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Discussione del disegno di legge: Interventi per la riduzione del disagio abitativo per particolari categorie sociali (A.C. 1955).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
GIUSEPPINA FASCIANI (Ulivo), Relatore. Illustra il contenuto del disegno di legge in discussione, che non si limita ad Pag. XIIun ulteriore intervento di proroga degli sfratti, ma reca disposizioni finalizzate ad individuare soluzioni di ampio respiro al problema del disagio abitativo, anche attraverso la predisposizione di un piano straordinario pluriennale da parte dei comuni e l'avvio di un tavolo di concertazione per definire un piano nazionale di edilizia residenziale pubblica. Nel dare atto, quindi, dei pareri espressi dalle competenti Commissioni in sede consultiva, auspica la sollecita approvazione del provvedimento, riservandosi di procedere ad un ulteriore approfondimento di alcune questioni emerse in Commissione nel corso dell'esame in sede referente, al fine di proporre eventuali modifiche del testo.
FRANCA DONAGGIO, Sottosegretario di Stato per la solidarietà sociale. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
TOMMASO FOTI (AN). Osserva che il disegno di legge in discussione, nonostante le opportune modifiche apportate al testo originario, appare inidoneo a superare una logica meramente emergenziale in tema di disagio abitativo, nonché a recepire le esigenze dei locatari di immobili.
MARIA CRISTINA PERUGIA (RC-SE). Sottolineata la necessità di un'inversione di rotta nell'ambito delle politiche abitative, al fine di superare un'emergenza sociale che rischia di accentuare quegli elementi di insicurezza e precarietà che hanno determinato un innalzamento della soglia di povertà del Paese, auspica la sollecita approvazione del disegno di legge in discussione, che giudica condivisibile.
AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Rileva che il disegno di legge in discussione, volto alla riduzione del disagio abitativo per determinate categorie sociali, prevede la sospensione temporanea di alcuni tipi di sfratti, perseguendo contemporaneamente l'obiettivo di pervenire nel tempo alla soluzione del problema. Evidenzia quindi i positivi elementi di novità contenuti nel provvedimento, come l'adozione da parte dei comuni di un piano straordinario pluriennale per l'edilizia sovvenzionata e agevolata e la previsione di un tavolo di concertazione per definire gli obiettivi di programmazione regionale in tema di edilizia residenziale pubblica.
FRANCO STRADELLA (FI). Evidenzia la necessità di porre a carico della collettività e non dei privati la soluzione del delicato problema del disagio abitativo di particolari categorie sociali, tutelando sia i diritti del conduttore sia quelli del locatore. Nell'esprimere quindi un giudizio sostanzialmente positivo sull'ampio dibattito svolto in Commissione, ma parzialmente negativo nel merito del provvedimento, che giudica confuso e privo di chiari obiettivi, preannunzia su di esso l'astensione del suo gruppo.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Sottolinea l'estrema rilevanza del disegno di legge in esame, volto a contenere il disagio abitativo di talune categorie sociali particolarmente svantaggiate, richiamandone gli aspetti maggiormente condivisibili: ne auspica pertanto la sollecita approvazione, manifestando il convinto sostegno del suo gruppo al superamento di una emergenza che rischia di diventare strutturale.
GUIDO DUSSIN (LNP). Ritiene che una seria politica abitativa, oltre a risolvere il disagio di categorie socialmente svantaggiate, dovrebbe favorire la costruzione di nuovi alloggi per garantire il diritto alla casa a tutti i cittadini, in particolare alle giovani coppie, salvaguardando la proprietà privata, che non deve essere penalizzata sotto il profilo fiscale.
GIANPIERO BOCCI (Ulivo). Esprime apprezzamento per la scelta del Governo di presentare un disegno di legge che, oltre a contenere il disagio abitativo per particolari categorie di cittadini, riuscendo a dare risposta alle obiezioni sollevate dalla Corte costituzionale nei confronti dei provvedimenti di proroga degli sfratti, potrà consentire l'avvio di una politica abitativa che favorisca gli interventi di Pag. XIIIedilizia residenziale e recuperi il ruolo di indirizzo della pubblica amministrazione.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Ricordato che il fenomeno cooperativo ha consentito l'acquisto dell'abitazione ad un elevato numero di cittadini, riterrebbe opportuno modificare il disegno di legge in discussone nel senso di dare pieno riconoscimento alle cooperative edilizie.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
GIUSEPPINA FASCIANI (Ulivo), Relatore. Preannunziando la disponibilità a valutare attentamente in sede di Comitato dei nove talune questioni poste dai deputati intervenuti nel dibattito, ribadisce l'efficacia delle disposizioni contenute nel disegno di legge in discussione.
FRANCA DONAGGIO, Sottosegretario di Stato per la solidarietà sociale. Auspica la sollecita approvazione del disegno di legge in esame.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.