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Si riprende la discussione.
Interviene sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato MASSIMO ROMAGNOLI (FI).
PRESIDENTE. Per consentire l'ulteriore decorso del regolamentare termine di preavviso, sospende la seduta.
Pag. VILa seduta, sospesa alle 9,20, è ripresa alle 9,40.
ARNOLD CASSOLA (Verdi). Chiede di parlare sul complesso delle proposte emendative presentate.
PRESIDENTE. Rilevato che deve intendersi conclusa la fase relativa agli interventi sul complesso delle proposte emendative, osserva che il deputato Cassola potrà prendere successivamente la parola per dichiarazione di voto.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Parlando per un richiamo al regolamento, ritiene che, anche alla luce dei precedenti, sia possibile consentire, in questa fase, lo svolgimento di ulteriori interventi sul complesso delle proposte emendative presentate.
GIANPAOLO DOZZO (LNP). Ritiene che non sia possibile, in questa fase, concedere la parola per interventi sul complesso delle proposte emendative.
PRESIDENTE. Conferma che deve intendersi conclusa la fase relativa agli interventi sul complesso delle proposte emendative.
PIETRO FOLENA (RC-SE), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 1.500, 1.501 e 1.502 della Commissione; esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Ciocchetti 1.203 e Pescante 1.204 ed invita al ritiro delle restanti proposte emendative, sulle quali esprime altrimenti parere contrario.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo concorda con il relatore.
ARNOLD CASSOLA (Verdi). Richiama il Governo ad una maggiore attenzione nei confronti degli italiani all'estero anche nella materia oggetto del provvedimento in esame.
NICOLA BONO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.31, interamente sostitutivo dell'articolo 1, con cui si intende disciplinare la materia in esame senza far ricorso alla delega legislativa, ma affidando al Parlamento la decisione sulle modalità per la cessione collettiva dei diritti di trasmissione degli eventi sportivi.
EMILIA GRAZIA DE BIASI (Ulivo). Ritiene che la delega al Governo sulla materia in discussione - che giudica una soluzione equilibrata - consentirà di intervenire con norme opportunamente snelle che attribuiscono alle competenze della Lega calcio e delle società sportive le decisioni sulla vendita collettiva dei diritti radiotelevisivi, favorendo altresì la transizione ad un sistema tecnologico inedito per il Paese.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Osservato che gli emendamenti presentati dalla sua parte politica tendono a mettere in rilievo il ruolo di promozione dei valori educativi dello sport svolto dalle associazioni dilettantistiche, giudica lacunoso il provvedimento in esame, che inciderà profondamente sul mercato televisivo.
ANTONELLO FALOMI (RC-SE). Dichiara voto contrario sull'emendamento Bono 1.31, pur giudicandone condivisibili le linee ispiratrici: ritiene infatti preferibile il ricorso allo strumento della delega legislativa, come previsto dal disegno di legge in esame, nel testo della Commissione.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Rileva che sugli aspetti fondamentali del provvedimento in esame si è registrato un ampio consenso, e che le divergenze si incentrano sulla scelta del Governo di ricorrere alla delega legislativa, strumento che espropria il Parlamento delle sue prerogative.
PAOLO ROMANI (FI). Nel ritenere opportuna una più equa ripartizione delle risorse derivanti dalla cessione dei diritti televisivi, rileva tuttavia che il disegno di legge in esame presenta taluni elementi diPag. VIIrigidità, che auspica possano essere superati nel prosieguo dell'iter parlamentare.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bono 1.31.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 1.101, sottolineando l'inopportunità del ricorso alla delega legislativa e le gravi lacune presenti nel provvedimento in esame.
NICOLA BONO (AN). Giudicate poco chiare le ragioni delle divergenze esistenti sul provvedimento in esame, manifesta un orientamento contrario al ricorso allo strumento della delega legislativa, che ritarderebbe inutilmente l'entrata in vigore della nuova disciplina.
MARIO PESCANTE (FI). Ritiene che il conferimento di una delega legislativa sulla materia in esame determini una grave violazione dell'autonomia delle società sportive e sia espressione di un dirigismo statalista.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Sottolinea l'opportunità che il legislatore fissi le quote per la ripartizione delle risorse provenienti dalla commercializzazione dei diritti televisivi.
LUCIANO CIOCCHETTI (UDC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Caparini 1.101.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Caparini 1.101.
LUCIANO CIOCCHETTI (UDC). Illustra le finalità del suo emendamento 1.39, lamentando il carattere eccessivamente dirigistico del provvedimento in esame, che dovrebbe invece garantire maggiore autonomia alle istituzioni sportive.
