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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure per il contenimento dei prezzi al dettaglio dei carburanti - n. 3-00518)
PRESIDENTE. L'onorevole Raiti ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00518 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2).
SALVATORE RAITI. Signor Presidente, onorevoli membri del Governo, onorevoli colleghi, con la presente interrogazione il gruppo dell'Italia dei Valori intende sottolineare una distorsione che registriamo in Italia.
Sappiamo tutti che il costo degli idrocarburi in Italia incide molto sul bilancio dello Stato e su quello delle famiglie italiane. Registriamo però spesso - quest'anno è esemplare - che il costo dei carburanti alla pompa, a carico dell'utente finale, varia sensibilmente all'aumentare del costo del prodotto per le vicende internazionali e per il rapporto dollaro-euro, Pag. 54mentre non si registra la stessa velocità di adeguamento quando il costo del prodotto diminuisce.
Vorremmo sapere dal Governo quali iniziative intenda adottare per fare in modo che questa discrasia venga eliminata.
PRESIDENTE. Il ministro dello sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, ha facoltà di rispondere.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Signor Presidente, vorrei svolgere una premessa ovvia, ma necessaria.
Nel caso del mercato dei prodotti petroliferi a benzina, liberalizzato fin dal 1993, non si può intervenire direttamente sul prezzo. Per quanto riguarda la struttura del prezzo della benzina si tratta per il 62 per cento di imposte e per il 37,5 per cento di prezzo industriale e più o meno, come livello di imposte, siamo in equilibrio con il livello europeo.
Pertanto, gli incrementi di prezzo vanno misurati in percentuale sul costo delle materie prime e non sull'insieme del prezzo, comprensivo della fiscalità, perché il Governo, come si sa, ha sterilizzato il meccanismo dell'IVA e, quindi, non compartecipa all'aumento del prezzo, a cominciare da quest'anno.
Il prezzo italiano calcolato sulla base del meccanismo «Fai da te», che è dominante in Europa, in questo momento corrisponde sostanzialmente all'andamento europeo. Tuttavia, le preoccupazioni degli onorevoli interroganti non possono non essere condivise.
Il Governo cosa ha fatto e cosa può fare? Lo ripeto, dal 1o gennaio ha sbloccato il meccanismo di compartecipazione agli aumenti per via fiscale, ha adottato misure di incentivazione per il ricambio di veicoli più efficienti e il risparmio dei consumi in un pacchetto di misure di risparmio energetico, che comprende moltissimi campi e che promuoveremo con grande sollecitudine. Si tratta di misure che si tradurranno in risparmi concreti per i cittadini.
Stiamo lavorando anche alla ristrutturazione della rete, non con meccanismi di razionalizzazione selvaggia, che hanno comportato problemi in altri paesi europei, ma rimuovendo vincoli anacronistici all'ingresso di nuovi operatori. In questo momento è in corso un tavolo di confronto con le regioni e con le parti sociali per rilanciare gli investimenti nella rete distributiva. Tornando ai prezzi, abbiamo ristabilito un monitoraggio quotidiano dell'andamento dei prezzi stessi e posso confermare che - lo ha registrato anche l'ISTAT - vi è stato, un abbassamento dei prezzi, in relazione all'andamento del costo del petrolio, ma certamente vi sono momenti nei quali la curva di adeguamento dei prezzi medesimi risulta più lenta nelle fasi di discesa rispetto alla rapidità che assume nelle fasi di crescita. Ciò, per esempio, è accaduto nelle ultime settimane, quando il prezzo è rimasto fermo per tutto il periodo natalizio, mentre è diminuito in modo sensibile sull'extrarete, ossia sulla parte di distribuzione sulla quale i petrolieri hanno un rapporto diretto, con un'improvvisa e singolarmente unanime discesa dal giorno 9 gennaio. Su questi comportamenti è opportuno attirare l'attenzione sotto il profilo del rispetto delle regole di concorrenza, chiamando in causa l'autorità responsabile. Posso pertanto annunciare che segnaleremo l'esito di tale monitoraggio all'autorità antitrust per l'eventuale adozione di provvedimenti da parte di quest'ultima, così come faremo tutte le volte che il nostro monitoraggio giornaliero ci segnalerà incongruenze.
PRESIDENTE. L'onorevole Raiti ha facoltà di replicare.
SALVATORE RAITI. Signor ministro, l'Italia dei Valori ed io personalmente siamo moderatamente soddisfatti della risposta odierna che, tra l'altro, fa seguito a comportamenti, atti e posizioni, che lei e tutto il Governo avete adottato nel corso degli ultimi giorni. Occorre sapere - crediamo sia assolutamente utile al nostro paese, alla nostra Italia - intervenire in Pag. 55questa materia, così come in molte altre, tentando di rimettere in moto le energie che sono presenti in Italia. La liberalizzazione del sistema è assolutamente importante. La necessità di mettere al centro l'utente e il consumatore è un elemento fondamentale dell'azione di questo Governo. Per quanto ci riguarda, siamo pronti a supportare l'azione del Governo, che andrà - spero - in questa direzione. In questa materia, così come lei, signor ministro, accennava ad esempio a per quanto riguarda il costo «medievale» delle ricariche dei telefonini, dobbiamo fare in modo di far «saltare» i cartelli industriali che si sono insediati in Italia, facendo sì che i prezzi all'utente finale siano comunque sempre gli stessi.
Quindi, vi è qualcosa nel meccanismo che non funziona ed allora proseguiamo in questa direzione, razionalizzando la rete di distribuzione, cercando di far dipendere meno il paese dagli idrocarburi e dal petrolio e utilizzando le energie alternative. Ciò servirà non solo a ridurre l'onere a carico del bilancio dello Stato, ma anche dell'ambiente. Siamo, infatti, consapevoli di quanto sia importante, considerato il clima che si sta registrando non solo in Italia, immettere ossigeno nell'atmosfera. Siamo certi che, se proseguiremo nella direzione della liberalizzazione e dell'efficienza dei meccanismi di circolazione dei beni in Italia, questo Governo avrà il consenso del paese e non solo delle forze politiche.