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Allegato A
Seduta n. 10 del 13/6/2006
...
(Sezione 4 - Iniziative per il riconoscimento di un indennizzo a favore dei cittadini che hanno subìto danni a seguito dell'assunzione del talidomide)
D) Interrogazione
BELLILLO. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
secondo l'Associazione talidomidici italiani in Italia vivono attualmente 43 persone che hanno subito la «sindrome del talidomide», in condizioni drammatiche e intensamente dolorose fin dalla nascita a causa delle menomazioni fisiche provocate da farmaci;
questi cittadini incontrano gravissimi problemi per qualsiasi attività quotidiana, sono per lo più non autosufficienti ed hanno bisogno costantemente della presenza di persone che si prendano cura di loro;
nonostante l'applicazione delle agevolazioni previste per i portatori di handicap, tali persone vivono in uno stato continuo di difficoltà economica, sia per le maggiori resistenze che incontrano per immettersi nel mercato del lavoro, sia, tra l'altro, per le spese legate alla manutenzione di strumenti che sono costretti ad usare (ausili, protesi ed altro);
nel decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, presentato ed approvato dal precedente Governo Berlusconi, viene riconosciuto il danno per farmaco (talidomide),
riconoscimento che non cambia affatto la situazione, sia dal punto di vista sanitario, sia dal punto di vista pensionistico -:
se non ritenga di adottare in tempi rapidi le necessarie iniziative volte a riconoscere un congruo indennizzo per i danni fisici e morali subiti da questi cittadini a causa degli effetti di un farmaco, riconoscendo così finalmente quella che all'interrogante appare la responsabilità del ministero della sanità negli anni in cui si sono verificati i casi di sindrome da talidomide (in particolar modo tra il 1958 e il 1963), responsabilità derivante da un non efficace controllo sugli effetti di alcuni medicinali;
in caso affermativo, se l'indennizzo sarà previsto dal giorno della nascita dei cittadini talidomidici e quali metodi e parametri saranno stabiliti per determinarne l'entità;
se sia, altresì, attuabile un dignitoso vitalizio per ciascun cittadino talidomidico, aggiornabile periodicamente al costo della vita, al fine di garantire una vita migliore a persone così duramente provate.
(3-00025)
(31 maggio 2006)