Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure volte a valorizzare la funzione dell'artigianato - n. 3-00429)
PRESIDENTE. L'onorevole Ruggeri ha facoltà di illustrare l'interrogazione Lulli n. 3-00429 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10), di cui è cofirmatario.
RUGGERO RUGGERI. Signor Presidente, Signor Vicepresidente del Consiglio dei ministri, nella storia italiana l'artigianato ha sempre svolto un ruolo strategico per la coesione sociale, promuovendo valori di appartenenza, civiltà, democrazia e anche di responsabilità fiscale. Gli artigiani non sono evasori; sono una grande realtà culturale, sociale e imprenditoriale.
Dopo cinque anni di totale disattenzione del Governo precedente, oggi gli artigiani attendono giustamente una politica di sviluppo. Burocrazia, credito, fisco, liberalizzazioni, innovazione, made in Italy: si chiede si conoscere quali ulteriori interventi, oltre quelli già previsti in finanziaria, il Governo intenda assumere a favore dell'artigianato.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Massimo D'Alema, ha facoltà di rispondere.
MASSIMO D'ALEMA, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, ringrazio gli interroganti che, nel testo scritto, hanno voluto puntualmente ricordare le misure contenute nella legge finanziaria a favore dell'artigianato; per così dire, li ringrazio anche a nome del ministro Padoa Schioppa.
GIANCARLO GIORGETTI. Visco, no? Anche Visco!
MASSIMO D'ALEMA, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Anche, ho detto!
Con riferimento alle misure ulteriori, il Governo intende procedere all'adozione dei seguenti criteri di priorità di selezione delle iniziative ammesse ai benefici per tutte le misure di sostegno delle attività produttive - ivi compresi i nuovi progetti di innovazione industriale previsti dalla finanziaria - sulla base del criterio che tende a premiare l'innovazione di prodotto e/o di processo, l'aggregazione tra imprese e tra reti, il sostegno alla crescita dimensionale della singola impresa, il potenziamento ed il miglioramento dei servizi di orientamento strategico e la formazione di risorse professionali per le imprese.
Il Governo intende assumere misure finalizzate a sostenere interventi per lo sviluppo e l'accrescimento dell'efficienza delle piccole e medie imprese operanti nei distretti produttivi, nelle aree che sono in relazione economica con esse, nelle reti di impresa, nei sistemi produttivi locali.
Il Governo intende individuare un nuovo strumento giuridico a sostegno delle reti di impresa; il Governo intende altresì promuovere specifici interventi per rimuovere gli ostacoli di ordine burocratico e altri elementi di distorsione della competitività attraverso la definizione di misure tese alla conservazione del patrimonio dell'impresa, l'adozione di provvedimenti che limitino l'indebitamento, l'individuazione di agevolazioni a tutela del patrimonio dell'impresa in sede di passaggio generazionale di attività, la definizione di criteri attuativi degli incentivi fiscali previsti dalla finanziaria per il 2007, l'introduzione di un meccanismo di perequazione del costo dell'energia gravante sui servizi acquisiti dalle imprese e la promozione del coordinamento per la semplificazione degli adempimenti burocratici anche in materia ambientale secondo linee guida di seguito indicate, l'abolizione di obblighi di invii, notifiche e comunicazioni alla pubblica amministrazione da ritenere superati o eccessivi, l'abolizione dell'obbligo di tenuta dei registri - che rappresenta una duplicazione di adempimenti - e annotazione di dati.
Come appare chiaro, noi intendiamo sostenere l'impresa minore, favorendo processi di innovazione ed economie di scala - anche assicurando il sostegno alle reti di impresa -, semplificando gli obblighi burocratici e attraverso specifiche misure in grado di aprire alle imprese minori i mercati finanziari, attraverso fondi di private equità e attraverso altri strumenti di sostegno pubblico.
PRESIDENTE. Deve concludere...
MASSIMO D'ALEMA, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Dunque, non si persegue la volontà di colpire l'impresa minore; semmai, si intende aiutare l'impresa minore come sistema ad affrontare le nuove sfide della competitività internazionale.
PRESIDENTE. L'onorevole Lulli ha facoltà di replicare.
ANDREA LULLI. Signor Presidente, ci riteniamo soddisfatti, non solo perché il presidente D'Alema ha confermato - come era ovvio - le misure contenute nel disegno di legge finanziaria, che affrontano temi importanti ed anche storici per le imprese artigiane. Vorrei ricordare che, per la prima volta, riduciamo i premi INAIL agli artigiani, soddisfacendo una richiesta storica e superando un'ingiustizia molto sentita nel mondo artigiano. È un primo, parziale intervento per il 2007, che Pag. 39aumenterà la propria consistenza nel 2008. Ringrazio il presidente D'Alema anche per aver dato una risposta di tipo generale alla questione dei nostri artigiani e del sistema produttivo fondato sulle piccole imprese e sulla subfornitura artigiana, che è anche il problema di recuperare un patto di fiducia con lo Stato, un patto di fiducia che è stato incrinato in modo molto pesante con cinque anni di Governo basati su condoni fiscali, sul non affrontare le semplificazioni amministrative - riguardo alle quali, invece lei, presidente D'Alema, ha dato risposte precise e ha assicurato impegni per quanto riguarda il futuro - e, se mi permettete, anche con blitz fatti nei confronti degli artigiani, così come quando sono stati obbligati a pagare un surplus di 300 l'anno sui 5 anni precedenti per avere in cambio la non effettuazione di verifiche sulla congruità degli studi di settore. Ci eravamo abituati, quindi, ad un rapporto con lo Stato non stabile e che ha creato difficoltà ed una sfiducia di cui oggi paghiamo le conseguenze. Come non ricordare, poi, il fatto che oggi è importante proseguire sulla strada che abbiamo cercato di iniziare a percorrere con l'attuale disegno di legge finanziaria, perché il disastro dei conti pubblici e l'incuranza dei rapporti con lo Stato nei confronti delle piccole imprese ha portato sfiducia e noi di sfiducia non abbiamo bisogno, ma abbiamo bisogno di recuperare fiducia per guardare, appunto, fiduciosi al futuro (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo)?