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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Correttezza dei concorsi nelle università italiane - n. 3-00550)
PRESIDENTE. L'onorevole Costantini ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00550 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 9).
CARLO COSTANTINI. Signor ministro, in questi giorni sono emersi i risultati delle indagini di alcune procure della Repubblica riportati da autorevoli organi di informazione che hanno rivelato una verità Pag. 60per certi versi incontestabile. Oggi, l'accesso alle carriere universitarie è oggettivamente precluso a chi ha deciso di investire esclusivamente in competenza, in conoscenza scientifica ed in preparazione professionale.
In tale contesto, faccio fatica a considerare la possibilità di un'inversione del rapporto con il sistema imprenditoriale privato; faccio, cioè, fatica a pensare che il privato possa considerare soddisfacente e positivo l'investimento nel sistema universitario. Analogamente, faccio fatica a pensare che un incremento dei trasferimenti di fondi a favore dell'università possa da solo portare a risultati positivi se solo si considera come il sistema, in tantissimi casi, selezioni la propria classe dirigente e le persone che ricoprono maggiore responsabilità con questi sistemi.
PRESIDENTE. Deve concludere...
CARLO COSTANTINI. Pertanto, le chiedo, signor ministro, di conoscere il suo parere e di sapere se per lei questi aspetti costituiscano una emergenza e, in caso affermativo, quali iniziative intenda assumere.
PRESIDENTE. Il ministro dell'università e della ricerca, Fabio Mussi, ha facoltà di rispondere.
FABIO MUSSI, Ministro dell'università e della ricerca. Signor Presidente, desidero intanto precisare che quanto affermato nell'interrogazione, secondo la quale in Italia i concorsi universitari e più in generale le carriere universitarie verrebbero rigorosamente riservate a parenti o, in casi eccezionali, a raccomandati, rappresenta certamente un aspetto patologico del problema ma non può essere riferito a tutti ed alla complessiva gestione dei concorsi universitari. Io sono per colpire i vizi e duramente, non per sparare nel mucchio.
È del tutto evidente che nei casi di illegalità il Ministero dell'università e della ricerca non può che sostenere l'accertamento degli organi inquirenti e l'azione della magistratura per la tutela della legalità e del prestigio dell'università italiana e del valore degli studi svolti nel nostro Paese. Proprio per questo, alcuni mesi or sono ho chiesto all'Avvocatura dello Stato di costituire il Ministero dell'università e della ricerca parte civile in ogni eventuale processo penale, a tutela del prestigio dell'università italiana: non era mai successo e credo che sia significativo.
Nel merito, osservo che la legge n. 230 del 2005, approvata nella scorsa legislatura e contenente la delega al Governo in materia di nuovi concorsi a professore universitario, ha introdotto con il decreto legislativo n. 164 del 2006 una procedura alquanto macchinosa, che, basandosi su un giudizio di idoneità nazionale ed una valutazione comparativa presso ciascuna università, pone seri problemi applicativi. Per queste ragioni, ho già avviato lo studio per una revisione accurata delle normativa, per introdurre nuove procedure celeri, trasparenti ed allineate agli standard internazionali, come stabilito, per esempio, in finanziaria relativamente ai concorsi per ricercatore.
Così offriremo giuste opportunità ai giovani di talento, rimuovendo anche il temporaneo blocco dei concorsi per ordinario e associato che si è venuto a creare dopo l'approvazione della legge n. 230 del 2005. Al contempo, all'Agenzia nazionale di valutazione del sistema - che lei, onorevole Costantini, richiama giustamente nell'interrogazione -, al Sistema universitario della ricerca, istituito nello scorso dicembre, sarà devoluta la valutazione dei risultati del reclutamento. Concludo, sottolineando che il turn over universitario non risulta al momento bloccato perché nessuna sospensione è stata operata sui concorsi a ricercatore, cioè sul reclutamento nella fascia di ingresso del personale docente universitario, e sono in via di completamento i concorsi per professori ordinari ed associati già banditi. Tuttavia, mi pare che il problema da affrontare per la docenza sia questo e lo sintetizzo così: ci sono 20 mila ordinari, 19 mila associati, 22 mila ricercatori (una struttura bizzarra della docenza ed un'età media altissima). Occorre ripristinare la piramide, tenere Pag. 61aperti i canali per i nuovi docenti, abbassare rapidamente l'età media, premiare il merito ed il talento: questo è il mio impegno.
PRESIDENTE. L'onorevole Costantini ha facoltà di replicare.
CARLO COSTANTINI. Signor ministro, ovviamente la mia era una provocazione. È evidente che non si può fare di tutta l'erba un fascio. Sono sicuramente soddisfatto della sua presa di posizione, del rigore e dell'energia che ha espresso. Del resto, il gruppo dell'Italia dei Valori ha sostenuto la sua azione fino ad oggi e continuerà a sostenerla. Sono convinto che alcune indicazioni contenute nella legge finanziaria, soprattutto la costituzione dell'Agenzia per la valutazione, nel medio e lungo termine darà delle risposte incisive. Comunque, sono soddisfatto della sua volontà di intervenire immediatamente in maniera radicale lì dove possibile, anche promuovendo la costituzione di parte civile del Governo, per far capire al sistema che qualcosa sta cambiando e per anticipare gli effetti della riforma: anch'io sono convinto che, nel giro di uno, due o tre anni, portata a regime, dovrà produrre sicuramente risultati positivi.