ANDREA RONCHI (AN). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Ciocchetti, stigmatizza la scelta del Governo di ricorrere allo strumento della delega legislativa per disciplinare una materia sulla quale si erano registrate ampie convergenze.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Prospetta l'opportunità di determinare i criteri per la ripartizione delle risorse derivanti dalla commercializzazione dei diritti televisivi sulla base di principi di equità e mutualità, nonché tenendo conto, tra l'altro, dei risultati sportivi e del bacino di utenza delle rispettive società.
PAOLO ROMANI (FI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Ciocchetti 1.39.
MANUELA DI CENTA (FI). Lamenta che il disegno di legge in esame lede l'autonomia delle istituzioni sportive.
ANTONIO RUSCONI (Ulivo). Giudica pretestuose le accuse di scarsa attenzione da parte della maggioranza alle istanze avanzate dalle forze politiche dell'opposizione.
MARIO PESCANTE (FI). Ritiene non veritiere talune osservazioni del deputato Rusconi.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ciocchetti 1.39.
MARIO PESCANTE (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.1.
PAOLO ROMANI (FI). Sollecita il Governo a valutare il rischio che la normativa in esame sottragga risorse alle società calcistiche.
MANUELA DI CENTA (FI). Invita il ministro Melandri a tutelare l'autonomia delle istituzioni sportive.
LUCIANO CIOCCHETTI (UDC). Auspica che nel corso dell'ulteriore iter del provvedimento al Senato si possa approvare una disciplina connotata da minore rigidità.
Pag. VIIINICOLA BONO (AN). Paventa i rischi connessi all'individuazione di un unico soggetto al quale demandare la commercializzazione dei diritti per singole piattaforme.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Sottolinea la necessità che il Governo chiarisca a quale soggetto intende attribuire la titolarità del diritto alla ripartizione delle risorse.
GIOVANNI FAVA (LNP). Lamenta l'indisponibilità del Governo al confronto con le forze politiche di opposizione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pescante 1.1.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
MARIO PESCANTE (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.55.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Ritiene che il provvedimento in esame non consentirà di perseguire l'obiettivo di aumentare le risorse finanziarie a disposizione dell'intero settore sportivo.
PIETRO FOLENA (RC-SE), Relatore. Sottolinea che l'interpretazione inequivoca della norma è nel senso che i «partecipanti a ciascuna competizione» sono costituiti dalle società sportive.
GIANLUCA PINI (LNP). Manifesta perplessità sulla compatibilità del provvedimento in esame con la normativa comunitaria in materia.
GIOVANNI LOLLI, Sottosegretario di Stato per le politiche giovanili e le attività sportive. Ritiene sufficientemente chiara l'interpretazione della norma, nel senso che è inequivoco il riferimento alle società sportive.
MARIO PESCANTE (FI). Ritira il suo emendamento 1.55.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 1.500 della Commissione; respinge quindi gli emendamenti Paniz 1.45, Barbieri 1.32 e Pescante 1.2.
PRESIDENTE. Avverte che il gruppo della Lega Nord Padania ha esaurito i tempi a sua disposizione.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di concedere al suo gruppo tempi aggiuntivi rispetto a quelli fissati nell'ambito del contingentamento.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà la richiesta al Presidente della Camera.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Paniz 1.46; Bono 1.85 e Paniz 1.47.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, reitera la richiesta precedentemente formulata, sollecitando la Presidenza ad assumere le sue determinazioni al riguardo.
PRESIDENTE. Nel ribadire che riferirà la richiesta al Presidente della Camera, cui compete la decisione al riguardo, assicura che la Presidenza si atterrà ad un criterio di flessibilità nel concedere la parola ai deputati del gruppo della Lega Nord Padania che intendano utilizzare i tempi previsti per gli interventi a titolo personale.
PIETRO FOLENA (RC-SE), Relatore. Sottolinea che l'emendamento 1.501 della Commissione è opportunamente volto a tutelare il diritto di cronaca, valorizzando il ruolo delle emittenti radiofoniche locali e della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo.
LUCIANO CIOCCHETTI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppoPag. IXsull'emendamento 1.501 della Commissione, volto a garantire il diritto di cronaca degli eventi sportivi.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Nel dichiarare il suo voto favorevole sull'emendamento 1.501 della Commissione, esprime apprezzamento per la conduzione dei lavori dell'Assemblea da parte del Vicepresidente Leoni, nei cui confronti il deputato Caparini ha sollevato, a suo giudizio, critiche pretestuose.
MARIO PESCANTE (FI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 1.501 della Commissione.
GIUSEPPE GIULIETTI (Ulivo). Invita il Governo a recepire in modo coerente i pareri espressi dalla competente Autorità.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Giudica condivisibili le finalità dell'emendamento 1.501 della Commissione, che ha registrato un ampio consenso tra le forze politiche.
NICOLA BONO (AN). Sottolinea la necessità di evitare posizioni di stampo monopolistico.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.501 della Commissione.
PRESIDENTE. Sulla base delle intese intercorse tra i gruppi parlamentari, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.