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Discussione del disegno di legge S. 1069, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 263 del 2006: Emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania (approvato dal Senato) (A.C. 1922).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
SALVATORE MARGIOTTA (Ulivo), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, volto a fronteggiare la grave emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania, che è stata opportunamente evidenziata dal capo del Dipartimento della protezione civile nel corso di una recente audizione presso la 13a Commissione del Senato.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
SALVATORE MARGIOTTA (Ulivo), Relatore. Ricordato, quindi, che il testo originario del decreto-legge è stato significativamente ed opportunamente modificato dal Senato, anche con il contributo costruttivo dell'opposizione, auspica la sollecita conversione in legge, senza ulteriori modifiche, di un provvedimento d'urgenza che può essere considerato un soddisfacentePag. VIpunto di equilibrio per far fronte all'emergenza che investe il settore dei rifiuti in Campania.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.
PASQUALINO GIUDITTA (Pop-Udeur). Nel sottolineare la gravità dei problemi connessi alla gestione dei rifiuti in Campania, esprime, a nome del suo gruppo, un orientamento favorevole alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, che individua un percorso chiaro e stabilisce un termine certo per porre fine all'emergenza. Evidenzia quindi la necessità che la regione Campania assuma tutte le iniziative necessarie, soprattutto al fine di contrastare le interferenze della criminalità in tale settore.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Lamentate le inadempienze delle amministrazioni locali relativamente al problema dei rifiuti in Campania, che hanno determinato la moltiplicazione dei costi ed hanno reso incontrollabile la situazione, prospetta l'opportunità di incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti e di realizzare adeguati impianti di termovalorizzazione. Esprime quindi un orientamento contrario al provvedimento d'urgenza in discussione, ritenendo necessario passare dalla gestione commissariale a quella ordinaria.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
DOMENICO ZINZI (UDC). Nell'evidenziare l'incapacità mostrata dagli amministratori locali di affrontare l'emergenza nel settore dei rifiuti in Campania, nel quale si registrano gravi infiltrazioni della criminalità organizzata, esprime un orientamento contrario all'ennesimo provvedimento d'urgenza in materia, che conferma ulteriormente la gestione commissariale del settore e non appare corredato da idonee forme di copertura dei connessi oneri finanziari.
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Richiamati gli errori commessi dalle varie amministrazioni locali nella gestione del problema dei rifiuti in Campania, sottolinea, in particolare, le carenze che si registrano nella raccolta differenziata e nel riciclo dei rifiuti, cui si sommano le infiltrazioni della criminalità organizzata.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Pur manifestando perplessità sul ricorso alla gestione commissariale, esprime tuttavia, a nome del suo gruppo, un orientamento favorevole alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, che fissa un termine certo per il superamento della fase emergenziale e costituisce un punto di svolta per giungere ad una gestione ordinaria del problema.
GAETANO FASOLINO (FI). Rilevato che, nonostante le ingenti risorse stanziate anche al fine di incentivare la raccolta differenziata, la grave emergenza nel settore dei rifiuti ha determinato conseguenze fortemente negative per l'intero sistema economico campano, manifesta l'orientamento contrario del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in discussione, con il quale si ripete l'errore di attribuire alla gestione commissariale poteri limitati, rischiando di procrastinare indefinitamente la ricerca di un'adeguata ed efficace soluzione del problema. Auspica, infine, il recepimento delle proposte emendative presentate dal gruppo di Forza Italia volte ad attribuire ad un unico organismo i pieni poteri in materia di gestione dei rifiuti in Campania.
AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Nell'esprimere, complessivamente, un giudizio negativo sul ricorso all'istituto commissariale, giudica insoddisfacenti le modificazioni apportate dal Senato al testo del provvedimento d'urgenza in discussione; espresse perplessità, in particolare, sulle disposizioni concernenti l'istituendaPag. VIIconsulta regionale prevista dall'articolo 2, nonché l'aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti, richiama tuttavia le ragioni, segnatamente di ordine temporale, per le quali la sua parte politica non ripresenterà in Assemblea gli emendamenti non accolti in Commissione. Auspica, infine, che nella votazione finale del disegno di legge di conversione si registri un'ampia convergenza.
