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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Contenuti di un'intervista del Cardinale Trujillo, presidente del Consiglio vaticano per la famiglia - n. 3-00482)
PRESIDENTE. L'onorevole Del Bue ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00482 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 9).
MAURO DEL BUE. Signor Presidente, il ministro Bindi ha in parte già risposto quest'oggi sulle colonne del Corriere della Sera al quesito che le ho rivolto alla luce della lettura dell'intervista del cardinal Trujillo allo stesso giornale pubblicata l'11 dicembre. In tale intervista si parlava di un attivo scambio di opinioni tra lei e lo stesso cardinale, di un incontro che si è svolto nella Città del Vaticano e di un altro incontro che si sarebbe dovuto svolgere al suo Ministero per discutere le questioni più calde sul tappeto, in particolare le vicende della famiglia e, probabilmente, la legge sulle coppie cosiddette di fatto. A questa intervista è seguito - l'avrà sicuramente letto - sul quotidiano Libero un fondo di un giornalista di estrazione cattolica, Antonio Socci, che definiva l'intervista del Cardinal Trujillo come un'indebita ingerenza della Chiesa nelle questioni dello Stato.
PRESIDENTE. Onorevole Del Bue...
MAURO DEL BUE. Lei, giustamente, riprende oggi il tema definendola soltanto una consultazione. Le chiedo se intenda consultare, però, anche altre religioni, quelle minori, e se per caso intenda consultare anche i gruppi parlamentari che, al di là delle collocazioni di maggioranza ed opposizione, su tali questioni...
PRESIDENTE. Onorevole Del Bue, dovrebbe concludere...
MAURO DEL BUE. ...hanno sensibilità ed atteggiamenti non conformi agli schieramenti tradizionali.
PRESIDENTE. Il ministro per le politiche per la famiglia, Rosy Bindi, ha facoltà di rispondere.
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. Il mio confronto con il Parlamento è avvenuto quando ho presentato il mio programma nelle CommissioniPag. 46competenti. Sono disponibile a partecipare ai lavori di qualunque Commissione per esporre il programma che, peraltro, su questo punto era già molto chiaro e sul quale si registrò una certa convergenza anche di alcuni esponenti dell'opposizione, oltre che di tutta la maggioranza.
Detto questo, vorrei rassicurare non solo lei ma anche l'editorialista Socci, in quanto ho semplicemente pensato - essendo ministro di giovane istituzione, anche se non più di giovane età - che fosse mio dovere conoscere le esperienze di tutti i paesi; quindi, sto incontrando i ministri della famiglia di tutti i paesi europei. Poi mi recherò anche in Giappone, che ha la nostra stessa struttura demografica nonché i nostri stessi problemi di natalità e di invecchiamento della popolazione.
In tale contesto, ho ritenuto doveroso e corretto - e l'ho fatto alla luce del sole, tant'è vero che vi è stato un comunicato stampa - incontrare anche quello che potremmo definire il ministro della famiglia della Città del Vaticano - mi riferisco al cardinal Trujillo, presidente del Consiglio Vaticano per la famiglia - per illustrargli i nostri punti sul programma per la famiglia e per approfondire - come ho fatto con altri ministri - anche con il cardinal Trujillo alcuni aspetti sui quali la Santa Sede è al lavoro in organismi internazionali, quali il Consiglio d'Europa, le Nazioni Unite e tutte le agenzie internazionali.
Tutto ciò in quel rapporto di sana laicità che il nostro Presidente della Repubblica ha ben ricordato in quest'aula quando ha giurato sulla Costituzione e in occasione della recente visita che ha svolto in Vaticano.
Infatti, quando le istituzioni si connotano per avere quale fine la dignità della persona umana e il rispetto dei suoi diritti, ritengo sia assolutamente doveroso, pur nella reciproca autonomia, una sana e forte collaborazione. La laicità non è separatezza, non è ignoranza reciproca, non è indifferenza, ma collaborazione tra le istituzioni. E, per quanto mi riguarda, anche con altre religioni, fermo restando che ci troviamo di fronte a religioni che sono strutturate ed organizzate in Stati, con i quali abbiamo stipulato un Concordato, l'ultimo firmato dal Presidente del Consiglio Bettino Craxi. Pertanto, in questo paese, vi è una tradizione di rapporto di laicità che intendiamo confermare serenamente e senza anatemi reciproci.
Detto ciò - visto che questa è la quinta interrogazione sull'argomento -, vorrei invitare il Parlamento e la nostra maggioranza, che sostiene il Governo, ad affrontare il tema con la consapevolezza che normare i diritti delle persone che fanno parte delle coppie di fatto non vuol dire togliere niente alla famiglia e che, al tempo stesso, ci troviamo di fronte alla necessità di tutelare un diritto di minoranze verso le quali il Governo ha l'obbligo di non lacerarsi, in quanto occorre risolvere questioni economico-sociali di grandissima importanza per il bene ed il futuro del nostro paese (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo e Comunisti Italiani).
PRESIDENTE. L'onorevole Del Bue ha facoltà di replicare.
MAURO DEL BUE. Prendo atto con piacere delle precisazioni rese dal ministro Bindi; non sono d'accordo tuttavia con l'ultima affermazione del ministro, vale a dire l'appello alla sua maggioranza.
Vede, signor ministro, vi è stato un momento nella storia di questo paese e di questo Parlamento nel quale la Democrazia cristiana e il Partito socialista governavano il paese e, pur trattandosi di un Governo costituito da partiti di diversa ispirazione - uno socialista-liberale e l'altro cattolica -, furono adottate decisioni importanti e trasversali, che hanno fatto crescere la coscienza civile e democratica di questo paese, come la legge sul divorzio e quella sull'aborto.
Quindi, basta con il discorso maggioranza e minoranza, cerchiamo di approvare leggi laiche! E, per quanto ci riguarda, noi - anche se siamo in pochi - metteremo a disposizione la nostra esperienza, la nostra cultura e i nostri votiPag. 47(Applausi dei deputati del gruppo Democrazia Cristiana-Partito Socialista).