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Discussione del disegno di legge S. 960: Disposizioni in materia di esami di Stato e delega al Governo in materia di raccordo tra la scuola e le università (approvato dal Senato) (A.C. 1961 ed abbinate).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta di ieri.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
ANTONIO RUSCONI (Ulivo), Relatore. Illustra il contenuto del disegno di legge in discussione, volto a modificare la disciplina degli esami di Stato conclusivi dei corsi di istruzione superiore, novellando alcuni articoli della legge n. 425 del 1997.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
ANTONIO RUSCONI (Ulivo), Relatore. Osserva, quindi, che il provvedimento in discussione tende a garantire maggiore rigore nelle prove d'esame e denota l'intendimento del Governo, pur nel contesto di una difficile situazione dei conti pubblici, di reperire risorse finanziarie aggiuntive da destinare al settore della scuola, nella convinzione che una diversa dignità degli esami di Stato sia un'esigenza avvertita dalla maggior parte degli studenti.
MARIANGELA BASTICO, Viceministro della pubblica istruzione. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
PAOLA GOISIS (LNP). Ricordato che il disegno di legge in discussione apporta modifiche alla normativa vigente in materia di esami di Stato, giudica inefficace ed eccessivamente onerosa la previsione di commissioni esaminatrici esterne. Ritiene inoltre che il provvedimento configuri un sistema incentrato sulla scuola statale, discriminatorio nei confronti degli istituti paritari oltre che penalizzante per gli studenti meritevoli. Si riserva comunque di esprimere l'orientamento del suo gruppo sul provvedimento in esame alla luce dell'esito del dibattito sulle proposte emendative presentate.
DOMENICO VOLPINI (Ulivo). Sottolinea che il disegno di legge in discussione riafferma l'importanza del valore legale dei titoli di studio, nonché dell'esame di Stato, che garantisce il raggiungimento da parte degli studenti di un adeguato ed omogeneo livello di istruzione in tutto il territorio nazionale. Ritiene inoltre che la partecipazione di membri esterni alle commissioni esaminatrici possa consentire di superare alcuni fenomeni distorsivi verificatisi anche con riferimento agli studenti esterni.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Pur condividendo la reintroduzione delle commissioni Pag. XIVmiste per gli esami di Stato, giudica le misure previste dal disegno di legge in discussione insufficienti a garantire l'oggettività delle prove e discriminatorie nei confronti delle scuole paritarie. Nel ritenere che il provvedimento in esame affronti in maniera parziale e provvisoria i problemi della scuola secondaria superiore in attesa di una riforma organica del settore, auspica che nel corso del dibattito in Assemblea siano apportate al testo modifiche migliorative.
TITTI DE SIMONE (RC-SE). Espressa preliminarmente soddisfazione per il fatto che il disegno di legge finanziaria per il 2007, attualmente all'esame del Senato, prevede norme a favore dei lavoratori precari nel comparto della scuola, manifesta un orientamento favorevole al provvedimento in discussione, che, sebbene perfettibile, restituisce valore all\`esame di Stato e riafferma il valore legale del titolo di studio: ne auspica pertanto la sollecita approvazione.
FABIO GARAGNANI (FI). Lamentata l'indisponibilità della maggioranza a confrontarsi con l'opposizione per migliorare il disegno di legge in discussione, sul quale manifesta un orientamento contrario, richiama le finalità di talune proposte emendative che saranno presentate dal suo gruppo, riferite alle disposizioni concernenti, in particolare, le scuole paritarie ed i membri esterni delle commissioni d'esame; ritiene altresì che l'esame di Stato dovrebbe consentire di valutare la conoscenza, da parte degli studenti, dei valori fondamentali della cultura e dell'identità del Paese.
VITO LI CAUSI (Pop-Udeur). Evidenzia gli aspetti qualificanti del provvedimento in discussione, rappresentati dalla sottolineatura della natura pubblica dell'esame di Stato, dal riconoscimento del valore legale dei titoli di studio e dal raccordo con il mondo dell'università. Ritiene quindi che il disegno di legge in esame costituisca il primo passo verso una complessiva riforma del sistema scolastico nel senso di accentuarne la serietà e l'equilibrio.
ROSALBA BENZONI (Ulivo). Ritiene che il disegno di legge in discussione risponda all'esigenza, generalmente avvertita, di conferire maggiore serietà e rigore agli esami di Stato e rappresenti il primo passo di una più generale riforma del sistema scolastico. Evidenzia quindi la valenza positiva delle norme contenute nel provvedimento, che affermano il carattere pubblico dell'esame di Stato, prevedono un utile raccordo con il mondo dell'università e del lavoro e tendono alla valorizzazione dei risultati di eccellenza.
VALENTINA APREA (FI). Giudica le disposizioni recate dal provvedimento in discussione non sufficientemente incisive al fine di garantire maggiore rigore agli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore; reputa invece necessaria un'adeguata certificazione delle competenze conseguite attraverso modalità oggettive e comparabili. Nel ritenere inoltre inefficace ed eccessivamente oneroso il ricorso alle commissioni miste, esprime l'orientamento complessivamente contrario del suo gruppo al disegno di legge in esame, auspicando un dibattito più ampio su una generale riforma del sistema scolastico.
ALBA SASSO (Ulivo). Esprime preliminarmente soddisfazione per il modo in cui, nell'ambito della manovra economico-finanziaria per il 2007, il Governo ha affrontato e risolto il problema dei lavoratori precari nel comparto della scuola; giudica quindi utile e saggio il disegno di legge in discussione, con il quale si prevede che le commissioni esaminatrici siano formate da docenti interni ed esterni all'istituto, restituendo in tal modo il giusto valore agli esami di Stato.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
ANTONIO RUSCONI (Ulivo), Relatore. Rileva che dalla discussione è emersa Pag. XVl'esigenza condivisa di conferire maggiore serietà al sistema dell'istruzione.
MARIANGELA BASTICO, Viceministro della pubblica istruzione. Ricordato che in Commissione si è svolto un dibattito approfondito sul disegno di legge in discussione, il cui testo è stato migliorato nel corso dell'iter al Senato anche grazie all'apporto dell'opposizione, richiama l'importanza di restituire autorevolezza e credibilità agli esami di Stato, anche prevedendo la composizione mista delle commissioni esaminatrici; sottolinea inoltre la necessità di valorizzare il titolo di studio ai fini dell'accesso ai diversi percorsi universitari ed al mondo del lavoro. Precisato infine che le prove d'esame, che rimangono invariate, saranno oggetto di riflessione nell'ambito di una più ampia riforma della scuola secondaria superiore, auspica che la nuova disciplina degli esami di Stato possa essere applicata già all'anno scolastico in corso.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.