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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure volte a garantire lo sviluppo dell'aeroporto di Malpensa - n. 3-00427)
PRESIDENTE. L'onorevole Giancarlo Giorgetti ha facoltà di illustrare l'interrogazione Maroni n. 3-00427 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8), di cui è cofirmatario.
GIANCARLO GIORGETTI. Signor Presidente, Vicepresidente D'Alema, con questa interrogazione le chiediamo di fare chiarezza rispetto alla confusione generata da dichiarazioni estemporanee del Presidente del Consiglio e di alcuni ministri del Pag. 35Governo, cosa peraltro abbastanza frequente, sul futuro di Alitalia e dell'aeroporto di Malpensa.
Per quanto riguarda il primo aspetto, lo chiediamo soprattutto in qualità di contribuenti, vista la voragine di debiti, di questa azienda, che sono stati chiamati a coprire i contribuenti italiani ed i padani, in particolar modo.
Per quanto riguarda il futuro di Malpensa, per noi rappresenta la porta della più grande economia europea verso il mondo e la globalizzazione.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Massimo D'Alema, ha facoltà di rispondere.
MASSIMO D'ALEMA, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, in effetti, credo che nessuno possa negare le difficoltà economiche della compagnia di bandiera che, d'altro canto, non sono un frutto recente delle dichiarazioni dell'attuale Governo, ma sono un frutto che si è venuto maturando nel corso degli anni, senza che vi si ponesse rimedio anche da parte di più brillanti precedenti amministrazioni.
Siamo alle prese con questa difficoltà ed è evidente che il Governo, nella sua qualità di azionista, si muova sia nel senso di incoraggiare la ricerca di alleanze internazionali strategiche sia nel senso di valutare la possibilità di ricorrere anche ad eventuali investitori o partner italiani, disponibili a ricapitalizzare, sulla base di un nuovo piano industriale, la società, dato che, come è evidente, non lo può fare l'azionista pubblico che incorrerebbe nelle sanzioni dovute all'inosservanza delle regole europee.
Il Governo ha chiesto anche alle organizzazioni sindacali tre mesi di tempo, che sostanzialmente scadono entro il 31 di gennaio, ed entro quella data dovranno essere assunte le scelte definitive riguardanti il futuro dell'Alitalia.
Fino a quel momento, è naturale che si facciano ipotesi, illazioni, ma credo che il Parlamento non sia il luogo per fare ipotesi o illazioni.
Il Governo, tuttavia, ha avviato una procedura per affrontare questo problema che, come diversi altri, non erano stati affrontati nel corso degli anni precedenti e che, invece, ora, come giustamente si incalza, bisogna affrontare al più presto.
In questo quadro, vorrei assicurare che una politica nazionale del trasporto aereo non può che riconoscere il ruolo di Malpensa. Ritengo che l'ipotesi più ragionevole sia quella di guardare a Malpensa e a Fiumicino e al loro possibile ruolo complementare di aeroporti internazionali. Penso, altresì, che si debba guardare alla necessità di potenziare i grandi aeroporti di interesse nazionale rispetto al quadro di sistemi aeroportuali nazionali, favorendo l'ottimizzazione del traffico sia nella logica degli hub sia in quella che sempre più si sta sviluppando di un trasporto point to point, come si dice.
Vorrei ricordare, inoltre, per rispondere ad una preoccupazione di fondo, che l'attuale Governo non ha alcuna volontà di penalizzare Malpensa o il nord. Mi sia consentito di ricordare che fu il Governo da me presieduto che destinò, nel marzo del 1999, l'ultimo grande finanziamento -5.280 miliardi di lire - per le opere necessarie per l'accessibilità di Malpensa.
PRESIDENTE. Onorevole D'Alema...
MASSIMO D'ALEMA, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Successivamente, in Governi molto più orientati al nord, simili finanziamenti non si sono ripetuti, mentre, invece, si dovrebbe riflettere sul modo in cui sono stati utilizzati quei fondi, al fine di risolvere i problemi che effettivamente hanno ostacolato la piena valorizzazione dell'aeroporto di Malpensa (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo e Verdi).
PRESIDENTE. L'onorevole Giancarlo Giorgetti ha facoltà di replicare.
GIANCARLO GIORGETTI. Signor Presidente, presidente D'Alema, le faremo un busto all'aeroporto di Malpensa...
MASSIMO D'ALEMA, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Grazie, tra qualche anno...
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GIANCARLO GIORGETTI. ...per tutto quello che ha fatto per il Nord e la Padania, ad honorem!
Purtroppo, credo che lei debba confrontarsi con qualche suo collega, all'interno del Governo, che ha l'animo e la testa altrove.
Mi permetto semplicemente di darle un consiglio. Una compagnia aerea può sopravvivere senza gravare sul contribuente solo se va e si regge dove c'è mercato. Ed il mercato - mi dispiace per i colleghi di altre zone del paese - è al nord ed il 75 per cento dei biglietti che vende Alitalia è al nord.
Allora, il consiglio è quello di concepire un'Alitalia più vicina al mercato e molto più distante dai luoghi dove si prendono decisioni politiche per ripianare a piè di lista le perdite, ossia Roma. E, se mi permette, in modo amichevole, anche una diffida a lei, che segue le vicende di politica estera e gestisce i negoziati: quello che noi non possiamo e non potremmo mai accettare è che, per salvare il baraccone romano, si svenda la vera potenzialità di Alitalia, ossia che il mercato d'affari del nord, il mercato padano, lo si svenda come si svendeva una volta la colonia padana! Questo non lo potremo mai accettare! Non si potrà mai mettere sul tavolo la svendita del mercato aeroportuale del nord per salvare l'Alitalia di Roma (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania)!