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Allegato B
Seduta n. 103 del 5/2/2007
...
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazioni a risposta scritta:
BUONTEMPO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la Valle Peligna negli ultimi 18 mesi sta soffrendo una grave crisi occupazionale;
numerose attività industriali presenti nella zona stanno ponendo in mobilità almeno 500 persone;
floride attività industriali quali la Campari, la Lastra, la Beta, la Finmek, Siti Industrie stanno delocalizzando le attività;
ad avviso dell'interrogante, è acclarata l'incapacità del comune di Sulmona della provincia dell'Aquila e del governo regionale a fronteggiare una situazione di crisi ormai divenuta devastante -:
quali iniziative il Governo intenda assumere per limitare i danni che la situazione sopradescritta sta determinando.
(4-02458)
ANGELA NAPOLI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
all'interrogante appare davvero grave, comunque degna di forte perplessità, la notizia, riportata negli ultimi giorni sugli
organi di stampa regionali, sulla mancata approvazione da parte del Cipe, del progetto e del relativo finanziamento del completamento della Diga sul Menta;
la Diga sul Menta e quindi il completamento rappresenta un progetto di vitale importanza per garantire l'acqua potabile nell'intero territorio di Reggio Calabria;
non appena diffusa la notizia del mancato finanziamento per il completamento dell'opera, sono rimbalzate pubbliche accuse tra il Ministro delle Infrastrutture ed il Presidente della Giunta Regionale calabrese, tendenti ad evidenziare le motivazioni che hanno comportato il mancato intervento del Cipe;
il mancato finanziamento della condotta in questione sarebbe dovuto a presunte irregolarità evidenziate nella relativa pratica;
il completamento della Diga sul Menta era stato individuato tra le opere primarie dal Governo Berlusconi, giacché ritenuto indispensabile per fornire l'acqua potabile a buona parte del territorio reggino;
proprio perché opera vitale, all'interrogante appaiono inaccetabili sia la mancata conoscenza delle reali motivazioni che hanno bloccato il tutto, sia le accuse reciproche tra Governi Nazionale e Regionale -:
se non ritenga di indicare le reali motivazioni che hanno fatto rinviare al Cipe il finanziamento del completamento della Diga sul Menta;
se non ritenga, altresì, rassicurare i cittadini di Reggio Calabria su una celere nuova valutazione del progetto in questione e sul conseguente suo finanziamento.
(4-02459)
LONGHI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro per lo sviluppo economico, al Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. - Per sapere - premesso che:
il Comitato Esecutivo dell'ACI il 27 febbraio 2006 aveva deliberato l'affidamento diretto dell'organizzazione dei Rally d'Italia ad ACI Sport Spa, senza ricorrere a procedure ad evidenza pubblica sebbene ritenute necessarie dalla Direzione Generale per il turismo vigilante sull'ACI, ed a titolo di corrispettivo aveva assegnato alla predetta società, sprovvista - come consta all'interrogante - della necessaria licenza sportiva di organizzatore,1 milione di euro oltre IVA;
dopo l'effettuazione dell'evento sportivo è stato presentato all'Ente un conto consuntivo provvisorio ed informale, non asseverato da un amministratore o funzionario responsabile, con una ulteriore richiesta di finanziamento per ripianare le perdite subite, pari a 1 milione 300 mila euro;
il Collegio dei Revisori dei Conti dell'ACI, sulla scorta dei predetti avvenimenti, ha sottoposto all'attenzione dell'Assemblea dell'ACI del 24 novembre 2006 il ripianamento delle perdite della controllata ACI Sport SpA esprimendo una serie di rilievi che descrivono una gestione finanziaria del Rally d'Italia assolutamente approssimativa, svolta con negligenza e priva della necessaria trasparenza, che sono così riassunti: «allo stato non risulta possibile adottare responsabilmente un provvedimento che consenta di chiudere i conti della manifestazione»; «tale provvedimento deve essere emesso al più presto, sulla base di una documentazione completa ed esauriente, giustificativa di ogni singola voce di spesa e delle ragioni che hanno costretto a prendere atto che "molte delle voci di entrata ... sono ancora provvisorie essendo in corso approfondimenti al riguardo" Per quanto riguarda le entrate dovrà essere spiegato in base a quali affidamenti esse furono preventivate e quali sono state le difficoltà che ne hanno resa impossibile l'acquisizione, non apparendo sufficiente la generica dichiarazione
di una serie di situazioni impreviste contenuta nel verbale del Consiglio di amministrazione di ACI Sport. A tal fine, è necessario acquisire tutti i documenti che possano essere utili, fra i quali, in particolare, copia della convenzione a suo tempo stipulata per la realizzazione della manifestazione»;
il consiglio di amministrazione di ACI Sport SpA e il suo amministratore delegato non sono stati in grado di presentare, a distanza di oltre otto mesi dalla effettuazione del Rally d'Italia 2006, un consuntivo regolare nella forma e nei contenuti, in particolare allegando i giustificativi di spesa;
addirittura, per fornire tutte quelle informazioni volte a soddisfare le richieste del Collegio dei Revisori dei Conti singolarmente, il cda si è rivolto ad un soggetto esterno alla società, l'ing. Sticchi Damiani, presidente del comitato organizzatore del Rally d'Italia (il cui compito era meramente tecnico e non finanziario) e contemporaneamente anche componente del Comitato esecutivo dell'ACI;
solo con questa procedura che l'interrogante reputa anomala gli amministratori di ACI Sport sarebbero in grado di fornire le necessarie giustificazioni chieste dal Collegio dei Revisori dei Conti, cioè sulla base di giustificazioni fornite da uno dei componenti del Comitato Esecutivo dell'ACI, organo di controllo che dovrà deliberare il ripianamento di 1 milione 300 mila euro su giustificazioni di uno dei suoi componenti, determinando, tra l'altro, un abnorme conflitto di interessi in quanto il controllore (Comitato Esecutivo ACI) indicherebbe al controllato (Aci Sport SpA), quale dovrebbe essere la giustificazione da presentare;
nonostante quanto descritto, anche per il 2007 il Consiglio Generale dell'ACI ha affidato all'ACI Sport l'incarico di organizzare e promuovere il Rally d'Italia, invece di procedere alla ricerca dell'organizzatore mediante un appalto pubblico -:
quale iniziativa istituzionale intenda attuare il Governo per controllare gli atti contabili dell'ente pubblico ACI e se non ritenga opportuno azzerare il consiglio di amministrazione dell'ACI per l'evidente sperpero dei denaro pubblico causato dalla mancata indizione di una gara pubblica per affidare l'organizzazione e la promozione dei Rally d'Italia.
(4-02461)