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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure per contrastare la contraffazione delle merci e per difendere il made in Italy - n. 3-00477)
PRESIDENTE. L'onorevole Gianfranco Conte ha facoltà di illustrare l'interrogazione Leone n. 3-00477 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4), di cui è cofirmatario.
GIANFRANCO CONTE. Signor Presidente, signor ministro, mi permetta di associarmi agli auguri che le sono stati rivolti dall'onorevole Boato. Infatti, obiettivamente, sul piano della lotta alla contraffazione, siamo veramente all'anno zero.
Avevamo nutrito speranze sul fatto che il percorso iniziato in relazione alle azioni per la costituzione del fondo per il made in Italy e per la revisione dell'impianto dell'ICE fossero argomenti sufficienti.
Nella scorsa legislatura, lo stesso Governo, nella persona del ministro dell'economia e delle finanze, era intervenuto con una supervisione sugli scarichi doganali effettuati nel porto di Napoli. Dopodiché, non ci sembra vi sia stata notizia di ulteriori azioni di contrasto reale all'utilizzo di marchi contraffatti.
Per carità: debbo dare atto al Governo che, in una fase successiva, ha presentatoPag. 37al Senato alcune norme che ci permettono di considerare positivo un approccio che si concretizzerà nei prossimi giorni.
Mi riservo di proseguire il mio intervento in sede di replica, dopo avere ascoltato la risposta del ministro.
PRESIDENTE. Il ministro del commercio internazionale e per le politiche europee, Emma Bonino, ha facoltà di rispondere.
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, colleghi, in effetti la lotta alla contraffazione è una delle questioni più difficili e credo che chi è stato al Governo nei cinque anni passati abbia potuto constatarlo. Infatti, nonostante il grande impegno, i risultati, per la verità, non sono stati molto brillanti. Ma credo che ciò sia dovuto al fatto che, davvero, si tratta di una questione molto complessa.
Ci auguriamo che il nuovo commissario per la lotta alla contraffazione, che ha un curriculum molto adeguato a tale scopo, possa anche avere competenze maggiori per riuscire a far fronte, in parte, ad un problema che presenta diversi aspetti. Non è solo una questione di dogana e di marchi, ma anche di beni contraffatti in arrivo e prodotti in altri paesi.
Al riguardo, in applicazione di decisioni assunte nella scorsa legislatura, sono lieta di informarla che i desk anticontraffazione saranno istituiti entro la fine di dicembre. Le prove concorsuali sono terminate, il personale è stato reclutato e svolgerà un periodo di training presso il Ministero; sarà impiegato in loco, soprattutto in Cina, dove la questione è più sensibile, entro la fine dell'anno.
L'altro elemento che ci aiuterebbe molto in tale azione di contrasto è il regolamento sul made in Italy. Di nuovo, credo che voi abbiate speso molte energie in tale ambito e noi continueremo a farlo con molta testardaggine. Ma le difficoltà di oggi sono quelle che voi stessi avevate di fronte allora, ossia l'opposizione di grandi paesi europei in cui prevale l'attività del commercio, anziché quella manifatturiera. In realtà, il dossier è diventato tutto politico, perché dal punto di vista tecnico tutte le obiezioni sono state risolte.
È un problema di rapporto di forze e di rapporti di interesse. Credo sia importante - lei lo ha già ricordato, onorevole Gianfranco Conte - l'intervento che il rappresentante del Governo ha svolto al Senato, ma vi è un altro elemento che voglio aggiungere ed è l'iniziativa sul piano multilaterale e sul piano del WTO. Credo, infatti, che da tale punto di vista sia molto importante che nella ripresa dei negoziati e, soprattutto, nel settore non agricolo - ma di quest'ultimo settore tratterò successivamente, perché vi è un problema molto importante, ossia quello dell'indicazione di origine, che è un altro grande settore - abbiamo tutto l'interesse di riprendere i negoziati WTO, non foss'altro per il problema della contraffazione.
Inoltre, per quanto riguarda la contraffazione credo sia utile anzitutto la missione del vicepresidente della Commissione europea Verheugen in Cina, proprio su tale tema, nonché l'ultimo viaggio - a parte il nostro, evidentemente - del sottosegretario americano. Ciò vuol dire che tutto il mondo occidentale sta dando lo stesso messaggio. In più, credo vi sia un altro dato positivo...
PRESIDENTE. Ministro Bonino...
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Ho terminato. Dicevo che l'altro dato positivo è che le stesse autorità cinesi si rendono oggi conto che sta diventando loro interesse proteggere la proprietà intellettuale perché stanno iniziando a diventare anche loro un paese non copiatore, ma inventore, manifatturiero e produttore.
Infine, cari colleghi...
PRESIDENTE. No, ministro, dovrebbe concludere, per cortesia...
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Sto concludendo. Onorevoli colleghi, infine,Pag. 38la contraffazione avviene spesso sul nostro territorio e credo che questo sia il problema in termini quantitativi...
PRESIDENTE. Grazie, ministro.
L'onorevole Gianfranco Conte ha facoltà di replicare.
GIANFRANCO CONTE. Signor Presidente, naturalmente sono d'accordo con il ministro, quando afferma che vi sono difficoltà nell'applicazione delle norme e, soprattutto, nei rapporti tra Stati in questo settore, e quando riconosce che era stata iniziata dal Governo precedente un'azione positiva. Naturalmente, vi è anche il fatto di aver riportato, per l'anno prossimo, in un altro emendamento che sarà predisposto (e spero che saranno confermati nel maxiemendamento che sarà presentato al Senato gli emendamenti di cui stiamo parlando che, al momento, sono solo presentati e non ancora acquisiti nel maxiemendamento) anche i fondi per lo stanziamento delle sedi dell'ICE fuori dall'Italia.
Vi è da dire che francamente noi ci aspettavamo qualche risultato in più dalla missione del Governo in Cina e siamo - lo dico incidentalmente, perché è un argomento che sarà affrontato al Senato, nel dibattito sul disegno di legge finanziaria - francamente preoccupati anche dell'aspetto che riguarda la SACE. Aver cancellato 3 miliardi e mezzo di capitale sociale della stessa SACE in un altro emendamento - che la prego di andare a verificare, ministro Bonino -, presentato dal Governo al Senato, credo comporti problemi seri per la riassicurazione e per l'esportazione dei nostri prodotti verso l'estero. Che tali fondi siano utilizzati solo per coprire eventuali necessità rappresentate dalla maggioranza e, quindi, che si creino, pur positivamente, risorse da spendere, francamente ci sembra assolutamente contrario a quelli che dovrebbero essere i principi regolatori della materia. Tra l'altro, signor ministro, lei sa bene - e lo sappiamo tutti - che 20 o 26 milioni per la promozione dell'immagine del made in Italy all'estero sono francamente pochi. Generalmente, in ogni società privata si destina l'1-1,5 per cento alla promozione...
PRESIDENTE. Onorevole Gianfranco Conte...
GIANFRANCO CONTE. Ci aspettavamo un supporto ancora maggiore da un Governo che si dice proiettato verso i rapporti internazionali (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).