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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Questioni di sicurezza e di ordine pubblico in relazione alla pratica della macellazione rituale islamica - n. 3-00521)
PRESIDENTE. L'onorevole Garavaglia ha facoltà di illustrare l'interrogazione Maroni n. 3-00521 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5), di cui è cofirmatario.
MASSIMO GARAVAGLIA. La nostra interrogazione riguarda la macellazione rituale islamica. In particolare, nella cosiddetta festa del sacrificio avviene un vero e proprio massacro di agnelli senza il preventivo stordimento e senza il rispetto delle più elementari norme igieniche.
Il 30 dicembre, grazie ad un filmato-denuncia di Telepadania, abbiamo potuto constatare come questo fenomeno stia assumendo toni e direzioni sempre più allarmanti. Le leggi ci sono, ma non vengono rispettate e non vengono fatte rispettare.
Chiediamo, quindi, quali iniziative intenda intraprendere il ministro per evitare il ripetersi di queste pratiche, che la Lega Nord giudica semplicemente e assolutamente incivili.
PRESIDENTE. Il ministro dell'interno, Giuliano Amato, ha facoltà di rispondere.
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Signor Presidente, come il collega interrogante sa, questa è una materia che ricade in buona parte nella competenza del ministro della salute, che allerta anche gli assessorati alla sanità regionali perché vengano rispettate le norme esistenti sulla macellazione. Per il ministro dell'interno, come giustamente è stato detto, c'è un profilo di ordine pubblico e c'è anche un profilo generale che riguarda la competenza di questo ministro in materia di culti in genere.
Devo dire che in termini di ordine pubblico non si è determinato un problema significativo. Noi ci siamo trovati, con i nuclei specializzati dell'Arma dei carabinieri, ad avere tre denunce all'autorità giudiziaria, una a Bresso, una a Parabiago, una a Salsomaggiore Termini per mancanza di certificazione e macellazione abusiva. È stato messo sotto sequestro anche un capannone. Questo è stato fatto.
La questione della macellazione senza stordimento si lega alla libertà che ciascuna religione si vede riconosciuta in Europa, in ciascuno dei nostri paesi, di esercitare il proprio culto e, quindi, i riti del culto con garanzia costituzionale. L'Unione europea, che è attentissima alla tutela degli animali, ha adottato direttive, che l'interrogante di sicuro conosce, a partire da quella n. 93/119, in cui vi è una esplicita deroga per le macellazioni che avvengono nell'esercizio di culti religiosi.
Noi stessi, prima ancora della stagione delle intese, con un decreto del 1980 dei ministri della sanità e dell'interno, autorizzavamo la macellazione degli animali secondo i riti religiosi ebraico ed islamico, che da questo punto di vista sono fondamentalmente gli stessi. Vi è poi stata l'intesa con la comunità ebraica che lo ha ulteriormente codificato. L'interrogante ha ragione, la macellazione dovrebbe essere eseguita negli appositi stabilimenti autorizzati con le modalità di legge. Segnalo che le regioni sono competenti a vigilare sulla corretta applicazione delle norme di protezione degli animali. Questa è la questione in termini istituzionali; questa è la mia risposta.
Se devo concludere con un pensiero, devo dire che le do questa risposta con un qualche disagio personale perché ho il massimo rispetto per tutte le fedi religiose e per i loro riti ma, ecco, vivrei più felice Pag. 59in un mondo nel quale nessuna religione attribuisse al proprio Dio il bisogno di essere glorificato e celebrato attraverso la sofferenza di una qualunque creatura, ma dobbiamo rimettere tale pensiero alla comprensione di chi lo deve comprendere.
PRESIDENTE. L'onorevole Garavaglia ha facoltà di replicare.
MASSIMO GARAVAGLIA. Signor Presidente, la risposta non ci soddisfa sotto diversi profili.
Per quanto riguarda l'ordine pubblico, è vero che non vi sono stati problemi, ma semplicemente perché la forza pubblica non ha voluto intervenire; altrimenti, probabilmente ve ne sarebbero stati. E ciò rappresenta un elemento molto grave.
Ribadiamo che si tratta di una pratica assolutamente incivile, tant'è che abbiamo presentato una specifica proposta di legge a prima firma del collega Alessandri, che prevede che in ogni caso la macellazione sia preceduta dallo stordimento. A nostro avviso, approvare una norma del genere è il minimo che uno Stato civile possa compiere; così è in Olanda, in Austria e in tanti altri Stati civili; addirittura, è così anche in Malesia, uno stato a maggioranza musulmana, come tutti sapete.
La nostra preoccupazione riguarda anche il rispetto della Costituzione, a cui il ministro Amato faceva, per l'appunto, riferimento. Tante delle persone che in particolare a Parabiago hanno eseguito questo rito, con bambini che poi sguazzavano nel sangue di questi animali, sono ormai già cittadini italiani. Ebbene, rammentiamo che la formula di giuramento per diventare cittadini italiani è basata sull'articolo 54 della Costituzione, che chiude la bella parte I, intitolata «Diritti e doveri dei cittadini». Quindi, non vi sono solo diritti ma anche doveri e tra i doveri vi è l'obbligo di rispettare le nostre norme e le nostre tradizioni; infatti, in base all'articolo 19 della nostra Costituzione, chiunque, nell'ambito della propria religione, può eseguire i riti che vuole purché rispetti il buon costume. A nostro avviso, in questo caso il buon costume non è stato assolutamente rispettato, come non lo sono state le nostre leggi. La riflessione, quindi, parte da tale constatazione per spingersi oltre.
Poiché il ministro Amato si occupa anche della cosiddetta Carta dei valori, osserverei che si deve riflettere bene in quanto sui valori non si tratta; vi potrà essere integrazione solo se vi è rispetto reciproco...
PRESIDENTE. Deve concludere...
MASSIMO GARAVAGLIA. ... delle nostre leggi e delle nostre tradizioni (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).