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Nel giorno della memoria.
PRESIDENTE. (Si leva in piedi e con lui l'intera Assemblea ed il rappresentante del Governo). Signore e signori deputati, sabato 27 gennaio ricorre l'anniversario dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, una data che ha segnato per sempre la storia dell'umanità e che il Parlamento italiano ha voluto preservare nella memoria collettiva della comunità nazionale attraverso l'istituzione del giorno della memoria.
Le tragiche evidenze emerse dalle testimonianze e dai documenti hanno contribuito a fissare una verità incontrovertibile la cui drammaticità non si attenua, ma piuttosto si accresce con il trascorrere del tempo.
La Shoah è una realtà che non è possibile rappresentare secondo le categorie interpretative tradizionali della storiografia e della cultura. L'abisso in cui il nazismo ha gettato il genere umano aggredendo le ragioni elementari della dignità dell'uomo e il rispetto che ad esso si deve solo perché tale, è troppo profondo per essere denominato. La Shoah è l'indicibile. Oggi è nostro dovere ricordare, Pag. 25ribadire e diffondere questa verità contro le tentazioni che pure periodicamente si profilano a negare ciò che è accaduto o anche solamente a ridurne la portata. Ed è un dovere che si rinnova con forza particolare nel nostro presente in cui il male e la violenza non cessano di manifestarsi ed assumono forme nuove e imprevedibili che irrompono nella nostra quotidianità lacerandone il corso ed il senso.
La memoria della Shoah rappresenta in questo quadro uno strumento indispensabile per sviluppare gli anticorpi morali, culturali e sociali per opporsi al male e rispondere in positivo agli interrogativi che le sue espressioni ci pongono in modo così pressante. Ci aiuta in questa direzione ricordare, ad esempio, il cammino, intrapreso dalle nazioni del mondo al termine del secondo conflitto mondiale, volto a contrastare gli orrori dello sterminio e della seconda guerra mondiale attraverso la costruzione di istituzioni sovranazionali sorrette dal primato della politica, del dialogo e della negoziazione nella ricerca della pace e del progresso civile. Ma ci aiuta anche la memoria della connotazione etnica della Shoah: la lucida e terribile intenzionalità nel perseguire il genocidio di un popolo intero, custode di una cultura millenaria che ha portato un contributo importante alla costruzione della nostra intera civiltà. Sottolineare, una volta ancora, quanto tale connotazione, nella sua forma più estrema, sia intollerabile e quanto sia contraria all'idea stessa di umanità, è oggi l'antidoto più efficace per respingere con fermezza ogni manifestazione di razzismo e di intolleranza che faccia leva sull'appartenenza etnica-religiosa. Un fenomeno che trova oggi una delle sue espressioni più inquietanti proprio nell'antisemitismo, che purtroppo alberga ancora in alcune realtà del nostro tempo, e che per questo va combattuto anche con maggiore forza e pervasività.
Nella ricorrenza del giorno della memoria, la Camera dei deputati si unisce alla comunità ebraica romana, cui la nostra istituzione è legata da un lungo e consolidato rapporto di amicizia, e alle comunità ebraiche italiane nel ricordo di quel tempo di sopraffazione e di dolore che purtroppo ha attraversato anche il nostro paese con l'ignominia delle leggi razziali volute dal fascismo; ribadisce la condanna dell'antisemitismo come patrimonio di tutte le forze rappresentate nell'istituzione parlamentare in cui esse si ritrovano, pur nella diversità delle rispettive storie, tradizioni e culture; rinnova il proprio impegno a far sì che l'orrore della Shoah non abbia più a ripetersi.
Dice Primo Levi: «Se potessi racchiudere in un'immagine tutto il male del nostro tempo sceglierei questa immagine, che mi è familiare: un uomo scarno dalla fronte china e dalle spalle curve, sul cui volto e nei cui occhi non si possa leggere traccia di pensiero». È quest'immagine che più di ogni altra ci spinge a compiere ogni sforzo affinché la convivenza tra gli uomini sia edificata sull'accoglienza, la comprensione reciproca, la solidarietà e la pace.
Invito l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio - Generali applausi).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI (ore 12,45)