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Si riprende la discussione.
GUGLIELMO PICCHI (FI) e CLAUDIO AZZOLINI (FI). Dichiarano di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
SALVATORE MAZZARACCHIO (FI). Dichiara di condividere le finalità dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, evidenziando il carattere punitivo dell'imposta comunale sugli immobili.
PIETRO FRANZOSO (FI). Manifesta stupore per l'insensibilità dimostrata dalla maggioranza e dal Governo verso un problema di grande rilievo per i cittadini.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Preannunzia l'astensione sull'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, ove non si individui una soluzione condivisa che consenta di esentare dal pagamento dell'ICI le fasce più deboli di cittadini.
MARIO LOVELLI (Ulivo). Sottolinea che con il disegno di legge finanziaria è stata posta particolare attenzione al problema della finanza locale.
IVANO STRIZZOLO (Ulivo). Giudica di stampo demagogico le considerazioni svolte dai deputati del centrodestra.
LAURA FRONER (Misto). Sottolinea che rientra nell'autonomia dei singoli enti locali la possibilità di prevedere forme di esenzione dall'ICI per le fasce più deboli.
NICOLA CRISCI (Ulivo). Giudica irresponsabile e demagogica la proposta di abolizione dell'ICI sulla prima casa.
GUIDO CROSETTO (FI). Evidenzia che l'entità della manovra economico-finanziaria consentirebbe di reperire le risorse necessarie per la copertura degli oneri recati dall'articolo aggiuntivo in esame.
RAFFAELLO DE BRASI (Ulivo). Sottolinea il carattere demagogico e populista della proposta di abolizione dell'ICI di cui all'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Propone di riprendere l'esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 5, precedentemente accantonati.
PRESIDENTE. Non essendovi obiezioni, riprende l'esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 5.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Accetta l'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo ed esprime parere contrario sulle restanti proposte emendative.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Richiamate le finalità del suo articolo aggiuntivo 5.05, giudica inidonea la soluzione individuata dal Governo, che si limita a modificare l'aspetto delle decorrenze dei tempi per l'applicazione delle disposizioni recate dall'articolo 5.
MAURIZIO LEO (AN). Ritiene inefficace, ai fini della lotta all'evasione fiscale,Pag. XIVla disposizione relativa al pagamento dei compensi in denaro delle prestazioni professionali, della quale si propone la modifica.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Ricorda che non tutti i cittadini hanno la possibilità di effettuare i pagamenti attraverso i mezzi indicati dalle inique, vessatorie ed inutili disposizioni in esame, delle quali auspica l'abrogazione.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIUSEPPE CONSOLO (AN), che dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Marinello 5.05 e ROBERTO MENIA (AN).
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Ritiene che le disposizioni in esame possono determinare deleterie conseguenze, in particolare, per le persone anziane.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati EUGENIO MINASSO (AN), GIAN LUCA GALLETTI (UDC) e FILIPPO MISURACA (FI), che dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Marinello 5.05.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
FRANCESCO TOLOTTI (Ulivo). Giudica strumentali le critiche rivolte dall'opposizione alle norme sulla tracciabilità dei pagamenti, per le quali è prevista peraltro un'adeguata scansione temporale.
Intervengono, altresì, per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI), che dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Marinello 5.05, GIUSEPPE ROMELE (FI), BRUNO TABACCI (UDC) e CARMELO PORCU (AN).
LUCIO BARANI (DC-PS). Osserva che la pur condivisibile necessità di condurre una ferma lotta all'evasione fiscale non può non tenere conto della situazione dei cittadini, segnatamente anziani, che non sono titolari di un conto corrente bancario.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Giudica inutilmente vessatoria la norma relativa al pagamento dei compensi professionali che l'opposizione propone di modificare.
Intervengono quindi per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati SIMONE BALDELLI (FI), PAOLA FRASSINETTI (AN) e UGO MARIA GIANFRANCO GRIMALDI (FI), che dichiarano di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Marinello 5.05, GIOVANNI MARRAS (FI), PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI), MARCO ZACCHERA (AN) e MANLIO CONTENTO (AN), nonché i deputati CARMINE SANTO PATARINO (AN) e GUGLIELMO PICCHI (FI), che dichiarano di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Marinello 5.05, LAURA RAVETTO (FI), ANTONELLO IANNARILLI (FI), che dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo in esame, DANIELE GALLI (FI) e GUIDO CROSETTO (FI).
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Osservato che in sede di Comitato dei nove sono state recepite talune indicazioni dell'opposizione sulla formulazione dell'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo, chiede all'Esecutivo se ritenga praticabile l'individuazione di una soluzione che consenta di pervenire ad una più ampia convergenza tra le forze politiche.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Sottolinea che, in risposta alle sollecitazioni avanzate, si è previsto un termine temporale più ampio per l'applicazione della disposizione relativa alle modalità di pagamento dei compensi professionali, nonché una verifica dell'applicazione della norma stessa attraverso una relazione del Governo al Parlamento.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Sottolinea il carattere vessatorioPag. XVdelle misure introdotte relativamente alle modalità di versamento dei corrispettivi per le prestazioni professionali.
