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Sull'ordine dei lavori (ore 14,01).
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Signor Presidente, non intervengo ovviamente né sulla pessima legge finanziaria né su quel voto di scambio che caratterizza la maggioranza di centrosinistra; intervengo invece su una situazione a mio avviso gravissima avvenuta oggi proprio nella sede della Camera dei deputati. Oggi, in questa Camera, è stato di fatto dissacrato il presepe che si trova all'ingresso da parte di parlamentari componenti questo ramo del Parlamento. La notizia è stata diffusa dalle agenzie di stampa nella tarda mattinata di oggi; in quel presepe - e prego i signori componenti del Governo, anche l'onorevole Mastella, di prestare attenzione sul tema - sono state, indebitamente e con assoluta mancanza di sensibilità, apposte delle statue assolutamente non canoniche caratterizzate dall'essere due coppie gay, una copia gay femminile ed una coppia gay maschile.
Su tale situazione, su un fatto di questo genere, che offende in maniera gravissima la sensibilità di milioni e milioni di italiani (e, a mio avviso, della loro assoluta maggioranza) e che offende il comune buon senso, chiedo una presa di posizione precisa da parte della Camera dei deputati e chiedo, altresì, al Presidente della Camera di valutare se esistano condizioni per adottare eventuali censure per comportamenti di questo genere, del tutto gratuiti.
Io rispetto le diverse opinioni, anche su tali questioni; so benissimo, ne sono consapevole, che su tali questioni occorrerà intraprendere un confronto in maniera assolutamente civile e democratica; ma di qui a dissacrare uno dei simboli più importanti e più cari alla nostra tradizione, alla nostra cultura ed all'intera civiltà europea occidentale, ce ne vuole! Ho l'impressione che abbiamo superato tutti i limiti e tutti i confini; credo sia giunto il momento di dire «basta» in maniera inequivocabile e assoluta a tali provocazioni (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale).
PRESIDENTE. Naturalmente, onorevole Marinello, nel rispetto che dobbiamo alle opinioni di tutti, è però chiaro che una questione del genere potrà essere affrontata in sede di Ufficio di Presidenza della Camera.
PAOLA GOISIS. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
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PAOLA GOISIS. Signor Presidente, voglio intervenire anch'io su tale episodio perché noi della Lega Nord lo troviamo un fatto talmente volgare e talmente grave che non può passare inosservato. Credo che tutti i deputati abbiano letto i comunicati Ansa già apparsi; mi aspettavo anzi che l'aula fosse piena per deprecare un fatto tanto grave.
Proprio nel momento in cui il Papa ha fatto richiamo alla sacralità del presepe e della famiglia, si è registrata questa azione, la quale, se magari fosse stata compiuta in un altro momento, forse sarebbe apparsa meno grave. Farla in questo momento, invece, ha significato, per me e per noi, voler irridere veramente il simbolo più caro e più importante della nostra cultura e della cristianità!
Ricordo che ieri ho ascoltato (anche se forse sono giunta in aula in ritardo) alcuni colleghi ergersi a difesa di un parlamentare che, secondo loro, era stato offeso; tuttavia, un'offesa così grave, arrecata al simbolo della nostra cultura, è passata pressoché inosservata: lo ha notato solo il deputato che mi ha preceduto, che desidero ringraziare per averlo fatto.
Mi domando, allora, come sia possibile che questa Camera accetti un'azione così grave quando ci si richiama spesso, e doverosamente, al decoro che questa Assemblea richiede! Ricordo che abbiamo già assistito a fatti veramente incresciosi, per non dire di peggio.
Abbiamo un parlamentare maschio che viene in aula vestito da donna, e si tollera ciò. Abbiamo, inoltre, un parlamentare no global che dichiara apertamente di avere seminato la marijuana nelle aiuole del cortile della Camera; dopo, magari avrà ritrattato, ma tanto nessuno ci ha creduto! Ribadisco, tuttavia, che non ho ascoltato nulla contro questo atto così grave!
È vero che la nostra Repubblica è uno Stato laico; però, è altrettanto vero che le radici cristiane fanno parte della nostra storia. Poiché in questa Assemblea si è sempre invocata (anche per quanto riguarda la lingua, come è avvenuto nei giorni scorsi) la storia italiana, non vedo come e perché la stessa aula non debba richiamarsi a duemila anni di storia per difendere questo simbolo, così caro anche ai non credenti! Si tratta, infatti, del simbolo della famiglia, dei bambini e della sacralità della vita stessa, vale a dire di ciò che ci è più caro.
Pertanto, voglio stigmatizzare e denunciare il fatto che questa Assemblea tolleri che venga offeso questo simbolo per noi così importante!
Ricordo che avevo accolto con piacere e con soddisfazione l'affermazione del Presidente della Camera, onorevole Bertinotti, il quale aveva dichiarato di aver voluto approntare il presepe proprio richiamandosi alle radici cristiane della nostra Repubblica.
Mi domando, allora, quale sarà adesso il suo atteggiamento e vorrei avere anche una risposta ufficiale, visto che è stato riconosciuto il valore simbolico del presepe. Chiedo, pertanto, di sapere quale valutazione si dia sul fatto in sé - che ribadisco di trovare volgare ed osceno - e, soprattutto, se magari non si preveda anche una censura, visto che noi deputati del gruppo Lega Nord Padania siamo stati censurati per aver esposto dei piccoli pupazzetti richiamanti la figura, così cara ai bambini, di Pinocchio!
Vorrei sottolineare un'altra questione gravissima. Vi sono giornali e parlamentari che si «sbracciano» e si stracciano le vesti in difesa della religione islamica. Ricordo che un nostro ministro si è dovuto addirittura dimettere, a fronte della situazione, a loro avviso grave, che egli aveva determinato - è stato evocato perfino il pericolo del terrorismo in Italia! -, a causa di magliette che, poi, non erano neanche così offensive!
Mi chiedo come mai gli esponenti di questo partito e gli esponenti gay...
PRESIDENTE. La prego di concludere...
PAOLA GOISIS. ...della Camera, o comunque della nostra nazione - concludo subito, Presidente -, non chiedano a questi «difensori» della dottrina islamica di fare disegnare due maschi e due femminePag. 67a fianco di qualche immagine o illustrazione di Maometto! Sappiamo che non lo faranno perché gli taglierebbero la testa!
PRESIDENTE. Deve concludere, onorevole!
PAOLA GOISIS. Noi in Italia e nella nostra regione, invece, che siamo tolleranti, ammettiamo di lasciar offendere i simboli che ci sono più cari (Applausi dei deputati dei gruppi Lega Nord Padania, Forza Italia e Alleanza Nazionale)!
PRESIDENTE. La ringrazio. Come ho precedentemente affermato, della questione potrà essere investito l'Ufficio di Presidenza, nel quale sono presenti i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari.
Sospendo la seduta, che riprenderà al termine della riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, convocata, come sapete, per le ore 16.
La seduta, sospesa alle 14,10, è ripresa alle 16,40.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI