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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Realizzazione della TAV in Sicilia in relazione al progettato ponte sullo stretto di Messina - n. 3-00018)
PRESIDENTE. L'onorevole Reina ha facoltà di illustrare, per un minuto, l'interrogazione Oliva n. 3-00018 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8), di cui è cofirmatario.
GIUSEPPE MARIA REINA. Signor Presidente, onorevole Vicepresidente del Consiglio, noi, come parlamentari del Movimento per l'Autonomia, ci siamo chiesti e chiediamo al Governo in che modo lo stesso intenda realizzare sul territorio della regione siciliana la TAV, dal momento che il vettore ferroviario adibito allo scopo non può essere reso scomponibile per essere trasportato ordinariamente Pag. 14sui traghetti, come invece avviene per i treni, e, dunque, l'unica alternativa possibile appare quella dell'attraversamento sul progettato ponte sullo stretto di Messina.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri ha facoltà di rispondere per tre minuti.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, onorevole Reina, lei sa bene - lo sa anche l'Assemblea - che, allo stato attuale, non c'è alcun documento di programmazione che preveda la realizzazione di linee ad alta velocità ferroviaria nel territorio della regione Sicilia.
Il programma delle opere strategiche, che noi abbiamo ereditato dal precedente esecutivo, ha determinato esclusivamente l'introduzione della nuova linea ad alta velocità e alta capacità Battipaglia - Reggio Calabria e, nel territorio siciliano, due nuovi interventi ferroviari su linee ordinarie tra Palermo e Catania e tra Castelbuono e Patti.
La prosecuzione fino a Reggio Calabria della linea ad alta velocità tuttora si trova nelle primissime fasi di studio e gli stessi strumenti di programmazione stimano la sua realizzazione con un orizzonte temporale non a breve termine (oltre il 2015-2020).
Ovviamente, il tipo di materiale rotabile che potrà essere destinato per le future linee - anche le eventuali linee ad alta velocità - non potrà non tener conto delle infrastrutture ferroviarie disponibili.
Aggiungo un'assicurazione a lei e a tutti i parlamentari che hanno a cuore l'ammodernamento delle infrastrutture in Sicilia e, in generale, nel Mezzogiorno d'Italia. Questo rappresenta uno dei punti più importanti riguardanti le politiche di sviluppo, del ritorno alla crescita del nostro paese, non solo del Mezzogiorno e delle isole. In particolare, il miglioramento delle infrastrutture per la viabilità, per i collegamenti, per la navigazione, per la rete del cabotaggio, per la portualità turistica, così come, in generale, per i servizi relativi ad una migliore mobilità, decisivi - mi permetta di ricordare anche questo - anche per l'afflusso del turismo internazionale in Sicilia, rappresentano una priorità del nostro Governo.
Nel corso di questa legislatura ci confronteremo con gli organismi tecnici - il ministro delle infrastrutture provvederà a farlo -, ma anche con il Parlamento, per addivenire alle soluzioni più razionali. Non le sfugge certo la priorità assoluta di non chiudere i cantieri della Salerno - Reggio Calabria, che oggi rischiano di chiudere a causa della carenza di risorse che abbiamo ereditato (Applausi dei deputati del gruppo de L'Ulivo).
PRESIDENTE. L'onorevole Reina ha facoltà di replicare per due minuti.
GIUSEPPE MARIA REINA. Signor Vicepresidente del Consiglio, senza alcuna polemica, la risposta che lei fornisce - non a me, in quanto parlamentare, ma alle popolazioni che ritengo di dover rappresentare - è semplicemente terrorizzante.
Il sistema ferroviario siciliano non è ammodernato da quarant'anni e forse più. Lei dice, signor Vicepresidente del Consiglio, che sono in programma iniziative, riguardo ad alcune tratte, che sono di carattere non secondario, ma addirittura terziario, e sostiene che, nel sud, la TAV - in particolare il tratto che prevede il collegamento con Reggio Calabria - può essere prevedibile soltanto nel 2015 perché non ci sono risorse!
Quando parliamo di fiscalità di vantaggio, e precisiamo che intendiamo parlare di fiscalità compensativa, utilizziamo la locuzione proprio per dire che il gap che siamo costretti a pagare, in quanto popolazioni meridionali - siciliane, in particolare -, deve essere in qualche modo compensato. A questo Governo, nell'arco della sua durata (a noi non interessa che duri due anni, tre anni o quattro anni; per quanto ci riguarda, il Governo può durare anche cinque anni), chiediamo di governare, di governare anche i siciliani, i meridionali, e non soltanto il centro ed il nord del paese. Vogliamo concretamente Pag. 15capire in che modo sia possibile drenare risorse a favore del sud, per compensare, finalmente, quello che al sud manca da almeno 45 anni. Questo chiediamo!
A ciò aggiungiamo che nessun ragionamento sulle infrastrutture al sud può essere serio e valido ...
PRESIDENTE. Onorevole Reina...
GIUSEPPE MARIA REINA. ... a partire dalla intermodalità - concludo, signor Presidente -, per finire con il discorso relativo alla TAV, senza che si realizzi il ponte sullo stretto. Non lo diciamo noi: lo dicono i tecnici, gli ordinari dei nostri atenei ...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GIUSEPPE MARIA REINA. ... che vi ostinate a non voler ascoltare!