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Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 1922.
SIMONE BALDELLI (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che il disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza concernente la previdenza complementare, il cui iter in Commissione si è concluso la scorsa settimana, non sia stato inserito nel calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le considerazioni svolte dal deputato Baldelli.
CESARE CAMPA (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, rileva che in questa fase la sussistenza del numero legale per deliberare è garantita grazie alla presenza dei deputati dei gruppi di opposizione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Paolo Russo 5.31 e Dussin 5.40.
PAOLO RUSSO (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.32 e ne raccomanda l'approvazione.
GIOVANNI FAVA (LNP). Dichiara voto contrario sull'emendamento Paolo Russo 5.32.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Paolo Russo 5.32.
PAOLO RUSSO (FI). Illustra la finalità del suo emendamento 5.33, volto a trasferire ai comuni i lavoratori attualmente addetti alla raccolta differenziata ma non utilizzati.
ITALO BOCCHINO (AN). Nel dichiarare di condividere le finalità dell'emendamento Paolo Russo 5.33, prospetta tuttavia l'opportunità che i presentatori lo ritirino, previa acquisizione della disponibilità del Governo ad accettare un ordine del giorno di analogo contenuto.
GIANCARLO LAURINI (FI). Nel ritenere che l'emendamento Paolo Russo 5.33 sia ispirato a senso civico e dalla legalità, condivide la proposta formulata dal deputato Bocchino.
Pag. IXGUIDO DUSSIN (LNP). Manifesta un orientamento contrario all'emendamento Paolo Russo 5.33.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Paolo Russo 5.33.
PAOLO RUSSO (FI). Ricorda che i lavoratori richiamati nel suo emendamento 5.35, del quale illustra le finalità, sono già dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato.
GIOVANNI FAVA (LNP). Manifesta la ferma opposizione del suo gruppo a discutibili soluzioni individuate per sanare la situazione di alcuni lavoratori addetti alla raccolta differenziata: dichiara pertanto voto contrario sull'emendamento Paolo Russo 5.35.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Rilevato che la posizione assunta dal suo gruppo è ispirata a serietà e senso della legalità, auspica l'effettiva attuazione del principio del federalismo fiscale.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Ritiene assolutamente ingiustificato tentare di sanare i debiti degli enti locali con l'assunzione di personale a tempo indeterminato.
GUIDO DUSSIN (LNP). Rileva che l'eventuale approvazione dell'emendamento Paolo Russo 5.35 determinerebbe l'incremento di un organico già in esubero.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Invita i presentatori a ritirare l'emendamento Paolo Russo 5.35, che appare peraltro poco chiaro.
VINCENZO NESPOLI (AN). Rileva che l'emendamento Paolo Russo 5.35, sul quale dichiara voto favorevole, affronta adeguatamente il problema degli addetti alla raccolta differenziata attualmente non impiegati.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Paolo Russo 5.35.
PAOLO RUSSO (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.38 e ne raccomanda l'approvazione.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Giudica inaccettabili le finalità sottese all'emendamento Paolo Russo 5.38, sul quale dichiara voto contrario.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Sottolinea l'atteggiamento contraddittorio della maggioranza in relazione alla materia oggetto dell'emendamento Paolo Russo 5.38.
VINCENZO NESPOLI (AN). Evidenziata la necessità di una riorganizzazione degli enti deputati alla gestione della filiera dei rifiuti, sottolinea la rilevante questione dell'utilizzo dei lavoratori destinati alla raccolta differenziata.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Rileva che l'ordine del giorno Caruso n. 3, è sostanzialmente identico all'emendamento Paolo Russo 5.38.
GUIDO DUSSIN (LNP). Esprime un orientamento contrario all'emendamento Paolo Russo 5.38.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Paolo Russo 5.38.
PAOLO RUSSO (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 6.3.
GIOVANNI FAVA (LNP). Condivide l'opportunità di definire un limite temporale all'applicazione dei benefici previsti dal comma 1 dell'articolo 6 del decreto-legge in esame, come previsto dall'emendamento Paolo Russo 6.3.
VINCENZO NESPOLI (AN). Dichiara di non condividere il comma 1 dell'articolo 6, che prevede l'impignorabilità delle risorse finanziarie attribuite alla gestione commissariale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Paolo Russo 6.3.
PAOLO RUSSO (FI). Rileva che il suo emendamento 6.1 è volto a tutelare le imprese che vantano crediti nei confronti del Commissariato.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Giudica condivisibili le finalità dell'emendamento Paolo Russo 6.1, sul quale dichiara voto favorevole.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Paolo Russo 6.1 e Adolfo 7.1.
PAOLO RUSSO (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 7.2.
VINCENZO NESPOLI (AN). Sottolinea il responsabile atteggiamento dell'opposizione che, con i propri emendamenti, ha tentato di migliorare il testo del provvedimento d'urgenza in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Paolo Russo 7.2.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Accetta gli ordini del giorno Turco n. 1, Margiotta n. 2, Caruso n. 3 (Nuova formulazione), Stucchi n. 4, purché riformulato, Dussin n. 5, purché riformulato, Foti n. 6, Cosenza n. 7 (Nuova formulazione), purché riformulato, Pini n. 8, purché riformulato, Paolo Russo n. 9, purché riformulato, Grimoldi n. 11, purché riformulato, Lussana n. 14, purché riformulato, Filippi n. 15, Goisis n. 17, Fugatti n. 18, Garavaglia n. 19, Montani n. 20, purché riformulato e Pottino n. 21, purché riformulato; accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Bodega n. 10 e Brigandì n. 16. Invita infine al ritiro degli ordini del giorno Cota n. 12 e Fava n. 13, ove non riformulati.
PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori degli ordini del giorno Dussin n. 5, Cosenza n. 7 (Nuova formulazione), Pini n. 8, Paolo Russo n. 9, Grimoldi n. 11, Lussana n. 14, Montani n. 20 e Pottino n. 21 accettano le riformulazioni dei rispettivi documenti di indirizzo proposte dal rappresentante del Governo.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Cota n. 12 e Fava n. 13.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 16, del quale richiama le finalità.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Modificando il precedente avviso, accetta l'ordine del giorno Brigandì n. 16.
PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Brigandì insiste comunque per la votazione del suo ordine del giorno n. 16.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Brigandì n. 16.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Avverte altresì che, secondo le intese intercorse tra i gruppi parlamentari, anche la trattazione dei restanti punti iscritti all'ordine del giorno è rinviata ad altra seduta.