GUIDO CROSETTO (FI). Manifestato un orientamento contrario all'introduzione del principio secondo il quale sarebbe vietato il pagamento in contanti di taluni compensi, invita l'Esecutivo a modificare il precedente avviso e a rimettersi all'Assemblea sull'articolo aggiuntivo Marinello 5.05.
PIETRO ARMANI (AN). Giudica assurdo ed illegittimo vietare pagamenti in contanti con una disposizione di legge.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato JOLE SANTELLI (FI).
CARLO GIOVANARDI (UDC). Sottolinea l'allarme sociale destato dalle improvvide dichiarazioni rese dal viceministro Visco in tema di tracciabilità di taluni pagamenti.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Paventato il rischio che le disposizioni recate dall'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo possano incentivare anziché contrastare l'evasione fiscale, giudica opportuna un'ulteriore riflessione, anche attraverso un accantonamento delle proposte emendative in materia.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Propone una riformulazione dell'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo, di cui dà lettura.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo). Ritiene che la riformulazione proposta dal relatore dell'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo recepisca in modo equilibrato le istanze rappresentate dall'opposizione, per altro sulla linea tracciata in sede di Comitato dei nove.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire al Comitato dei nove di riunirsi.
PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta del relatore, sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 17,20, è ripresa alle 17,45.
PRESIDENTE. Avverte che, essendo ancora in corso la riunione del Comitato dei nove, la seduta è sospesa fino alle 18.
La seduta, sospesa alle 17,45, è ripresa alle 18,10.
ELIO VITO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a censurare l'iniziativa - che giudica una prova di arroganza - assunta da due deputati del maggior gruppo di maggioranza che, prima che la Conferenza dei presidenti di gruppo abbia deciso alcunché, hanno trasmesso agli altri deputati del gruppo un sms per comunicare l'organizzazione dei lavori della settimana.
PRESIDENTE. Assicura che le determinazioni in ordine alla organizzazione dei lavori dell'Assemblea saranno assunte nella sede propria della Conferenza dei presidenti di gruppo.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Non essendo emersa nel corso della riunione del Comitato dei nove un'effettiva volontà da parte dell'opposizione di collaborare al miglioramento del testo, ritira la proposta di riformulazione precedentemente prospettata ed invita la maggioranza ad approvare il testo predisposto dal Governo.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, precisa che anche nella precedente riunione del Comitato dei nove non era stato raggiunto alcun accordo su un testo da sottoporre all'Assemblea.
GIORGIO JANNONE (FI). Stigmatizza il modo confuso con cui si procede nell'esamePag. XVIdel disegno di legge finanziaria, che rischia di ingenerare incertezza nel Paese.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Precisa che la maggioranza ed il Governo non hanno mostrato una effettiva volontà di dialogo con l'opposizione.
LUCIO BARANI (DC-PS). Giudicato errato vanificare il dibattito svoltosi sulla materia in esame, invita il relatore a recedere dal suo intendimento di non proporre una riformulazione condivisa dell'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo.
ETTORE PERETTI (UDC). Nel ringraziare il relatore e il Governo per la disponibilità manifestata, esprime rammarico per l'impossibilità di pervenire, in sede di Comitato dei nove, ad una proposta condivisa.
SALVATORE RAITI (IdV). Esprime rammarico per il fatto che non si sia riusciti a pervenire ad una riformulazione condivisa dell'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo, sul quale preannunzia comunque voto favorevole.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati BASILIO GERMANÀ (FI) e LELLO DI GIOIA (RosanelPugno).
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Preannunzia voto favorevole sull'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo, pur ritenendo non pienamente soddisfacente la soluzione in esso individuata.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato LUIGI D'AGRÒ (UDC).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Marinello 5.05.
GIANFRANCO CONTE (FI). Segnalato preliminarmente un errore materiale nel testo dell'articolo aggiuntivo Marinello 5.06, evidenzia le deleterie conseguenze che deriveranno dall'attuazione delle norme relative al pagamento dei compensi professionali.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Ritira il suo articolo aggiuntivo 5.06.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiama le finalità del subemendamento Filippi 0.5.0500.1.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ALBERTO FILIPPI (LNP), e MASSIMO GARAVAGLIA (LNP).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Filippi 0.5.0500.1.
