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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Scelte in materia di basi militari straniere ed organizzazione della Conferenza nazionale sulle servitù militari - n. 3-00549)
PRESIDENTE. L'onorevole Venier ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00549 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8).
IACOPO VENIER. Signor ministro, il programma dell'Unione impegna il Governo a realizzare una Conferenza nazionale sulle basi e le servitù militari, per Pag. 58affrontare anche con le popolazioni locali il grave problema di tanta parte del territorio italiano, consegnato nelle mani degli Stati Uniti.
Il programma ci impegna alla pace e ad una piena discontinuità con le gravi scelte del Governo Berlusconi. La costruzione della nuova base USA a Vicenza è in piena contraddizione con tutto ciò.
A Vicenza verranno le truppe d'assalto della folle guerra scatenata da Bush, a Vicenza obbediamo alle richieste degli Stati Uniti che violentano il territorio, a Vicenza decidiamo contro la volontà della popolazione locale e del popolo dell'Unione.
Signor ministro, le chiedo quando si terrà la Conferenza nazionale sulle basi e se il Governo non intenda riconsiderare la grave decisione assunta sulla base di Vicenza (Commenti dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale).
GIORGIO CONTE. Chi te l'ha detto...? vergognati!
PRESIDENTE. Il ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Signor Presidente, l'opportuno ma parziale riferimento degli interroganti al programma elettorale dell'Unione mi fornisce l'occasione per ribadire la volontà del Governo di agire secondo una strategia che vede il nostro Paese - leggo dal programma - saldamente inserito in Europa come protagonista delle politiche di integrazione europea nonché come alleato leale degli Stati Uniti. Nell'ambito di questa scelta di fondo, in considerazione di un sostanziale mutamento del quadro geopolitico intervenuto nel corso degli anni Novanta, il programma stesso individua la necessità di una rivisitazione complessiva del sistema di difesa italiano, tenendo nella dovuta considerazione le nuove necessità presenti.
Esattamente su questa linea di condotta, il ministro della difesa, il 25 ottobre scorso, nel corso di un'audizione nell'ambito di un'indagine conoscitiva sulle servitù militari promossa dalla IV Commissione, ha avuto modo di esplicitare gli orientamenti del Governo. Il ministro ha confermato l'intendimento di convocare una Conferenza nazionale a similitudine di quella del 1981. Tale Conferenza dovrà costituire un momento di sintesi e bilancio di tutte le attività che il Ministero della difesa ha già intrapreso per affrontare le situazioni più urgenti.
Nel contempo, si stanno già effettuando i necessari inventari e si sta procedendo a riunioni bilaterali dedicate alle problematiche delle singole regioni. In particolare, si è iniziato con la Sardegna e il Friuli Venezia Giulia a formare i primi elenchi di beni dismissibili.
Alla stessa linea di condotta devono essere riportate le azioni che hanno definito l'avvenuta cessione di Palazzo Barberini, l'iniziativa relativa alla cessione delle frequenze WiMax e il rilascio da parte della Marina militare statunitense della base militare de La Maddalena. Il Governo, quindi, non ha cambiato idea, ma ha già proceduto e continuerà a svolgere la sua azione secondo le linee indicate dal programma.
Giova ricordare, inoltre, che la legge finanziaria per il 2007, al comma 263, prevede un programma di dismissione dei beni immobili in uso alla Difesa per un valore di 4 miliardi di euro in due anni.
Per quel che riguarda, poi, i punti sollevati dall'interrogante relativi all'unificazione della 173a brigata statunitense presso l'aeroporto Dal Molin di Vicenza, ribadisco quanto è già stato affermato dal Governo nelle sedi parlamentari, ovvero che esistevano, da parte del Governo americano, aspettative consolidate fondate sulla disponibilità del precedente Governo di corrispondere alla richiesta avanzata dagli Stati Uniti.
Il Governo, ritenendo tuttavia non irrilevanti le obiezioni avanzate da parti significative della comunità locale, mentre confermava la compatibilità del progetto con le linee di politica estera e di difesa, aveva ritenuto di dare ad esse seguito solo Pag. 59sulla base di un pronunciamento esplicito della comunità locale fino ad allora non formalizzato. Venivano perciò sollecitati ripetutamente gli organi di rappresentanza competenti, che nello scorso 26 ottobre si pronunciavano favorevolmente sull'ampliamento attraverso un voto del consiglio comunale di Vicenza.
PRESIDENTE. Deve concludere...
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Sollecitato ad una risposta dall'amministrazione americana, il Presidente del Consiglio, muovendo dai deliberati degli organi di rappresentanza locale, ha ritenuto di confermare la posizione del Governo precedente, ha ritenuto, cioè, di dare la disponibilità a corrispondere alla richiesta avanzata dagli Stati Uniti.
Una voce dai banchi del gruppo dei Verdi: Vergogna!
PRESIDENTE. L'onorevole Venier ha facoltà di replicare.
IACOPO VENIER. Signor ministro, sono davvero dispiaciuto ma devo dirle che la sua risposta non ci soddisfa. Noi Comunisti italiani sosteniamo lealmente Prodi ed il suo Governo. Noi abbiamo salutato con gioia il ritiro dall'Iraq e appoggiamo pienamente la missione in Libano. Su Vicenza, però - come sull'Afghanistan, del resto - non stiamo dando attuazione al programma ma stiamo invece contentando gli USA contro ogni ragionevolezza e diritto. Vicenza non si rassegna, la questione non è affatto chiusa. Noi Comunisti non chiediamo al nostro Governo l'uscita dalla NATO, la rottura dell'alleanza con gli Stati Uniti ma semplicemente il rispetto del programma elettorale. Siamo stati eletti per portare in Parlamento la voce del popolo della pace e siamo certi che il nostro Governo saprà saggiamente ascoltarla.
Serve un gesto, signor ministro, di dignità, di ragionevolezza, che corregga tutti gli errori sin qui commessi. In politica si può, si deve poter cambiare opinione e decisione di fronte alla forza dei fatti (Il deputato Venier espone un drappo bianco raffigurante un aereo militare sbarrato da un segnale di divieto e recante la scritta: «NO Dal Molin» - Commenti)...
Signor ministro, guardi questa bandiera. Non è una bandiera di un gruppo di estremisti: è il simbolo di una lotta popolare, che chiede semplicemente all'Italia di essere un paese più libero (Commenti dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Lega Nord Padania) più giusto, un paese di pace...
GIORGIO CONTE. Buffone!
FEDERICO BRICOLO. Buffone!
IACOPO VENIER. Dobbiamo rivedere questa decisione, dobbiamo essere in sintonia con il nostro popolo, dobbiamo rivedere la posizione assunta (Applausi dei deputati dei gruppi Comunisti Italiani e Verdi - Commenti dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Lega Nord Padania)...
PRESIDENTE. Chiedo ai colleghi di lasciare terminare l'intervento del collega...
Onorevole Venier, la richiamo all'ordine!
Non è possibile proseguire... Passiamo quindi alla successiva interrogazione (Commenti del deputato Salerno). Onorevole Salerno, la richiamo all'ordine!
ROBERTO ULIVI. Ma richiami lui!