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Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 300 del 2006: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative (A.C. 2114).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
SESA AMICI (Ulivo), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, soffermandosi, in particolare, sulle modifiche apportate al testo nel corso dell'iter in Commissione, anche in ottemperanza al parere espresso dal Comitato per la legislazione; rileva peraltro, più in generale, che andrebbe limitato il ricorso a provvedimenti di proroga di termini al fine di garantire l'attuazione di disposizioni legislative.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Manifesta preliminarmente apprezzamento per il fatto che nel corso dell'iter in Commissione il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione non sia stato ampliato con l'inserimento di disposizioni ulteriormente eterogenee, come troppo spesso è accaduto in passato, segnatamente nella scorsa legislatura. Pur esprimendo perplessità in merito al comma 6 dell'articolo 6, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza, che giudica complessivamente ragionevole.
ROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Nel manifestare l'orientamento favorevole del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in discussione, che, rispetto a quelli analoghi adottati in passato, mostra maggiore attenzione ai rilievi del Comitato per la legislazione, evidenzia l'eterogeneità del contenuto dei decreti-legge recanti proroga di termini, che divengono spesso vettori di normative microsettoriali o che rispondono ad esigenze delle pubbliche amministrazioni inserite nel corso dell'esame parlamentare, anche a causa della disomogeneità dei criteri di ammissibilità degli emendamenti tra la Camera ed il Senato.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Nell'esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dalla I Commissione, che ha consentito di rendere accettabile la struttura del provvedimento d'urgenza in discussione, rileva tuttavia che talune disposizioni da esso Pag. IVrecate, non rispondendo ai requisiti della necessità e dell'urgenza, potrebbero più opportunamente ed efficacemente essere esaminate nell'ambito della legislazione ordinaria, che risulta sostanzialmente svuotata dal frequente ricorso a provvedimenti d'urgenza come quello in discussione. Espresse quindi forti perplessità in ordine al comma 4 dell'articolo 6, che modifica il testo unico sull'immigrazione, preannunzia che il suo orientamento in sede di votazione finale dipenderà dall'esito dell'esame degli emendamenti.
GIUSEPPE MORRONE (Pop-Udeur). Osserva preliminarmente che il contenuto del decreto-legge in discussione, a differenza di analoghi provvedimenti adottati in passato, si caratterizza per una maggiore omogeneità, anche grazie al lavoro svolto dalla I Commissione. Nel sottolineare, quindi, taluni elementi di novità presenti nel provvedimento d'urgenza in esame, preannunzia con convinzione il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione.
AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Manifestato apprezzamento per il lavoro svolto in Commissione nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in discussione, pur giudicando condivisibile ed opportuno prorogare i termini previsti da talune disposizioni legislative, esprime dubbi e perplessità sulla sospensione delle procedure concorsuali relative al rinnovo degli incarichi di direttore degli istituti del Consiglio nazionale delle ricerche, di cui al comma 5 dell'articolo 1, che auspica possa essere modificato.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Pur ritenendo pienamente giustificabile il ricorso a provvedimenti d'urgenza volti a prorogare termini previsti da disposizioni legislative, osserva che il decreto-legge in discussione reca talune norme non precipuamente afferenti a proroghe di termini; nel manifestare quindi un orientamento favorevole alle disposizioni in materia di agricoltura di cui all'articolo 2, rileva che sarebbe stato opportuno rivolgere maggiore attenzione al settore della pesca; preannunzia pertanto la presentazione di proposte emendative.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Nel ringraziare i deputati intervenuti per il contributo fornito, manifesta la disponibilità del Governo a valutare il merito di proposte emendative - talune delle quali presentate dallo stesso Esecutivo - ulteriormente migliorative del testo del provvedimento d'urgenza in discussione, segnatamente sotto il profilo della qualità della legislazione: al riguardo, auspica altresì, più in generale, l'assunzione delle iniziative necessarie a garantire più efficaci forme di coordinamento tra i due rami del Parlamento.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,15, è ripresa alle 16,30.