PIETRO ARMANI (AN). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.5.0500.8.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge i subemendamenti Armani 0.5.0500.8 e Fugatti 0.5.0500.9.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.5.0500.4 e ne raccomanda l'approvazione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge i subemendamenti Marinello 0.5.0500.4 e 0.5.0500.6, Fugatti 0.5.0500.2, Marinello 0.5.0500.5, Filippi 0.5.0500.3 e Armani 0.5.0500.7.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Dichiara il voto contrario sull'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo.
Pag. XVIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
CARLO GIOVANARDI (UDC). Paventa le deleterie conseguenze che deriveranno dall'impossibilità di pagare in contanti il corrispettivo delle prestazioni professionali.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo, prospettando l'opportunità che esso sia posto in votazione a scrutinio segreto.
PRESIDENTE. Ritiene di non poter accedere all'ipotesi di voto segreto prospettata dal deputato Barani.
GIOVANNI MARRAS (FI). Giudica non risolutiva la formulazione dell'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo, sottolineando il carattere iniquo e vessatorio delle misure da esso previste.
CESARE CAMPA (FI). Manifesta un orientamento contrario all'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo.
PRESIDENTE. Precisa ulteriormente, in riferimento alla questione precedentemente sollevata dal deputato Barani, che l'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo non incide su alcuno dei principi richiamati dall'articolo 49 del regolamento, il quale peraltro esclude la possibilità di scrutinio segreto nelle votazioni relative al disegno di legge finanziaria.
Avverte altresì che la Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata dopo la prossima votazione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo.
LORENZO CESA (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, nel ritenere che il Governo e la maggioranza stiano vanificando ogni tentativo di dialogo da parte dell'opposizione, giudica inaccettabile, in particolare, l'atteggiamento assunto dal Presidente della Camera, che ritiene non sia connotato della necessaria imparzialità.
PRESIDENTE. Ritiene di dover respingere, anche a nome degli altri Vicepresidenti, i rilievi mossi all'operato del Presidente della Camera, rilevando che nel corso dell'iter del disegno di legge finanziaria è stato garantito il pieno rispetto delle prerogative dei parlamentari.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Manifesta stupore per il fatto che il Presidente della Camera, al quale esprime, a nome dell'Unione, solidarietà, venga coinvolto in una vicenda che riguarda esclusivamente il rapporto tra maggioranza e opposizione.
ELIO VITO (FI). Rilevato che il ritardo accumulato nell'iter del disegno di legge finanziaria è imputabile alla responsabilità del Governo, che ha reiteratamente presentato nuove proposte emendative, giudica conseguentemente incongruo il termine del 19 novembre previsto per la sua conclusione, che pertanto - a suo avviso - dovrà essere differito; prospetta pertanto l'opportunità di un'immediata sospensione della seduta, in attesa delle determinazioni che dovranno essere assunte dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, in corso di svolgimento.
PRESIDENTE. Ricorda che la riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, sede idonea per affrontare le questioni testé evocate, fissata dal Presidente della Camera per le 17 di oggi, è stata posticipata su richiesta di alcuni gruppi parlamentari.
ROBERTO COTA (LNP). Sottolinea la trasparenza che ha connotato l'atteggiamento del suo gruppo, che continuerà aPag. XVIIIsvolgere un'azione di ferma opposizione al disegno di legge finanziaria in esame.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nell'imputare alla maggioranza e al Governo la responsabilità di aver messo in difficoltà la Presidenza in relazione alla organizzazione dei lavori, invita l'Esecutivo a non presentare ulteriori proposte emendative che, stravolgendo il testo del disegno di legge finanziaria, non consentono lo svolgimento di un proficuo e compiuto esame.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara di non condividere, a nome del suo gruppo, le critiche rivolte al Presidente della Camera.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Leone 5.07.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 8 e degli emendamenti ad esso riferiti.
Intervengono sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 8 i deputati PIETRO ARMANI (AN), MARINO ZORZATO (FI) e LAURA RAVETTO (FI).
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Colasio 8.22 e D'Elpidio 8.23, nonché sull'emendamento Alberto Giorgetti 8.25, purché riformulato; esprime inoltre parere contrario sui restanti emendamenti.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori non accettano la riformulazione dell'emendamento Alberto Giorgetti 8.25 proposta dal relatore.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Ritiene che l'imposta di scopo, improvvidamente prevista dall'articolo 8, rappresenti un'addizionale riferita all'ICI.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Invita l'Assemblea a valutare con attenzione la portata normativa dell'articolo 8.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zorzato 8.1.
GUIDO CROSETTO (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Zorzato 8.2.
GABRIELE FRIGATO (Ulivo). Ritiene che il comma 5 dell'articolo 8 sia sufficientemente chiaro.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zorzato 8.2.
VALTER ZANETTA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 8.3 e ne raccomanda l'approvazione.
