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Comunicazioni del ministro della giustizia sull'amministrazione della giustizia, ai sensi dell'articolo 86 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, come modificato dall'articolo 2, comma 29, della legge 25 luglio 2005, n. 150.
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta di ieri.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Rende le comunicazioni all'Assemblea (vedi resoconto stenografico pag. 2).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle comunicazioni del ministro della giustizia.
PINO PISICCHIO (IdV). Preso atto dei condivisibili impegni preannunciati dal ministro della giustizia, in particolare ai fini della riduzione dei tempi processuali, osserva che un ampio progetto riformatore del sistema giudiziario richiede l'avvio di una fase costituente che deve coinvolgere tutti gli operatori del settore.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Giudica complessivamente fallimentare il bilancio dell'azione del Governo nel settore della giustizia, che non ha prodotto alcuna riforma organica volta a risolvere i problemi esistenti ed in particolare a snellire i tempi dei processi; richiama invece i deleteri effetti dei provvedimenti finora varati, segnatamente di quello in materia di indulto.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Sottolineato il ritardo accumulato nell'attuazione dei principi fissati dall'articolo 111 della Costituzione, ritiene che la ragionevole durata dei processi potrà essere garantita ove sia assicurata l'effettiva terzietà del giudice, nonché la destinazione agli uffici giudiziari di adeguate risorse umane e strumentali; manifestata quindi condivisione, a nome del suo gruppo, per le comunicazioni del ministro della giustizia, giudica tuttavia inadeguata la linea politica seguita dal Governo in relazione all'auspicabile separazione delle carriere.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Nel lamentare il fatto che una discussione rilevante, quale quella odierna, si svolga in un aula semideserta, esprime un giudizio fortemente critico sulla politica del Governo nel comparto della giustizia, che appare caratterizzata dalla volontà di non intervenire efficacemente per garantire la terzietàPag. VIdel giudice e la professionalità dei magistrati, operando in tal modo una pericolosa marcia indietro rispetto alla riforma approvata nella scorsa legislatura.
ALESSANDRO MARAN (Ulivo). Osserva che il suo gruppo sosterrà la linea politica sottesa alle comunicazioni del ministro della giustizia, segnatamente con riferimento alla necessità di ridurre la durata dei processi.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Espresso apprezzamento per le comunicazioni rese dal ministro, sottolinea la necessità di portare a compimento la riforma dell'ordinamento giudiziario e del processo civile, nonché l'adozione di tutte le misure che consentano di risolvere, tra gli altri, il grave problema della lentezza della giustizia.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Giudicate insoddisfacenti le comunicazioni rese, rileva che il sostanziale azzeramento della riforma dell'ordinamento giudiziario varata nella scorsa legislatura non rappresenta l'adeguata premessa per il confronto auspicato dal ministro della giustizia; lamentato altresì che l'Esecutivo non ha ancora ottemperato agli impegni assunti in tema di politica penitenziaria, riterrebbe essenziale garantire professionalità e competenza dei magistrati onorari.
LANFRANCO TENAGLIA (Ulivo). Evidenziati i gravi problemi dell'ordinamento giudiziario, che consistono essenzialmente nella mancanza di efficienza ed in un'eccessiva rigidità del sistema nel suo complesso, esprime apprezzamento per l'attività finora svolta dal Governo e per le comunicazioni rese dal ministro Mastella. Sottolinea inoltre la necessità di ridurre i numerosi riti del processo civile e di riconsiderare la questione della separazione delle carriere, anche alla luce della parità delle parti. Auspica, infine, che nel corso della legislatura si possa pervenire ad una riforma condivisa e sistematica dell'ordinamento giudiziario.
LUIGI VITALI (FI). Premesso che l'opposizione, pure nel rispetto delle reciproche posizioni politiche, intende assumere un atteggiamento costruttivo nel processo di riforma del sistema della giustizia, ritiene insoddisfacenti e non compiutamente esaustive le comunicazioni rese dal ministro Mastella; lamenta, tra l'altro, il fatto che non siano state indicate le iniziative che si intendono assumere per favorire la prospettata ed auspicata riduzione dei tempi processuali.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Rilevato che il precedente Governo ha lasciato il sistema giudiziario in una situazione di blocco diffuso, esprime apprezzamento per le politiche finora attuate dall'Esecutivo, sottolineando che il ministro Mastella, al quale conferma il pieno sostegno del suo gruppo, ha presentato un progetto di riforma concretamente realizzabile.
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le risoluzioni Elio Vito n. 6-00010 e Maran n. 6-00011.
DANIELE FARINA (RC-SE). Nell'assicurare il sostegno della sua parte politica all'ambizioso programma di riforma prospettato dal ministro Mastella, ritiene che la concessione dell'indulto abbia posto solide basi al processo di riforma del sistema della giustizia.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Preannunzia la disponibilità della sua parte politica a collaborare con spirito costruttivo per l'individuazione di soluzioni idonee a rendere più efficiente il settore della giustizia, come la riforma dei codici, attraverso lo strumento della delega legislativa. Esprime quindi apprezzamento per la posizione assunta dal Governo sulla questione relativa alla separazione delle carriere dei magistrati.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle comunicazioni del ministro della giustizia.
Avverte altresì che è stata presentata la risoluzione Consolo n. 6-00012.