FULVIA BANDOLI (Ulivo). Richiamate le diverse fasi che dovrebbero caratterizzare un moderno ed efficiente sistema di smaltimento dei rifiuti, ritiene che nelle regioni meridionali, particolarmente in Campania, esso sia insoddisfacente e connotato da elementi di arretratezza, segnatamente sotto il profilo della programmazione; osservato inoltre che il decreto-legge in discussione presenta positivi elementi di discontinuità rispetto a provvedimenti di analogo contenuto adottati nel recente passato, manifesta altresì l'esigenza di prevedere, mediante l'accoglimento di un apposito atto di indirizzo, una periodica verifica dell'attività svolta dal commissario delegato. Sottolineata infine la necessità di garantire la tempestiva conversione in legge del provvedimento d'urgenza, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo, auspicando peraltro che non si faccia ulteriormente ricorso all'istituto commissariale.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Manifesta contrarietà all'ennesima proroga della gestione commissariale del settore dei rifiuti in Campania, ritenendo che il provvedimento d'urgenza in discussione, sebbene sia stato oggetto di modifiche migliorative nel corso dell'iter al Senato, si limiti a tamponare con misure di carattere eccezionale una situazione di emergenza ormai endemica. Nel preannunziare quindi il proprio voto contrario sul relativo disegno di legge di conversione, auspica il recepimento delle proposte emendative presentate dal suo gruppo, delle quali richiama le finalità.
GIACOMO DE ANGELIS (Com.It). Richiamata l'estrema gravità dell'emergenza rifiuti in Campania, che suscita allarme anche dal punto di vista igienico-sanitario, sottolinea la necessità della tempestiva conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, sebbene il testo appaia ulteriormente perfettibile; ricordata, inoltre, la particolare autorevolezza e credibilità dell'attuale capo del Dipartimento della protezione civile, al quale vengono assegnate le funzioni di commissario delegato, invita tutte le forze politiche ad evitare atteggiamenti di carattere strumentale. Auspica, infine, l'accoglimento di atti di indirizzo generalmente condivisi.
ANTONIO MEREU (UDC). Sottolineato il carattere fallimentare della politica finora perseguita dall'attuale presidente della regione Campania, manifesta contrarietà alla proroga della gestione commissariale dell'emergenza rifiuti, ritenendo opportuno tornare quanto prima alla gestione ordinaria con il pieno coinvolgimento degli enti locali campani; auspica pertanto il recepimento delle proposte emendative presentate dal suo gruppo e, più in generale, da deputati dell'opposizione.
SALVATORE IACOMINO (RC-SE). Nel ritenere che non possano essere sottaciute le responsabilità politico-amministrative relativamente all'annosa situazione della gestione dei rifiuti in Campania, ricorda gli interessi delle organizzazioni criminali nel settore dello smaltimento dei rifiuti; richiama quindi gli aspetti più innovativi e condivisibili del provvedimento d'urgenza in discussione, sul quale manifesta un orientamento favorevole.
FABIO RAMPELLI (AN). Nel ritenere ormai improcrastinabile superare la fase commissariale per la gestione dei rifiuti in Campania, sottolinea il carattere contraddittorio del provvedimento d'urgenza in discussione, peraltro privo di adeguata copertura dei connessi oneri finanziari. Giudicata quindi fallimentare la gestione della situazione emergenziale da parte del presidente Bassolino, dichiara che il suoPag. VIIIgruppo valuterà se esprimere voto contrario o astenersi nella votazione finale del disegno di legge di conversione alla luce dei chiarimenti che il Governo vorrà fornire nel corso del dibattito.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
SALVATORE MARGIOTTA (Ulivo), Relatore. Osservato che il ricorso al commissariamento rappresenta l'unica soluzione possibile ai problemi connessi all'emergenza rifiuti in Campania, sottolinea la necessità della tempestiva conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione; auspica, a tal fine, che i deputati di opposizione ritirino le proposte emendative presentate, il cui contenuto potrebbe più opportunamente essere trasfuso in appositi ordini del giorno.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Ricordata la gravità ed il carattere emergenziale della situazione esistente in Campania in ordine allo smaltimento dei rifiuti, ritiene che le iniziative assunte dal Governo e dal Parlamento consentiranno di tornare ad una gestione di tipo ordinario; sottolineata, inoltre, la particolare autorevolezza del dottor Bertolaso, al quale vengono assegnate le funzioni di commissario delegato, auspica la tempestiva conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, nel testo comprendente le modificazioni apportate dal Senato, preannunziando la disponibilità dell'Esecutivo ad accogliere eventuali atti di indirizzo. Ritiene infine, che l'opportunità di modificare la prospettata disciplina potrà essere oggetto di approfondimenti alla luce dei primi risultati da essa prodotti.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Sospende la seduta fino alle 15,15.
La seduta, sospesa alle 14,30, è ripresa alle 15,20.