiamento più rispettoso dell'istituzione parlamentare.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Dichiara di condividere gli identici emendamenti in esame, lamentando l'atteggiamento di chiusura del Governo anche rispetto a proposte emendative di puro buon senso.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Leo 5.152, Campa 5.153, Filippi 5.154 e Mazzoni 5.155, l'emendamento Bernardo 5.156, gli identici Leo 5.157, Campa 5.158, Mazzoni 5.159 e Filippi 5.160, gli emendamenti Filippi 5.161, 5.162, 5.163, 5.164 e 5.165, nonché gli identici Campa 5.166, Leo 5.167, Mazzoni 5.168 e Fugatti 5.169.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Riterrebbe opportuno, essendo stato accantonato l'emendamento Lulli 5.171, procedere all'esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 5.
ELIO VITO (FI). Ritiene che, alla luce dell'orientamento precedentemente espresso dal relatore, si debba riprendere l'esame dell'emendamento accantonato oppure rinviare il seguito del dibattito alla seduta di domani.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Chiede una brevissima sospensione della seduta per consentire di precisare la riformulazione proposta dell'emendamento Lulli 5.171, precedentemente accantonato.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
Pag. XVIIILa seduta, sospesa alle 19,50, è ripresa alle 19,51.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Dà lettura della riformulazione proposta dell'emendamento Lulli 5.171.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Propone un'ulteriore riformulazione dell'emendamento Lulli 5.171.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Concorda.
ANDREA LULLI (Ulivo). La accetta.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Chiede la convocazione del Comitato dei nove per valutare la riformulazione proposta dell'emendamento Lulli 5.171.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire la riunione del Comitato dei nove.
PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta formulata, sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 20, è ripresa alle 20,20.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Precisa ulteriormente la riformulazione proposta dell'emendamento Lulli 5.171.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Lulli 5.171, nel testo riformulato.
GIANFRANCO CONTE (FI). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Lulli 5.171, nel testo riformulato.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Lulli 5.171, nel testo riformulato.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara voto favorevole sull'emendamento in esame.
ANTONIO PEPE (AN). Esprime apprezzamento per il contenuto dell'emendamento Lulli 5.171, nel testo riformulato, auspicando che il Governo confermi l'interpretazione secondo cui non vi è obbligo di indicare le modalità di pagamento per i corrispettivi effettuati prima del 4 luglio 2006.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Lulli 5.171, nel testo riformulato.
PIETRO ARMANI (AN). Ritiene che le misure recate dall'articolo 5, oltre a risultare inefficaci per contrastare l'evasione e l'elusione fiscale, determineranno un incremento del contenzioso.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'articolo 5, giudicando gravemente lesiva dello statuto del contribuente la retroatività della norma sull'ambito di applicabilità degli studi di settore.
CESARE CAMPA (FI). Osservato che l'articolo 5 del disegno di legge in esame viola lo statuto del contribuente, lamenta che la maggioranza non ha ritenuto di recepire le proposte migliorative dell'opposizione.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Dichiara il voto contrario della sua componente politica sull'articolo 5, che giudica inefficace, se non controproducente, ai fini della lotta all'evasione fiscale.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Precisa di non aver espresso voto contrario sull'emendamento presentato dal deputato Delfino che è stato richiamato dal deputato Campa.
TERESIO DELFINO (UDC). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'articolo 5.
Pag. XIXMAURO DEL BUE (DC-PS). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 5, che ritiene inefficace ai fini della lotta all'evasione e all'elusione fiscale ed emblematico di una cultura politica ostile al lavoro autonomo.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 5, nel testo emendato.
PRESIDENTE. Secondo gli accordi intercorsi, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.