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Si riprende lo svolgimento di interpellanze urgenti.
(Realizzazione della strada statale n. 514 «Licodia-Eubea-Libertinia» - n. 2-00227)
PRESIDENTE. L'onorevole Samperi ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00227 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 7).
MARILENA SAMPERI. Signor Presidente, onorevole sottosegretario, la strada statale n. 514 «Licodia-Eubea-Libertinia» è un'opera considerata strategica per la viabilità dell'intera fascia sudorientale della Sicilia. Si tratta del completamento di un tratto di 20 chilometri che dovrebbe collegare la statale Catania-Ragusa con l'autostrada A19 Palermo-Catania.
L'opera era stata inserita nel piano decennale dell'ANAS, era stata per intero finanziata con 430 miliardi delle vecchie lire ed era stata appaltata nel lontano 1997. L'aggiudicazione fu poi revocata insieme al finanziamento nel 2005 dal Governo Berlusconi. Eppure, il progetto era esecutivo, l'opera era finanziata, il progetto era stato anche approvato nel 2004 dal consiglio di amministrazione dell'ANAS. È, questa, un'infrastruttura lungamente richiesta e fortemente attesa dalle popolazioni locali ed è un'opera resa oggi indispensabile dall'intenso processo di sviluppo di cui le popolazioni di questa fascia della Sicilia interna sud-orientale si sono rese protagoniste.Pag. 86
Gli interpellanti chiedono al Governo quali iniziative intenda assumere per addivenire in tempi rapidi e certi alla realizzazione di questa importante strada.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per le infrastrutture, Luigi Meduri, ha facoltà di rispondere.
LUIGI GIUSEPPE MEDURI, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture. Signor Presidente, con riferimento a quanto richiesto nell'interpellanza urgente cui si risponde, l'ANAS ha fatto conoscere che l'intervento in questione si riferisce al completamento della nuova strada che collega la statale n. 514 di Chiaromonte nei pressi di Licodia-Eubea con la statale n. 117-bis «centrale sicula» in prossimità del bivio Gigliotto. Tale intervento era originariamente stato suddiviso in tre lotti, a loro volta ripartiti in sette stralci.
I relativi progetti, elaborati nel corso degli anni, hanno dovuto subire un processo di revisione resosi necessario anche ai fini dell'adeguamento alle normative sopravvenute che ha portato all'elaborazione di un nuovo progetto esecutivo.
A seguito di una serie di valutazioni maturate durante lo svolgimento delle nuove attività progettuali svoltesi negli anni 2002-2003, l'ANAS ha assunto la determinazione di procedere all'accorpamento dei sette progetti esecutivi adeguandoli in un unico lotto.
I progetti aggiornati sono così stati fusi in un unico progetto esecutivo sottoposto all'esame del consiglio di amministrazione della società che, con delibera del 16 novembre 2004, lo ha approvato in sola linea tecnica in quanto le stime di costo dell'intervento, pari a 279 milioni di euro, risultavano superiori alla disponibilità finanziaria esistente, ammontante a 137 milioni di euro.
L'ANAS sta pertanto valutando l'opportunità di individuare uno stralcio funzionale dell'intervento che abbia un costo uguale o inferiore allo stanziamento disponibile. L'intero intervento, previsto nei precedenti piani programmatici, verrà proposto nel piano economico-finanziario quinquennale e relativo elenco di opere attualmente in corso di elaborazione.
Per completezza di informazione, si ricorda che, tra le opere inserite nel documento «infrastrutture prioritarie» predisposto dal Ministero delle infrastrutture a conclusione degli incontri con le amministrazioni regionali e sottoposto all'esame della Conferenza unificata Stato-città-autonomie locali in data 16 novembre scorso, figura l'itinerario Ragusa-Catania.