CESARE CAMPA (FI). Auspica l'approvazione dell'emendamento Zanetta 8.3.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zanetta 8.3.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 8.6
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Nel paventare il rischio che un incremento dell'imposta comunale sugli immobili possa favorire ulteriormente l'evasione fiscale, auspica la soppressione dell'articolo 8.
ETTORE PERETTI (UDC). Chiede chiarimenti sugli effetti derivati dall'articolo 8 del disegno di legge in esame.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Richiama le ragioni che la inducono a sostenere l'opportunità di sopprimere l'articolo 8.
Pag. XIXALESSANDRO FORLANI (UDC). Esprime un orientamento favorevole agli emendamenti soppressivi dell'articolo 8.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Osserva che il conferimento di maggiore autonomia agli enti locali che consenta loro di realizzare investimenti sul territorio presuppone la necessità di reperire adeguate risorse finanziarie; auspica pertanto l'approvazione dell'articolo 8.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Garavaglia 8.6.
GIOVANNI MARRAS (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Bertolini 8.5.
ROBERTO MENIA (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza quali iniziative intenda assumere nei confronti del deputato Caruso, che, secondo quanto si apprende da notizie di agenzia, si sarebbe vantato di aver palesemente violato, nella sede della Camera, la normativa sull'uso e la detenzione di sostanze stupefacenti.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, fa presente che un telegiornale dell'emittente radiotelevisiva pubblica ha diffuso notizie infondate circa l'esame del disegno di legge finanziaria in corso alla Camera.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le osservazioni dei deputati Menia e Giovanardi.
SILVANO MOFFA (AN). Sottolinea che l'articolo 8 del provvedimento in esame non avvia il federalismo fiscale ma si limita ad aumentare la pressione fiscale.
ELIO VITO (FI). Parlando per un richiamo al regolamento, invita la Presidenza a valutare l'opportunità di applicare l'articolo 60, comma 4, del regolamento nei confronti del deputato Caruso.
PRESIDENTE. Ribadisce che informerà immediatamente il Presidente della Camera, al quale spetterà chiedere eventualmente ai deputati Questori di svolgere una indagine sull'accaduto.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Nel sottolineare che si è in presenza di un'ipotesi di reato commesso all'interno della sede della Camera, chiede che l'Ufficio di Presidenza sia convocato con urgenza per assumere le conseguenti determinazioni.
PRESIDENTE. Ricorda che la convocazione dell'Ufficio di Presidenza è una competenza esclusiva del Presidente della Camera.
ROBERTO COTA (LNP). Lamenta che il Presidente di turno non ha stigmatizzato l'episodio denunziato dal deputato Menia.
PRESIDENTE. Ritiene di non poter esprimere valutazioni su fatti non ancora accertati.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). A nome del suo gruppo, precisa che le dichiarazioni rese dal deputato Caruso, oltre a non corrispondere ad alcuna ipotesi di reato, sono state prontamente smentite.
PRESIDENTE. Ritiene che l'intervento del presidente del gruppo di appartenenza del deputato che avrebbe rilasciato le dichiarazioni richiamate possa contribuire a rasserenare il clima, in attesa che vengano assunte le iniziative necessarie per accertare i fatti.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Parlando per un richiamo al regolamento, invita la Presidenza a valutare l'opportunità di applicare quanto previsto dall'articolo 62, comma 3, del regolamento.
LUCIO BARANI (DC-PS). Riterrebbe opportuno procedere ad una verifica di quanto dichiarato e poi smentito dal deputato Caruso.
Pag. XXLUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Esprime sdegno per il tentativo di minimizzare un episodio che ritiene particolarmente grave e che reca offesa all'Istituzione parlamentare (All'ingresso in aula del deputato Caruso, deputati dei gruppi di opposizione scandiscono reiteratamente: «Fuori!» - Richiami del Presidente).
PRESIDENTE. Ritiene di essersi attenuto al più rigoroso rispetto delle prerogative del Parlamento e delle prescrizioni regolamentari.
PIETRO RAO (Misto-MpA). Nell'invitare il Presidente a riferire quali provvedimenti intenda assumere, giudica provocatorio l'atteggiamento assunto in aula dal deputato Caruso.
PRESIDENTE. Rileva che le agenzie di stampa hanno già diffuso la smentita delle dichiarazioni attribuite al deputato Caruso.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che, alla luce di quanto verificatosi, non sia possibile garantire un ordinato svolgimento della seduta; chiede pertanto alla Presidenza di sospendere i lavori.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Fa presente che si è giunti ad un orario assai prossimo a quello fissato per il termine della seduta.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
(Vivi, reiterati commenti dei deputati dei gruppi di opposizione - Reiterate proteste dei gruppi della maggioranza - Scambio di apostrofi tra deputati dei gruppi di opposizione e di maggioranza, trattenuti dai commessi - Richiami del Presidente).
PRESIDENTE. Sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 21,15, è ripresa alle 21,30.