Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Seguito della discussione del disegno di legge: Legge finanziaria 2007 (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 1746-bis-B).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il seguito del dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta di ieri.
Passa all'esame dell'articolo unico del disegno di legge e dei relativi emendamenti.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. A nome del Governo, pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge finanziaria, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato.
PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, la Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata per le 16 per definire l'organizzazione del seguito del dibattito.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
ELIO VITO (FI). Giudicato scorretto l'inserimento nel testo del disegno di legge finanziaria, nel corso dell'iter al Senato, di alcune disposizioni dichiarate inammissibili alla Camera, riterrebbe inaccettabile la presentazione di un decreto-legge volto a modificare la norma relativa alla prescrizione dei reati contabili contenuta nel provvedimento in esame.
Pag. XITALO BOCCHINO (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede ironicamente che il rappresentante del Governo ripeta le dichiarazioni rese all'Assemblea, che, a causa di reiterati commenti, non sono state colte nella loro reale portata.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Elio Vito, ritiene che l'inserimento nel testo della norma relativa ai reati in materia contabile non sia stato frutto di un errore tecnico, esprimendo un giudizio critico sull'ipotesi della sua soppressione attraverso un apposito decreto-legge.
ROBERTO COTA (LNP). Invita il Governo a chiarire i propri intendimenti in relazione alla norma concernente i reati contabili.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Manifesta sconcerto per la posizione della questione di fiducia sul disegno di legge finanziaria, ritenendo inaccettabile, in particolare, la norma sui reati contabili inserita nel testo nel corso dell'iter al Senato, frutto di un patto scellerato volto a tutelare esponenti politici della maggioranza.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Ritiene che si individuerà un'idonea soluzione per porre rimedio all'errore materiale rappresentato dall'inserimento nel disegno di legge finanziaria della norma sui reati contabili; auspica inoltre che si possano instaurare opportune forme di raccordo tra i due rami del Parlamento relativamente al procedimento legislativo.
ENRICO COSTA (FI). Stigmatizza il preannunziato ricorso alla decretazione d'urgenza per l'abrogazione delle norme sulla prescrizione dei reati contabili contenuta nel disegno di legge finanziaria.
PRESIDENTE. Precisato che, in ossequio al principio di autonomia dei due rami del Parlamento, non è previsto un vaglio di ammissibilità su norme trasmesse dal Senato, assicura che un eventuale provvedimento d'urgenza presentato dal Governo al fine di correggere un testo sul quale è stata posta la questione di fiducia sarà oggetto della consueta valutazione relativa, tra l'altro, alla sussistenza dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza; concorda altresì sull'opportunità di procedere ad una più efficace concertazione tra i due rami del Parlamento.