Tale intervento prevede l'adeguamento a quattro corsie della strada statale n. 514 di Chiaromonte e della strada statale n. 194 Ragusana tra lo svincolo con la statale n. 514, in prossimità di Comiso, ed il nuovo svincolo di Lentini dell'asse autostradale Catania-Siracusa, e conferisce all'arteria la caratteristica della categoria B extraurbana, secondo la classifica del decreto ministeriale 5 novembre 2001, per complessivi 68 chilometri.
Con delibera n. 79 del 2006, il CIPE ha approvato il progetto preliminare, rinviando l'assegnazione dei fondi necessari all'approvazione del progetto definitivo. L'opera, il cui costo complessivo è stato quantificato in 1.268,58 milioni di euro, gode, peraltro, di parziale copertura finanziaria ripartita tra fondi ANAS (ex articolo 11 della legge n. 144 del 1999, per 49,21 milioni di euro) e fondi della regione Sicilia (pari a 100 milioni di euro) a valere sulle risorse di cui alla delibera CIPE n. 35 del 2005.
PRESIDENTE. L'onorevole Samperi ha facoltà di replicare.
MARILENA SAMPERI. Signor sottosegretario, la sua risposta conferma che la vicenda relativa a questa arteria strategica è emblematica per farraginosità, per complicazioni burocratiche e per colpevoli ritardi.
Noi assistiamo, infatti, ad un iter che vede la progettazione in sette stralci funzionali, un appalto già indetto nel 1997, un successivo ripensamento sulla progettazione a stralci, la decisione di predisporre un unico progetto e poi, adesso, la riproposizione dello stralcio funzionale. CredoPag. 87che ci troviamo veramente all'interno di una vicenda assurda!
A ciò si aggiunge il fatto che la regione Sicilia ha presentato il proprio programma del sistema trasporti, ma non ha inserito l'opera in questione all'interno della scheda relativa alle criticità ed al fabbisogno finanziario degli interventi con orizzonte temporale di breve periodo (dal 2007 al 2010).
Dunque, la regione siciliana non ha incluso tale opera nel suo programma, mentre l'ANAS ci ripensa e decide, dopo aver stabilito di predisporre un unico progetto, di rivedere il progetto stesso e di elaborare uno stralcio. Credo che quest'opera sia come una di tela di Penelope, poiché giunge alla sua conclusione, ma successivamente viene disfatta!
Ritengo la concertazione giusta e necessaria: ricordo, infatti, che ci siamo battuti a favore di una vera autonomia delle regioni, delle province, dei comuni e delle altre comunità locali. Credo, infatti, che un'efficace concertazione con le regioni debba prevedere una altrettanto efficace concertazione con le comunità locali, poiché, in caso contrario, ad un centralismo statale e romano si contrapporranno tanti centralismi regionali.
Dunque, ritengo che il Governo, prima di prendere per buona la decisione assunta dalla regione siciliana, dovrebbe verificare se tale decisione sia stata concertata assieme alle comunità locali.
Penso che dovremo fare ancora molto per questa strada statale, alla quale le comunità interessate non possono rinunciare. Vorrei sottolineare, infatti, che in Sicilia i fondi compaiono, spariscono e poi riemergono e spesso si realizzano numerose opere inutili.
Questa regione sta finalmente prendendo coscienza delle proprie risorse e vocazioni. Pertanto, nell'ambito di un processo di sviluppo economico, le infrastrutture sono necessarie, al fine di avere maggiori ricadute sul territorio e rendere ancora più incisivo il progetto di crescita che si ha in mente.
Ebbene, credo che in questo momento vi sia bisogno di prestare un'attenzione particolare a questa Sicilia dove, finalmente, si sa quali sono le opere che effettivamente occorrono e quali quelle che non servono o che si possono rinviare. Ciò al fine di non deludere, ancora una volta, quegli uomini e quelle donne di buona volontà che stanno faticosamente cercando di intraprendere la via dello sviluppo economico della regione, nonché di garantire finalmente alla regione l'autonomia e l'indipendenza da altri soggetti.