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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Compatibilità ambientale degli impianti di rigassificazione di gas naturale liquefatto - n. 3-00523)
PRESIDENTE. L'onorevole Cacciari ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00523 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 7).
PAOLO CACCIARI. Signor Presidente, ministri, da qualche tempo ampi tratti di mare prospicienti le nostre coste sono stati presi d'assalto da varie compagnie internazionali che commercializzano gas naturale liquefatto. Sono state presentate otto, dieci o, come sostengono alcuni, quindici (non sappiamo quante) domande per l'installazione di impianti di rigassificazione, che sono la tecnologia di trasporto del gas, in assoluto, più pericolosa, più inquinante, più dissipativa di energia e più costosa. Per di più, nella situazione italiana tali impianti sono semplicemente inutili.
Abbiamo, infatti, appreso con soddisfazione che, lo scorso novembre, il Governo e l'ENI hanno firmato accordi importanti con la Gazprom russa, da un lato, e con la Sonatrach algerina, dall'altro, che garantiscono un approvvigionamento più che sufficiente per il fabbisogno italiano tramite i metanodotti.
Chiediamo, quindi, di evitare di mettere inutilmente in apprensione le popolazioni di molte località costiere italiane.
PRESIDENTE. Il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio, ha facoltà di rispondere.
ALFONSO PECORARO SCANIO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, voglio innanzitutto dire che condivido le preoccupazioni dell'interrogante. Sono sicuramente state molte le domande presentate, ma vi è una grande attenzione nell'esaminare, innanzitutto, il reale fabbisogno di energia di cui necessita il sistema economico italiano. Recentemente, abbiamo annunciato, insieme al ministro dello sviluppo economico, l'apertura, a fine marzo, di una Conferenza nazionale sull'energia, che riesca ad identificare ciò che nel programma di Governo è indicato come una strategia energetica nazionale e fornisca un quadro di insieme.
Ricordo, tra l'altro, che l'Unione europea considera, secondo proprie stime, che già soltanto il risparmio e l'efficienza energetica potrebbero ridurre del 20 per cento la domanda complessiva. Si aggiunga che l'Unione europea prevede che l'Italia produca almeno il 25 per cento di energia elettrica da fonti rinnovabili e che nel programma del Governo tale termine è anticipato al 2011. Allo stesso tempo, bisogna prestare attenzione alle necessità sul fronte dell'emergenza.
Esiste un coordinamento tra vari ministeri ed è in corso una verifica dei nuovi metanodotti. Non vi è dubbio che le domande di rigassificatori pervenute sono infinitamente superiori alle necessità reali. Alcune erano già state autorizzate, ma posso assicurare che su tutte il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si è impegnato a valutare con il rigore necessario, secondo le leggi, l'impatto ambientale in corso, anche sulla base dell'ottemperanza alla direttiva Seveso II, per quanto riguarda i rischi. A tale proposito è stato istituito, presso la direzione Pag. 62salvaguardia ambientale del ministero, un gruppo tecnico interministeriale che osserva le ricadute ambientali.
Abbiamo anche chiesto che sia prestata attenzione al rapporto con le comunità locali, anche ai sensi della convenzione di Aarhus. Sicuramente è intenzione del Governo fare in modo che non avvenga ciò che l'interrogante definisce «la corsa al rigassificatore», ma sia posta una particolare attenzione al problema coerente con il programma di Governo. Ciò significa che gli approvvigionamenti saranno mantenuti.
Stiamo ponendo forte attenzione anche ad altre realizzazioni avviate dal precedente Governo, tra cui le autorizzazioni sul deposito di stoccaggio di San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, in merito al quale sono state presentate interrogazioni a risposta scritta cui il ministero risponderà con grande attenzione e cautela. Tutto ciò è fatto in vista dell'interesse che vi sia una strategia energetica nazionale e non impianti che non servano strettamente a garantire l'approvvigionamento del nostro paese, dato che questo sarà - è evidente - impegno di tutto il Governo.
PRESIDENTE. L'onorevole Cacciari ha facoltà di replicare.
PAOLO CACCIARI. Sono molto soddisfatto della decisione, peraltro già annunciata dal Governo, di convocare la Conferenza nazionale sull'energia. Credo che però serva un vero e proprio piano nazionale energetico, o quanto meno un aggiornamento di esso. Se volessimo davvero essere coerenti, signor ministro, dovremmo far discendere delle decisioni conseguenti, cioè una vera e propria moratoria degli iter approvativi di questi impianti, in attesa di avere quel quadro di certezze sul reale fabbisogno energetico del nostro paese, senza il quale ogni infrastruttura che venisse creata potrebbe essere casuale e quindi non necessaria.
Noi quindi insistiamo con il Governo, affinché vengano interrotte le procedure autorizzative per questi rigassificatori.
PRESIDENTE. Assiste ai nostri lavori una classe della scuola media statale «L.M. Patrizi» di Recanati, che la Presidenza saluta a nome di tutta l'Assemblea (Applausi).