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Allegato B
Seduta n. 104 del 6/2/2007
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INTERNO
Interpellanze urgenti (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
nella città di Fano nella notte tra il 1o e il 2 febbraio il segretario cittadino dei DS Luca Serafini e Samuele Mascarin, dell'Esecutivo Nazionale della Sinistra Giovanile, sono stati prima intimiditi da un gruppo di persone a volto coperto che indossavano maglie con scritta «Forza Nuova» e, immediatamente dopo, aggrediti e picchiati da un gruppo sconosciuto;
l'episodio, uno dei più gravi mai accaduti nella democratica e civile città di Fano, si iscrive chiaramente nel clima di tensione creato in città dal gruppo di
«Forza Nuova»; su tale situazione era stata richiamata l'attenzione dei parlamentari locali anche da una lettera dal Presidente della Provincia e da posizioni pubbliche assunte dall'ANPI;
il gruppo di «Forza Nuova» ha programmato a Fano una manifestazione Nazionale per il 10 febbraio 2007 con la partecipazione annunciata del leader nazionale del gruppo Roberto Fiore;
sottovalutando le prevedibile tensioni sull'ordine pubblico della città e nel territorio circostante sono state concesse inopinatamente sale e spazi pubblici per questa manifestazione -:
quali iniziative intenda assumere affinché nella città di Fano venga rafforzata l'azione di vigilanza e la prevenzione a tutela della sicurezza e, d'intesa con l'istituzioni locali, l'azione di difesa dei valori costituzionali della democrazia e dell'antifascismo, anche valutando la possibilità di revocare l'autorizzazione alla suddetta manifestazione.
(2-00352)
«Giovanelli, Vannucci, Lusetti, Morri, Brandolini, Boato, Vietti, Zaccaria, Dato, Cuperlo, Incostante, Caldarola, Fasciani, Amici, Burtone, Gentili, Ghizzoni, De Biasi, Lovelli, Piro, Iannuzzi, Vincenzo De Luca, Intrieri, La Forgia, Galeazzi, Marantelli, Marchi, Marone, Martella, Gozi, Bordo, Merloni».
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
risulta agli interroganti, anche sulla base di notizie riportate dagli organi di stampa, che il movimento Fiamma Tricolore ha annunciato di voler svolgere, per i1 10 febbraio 2007, una manifestazione di portata europea, che dovrebbe radunare rappresentanti e militanti delle organizzazioni più estreme della destra razzista, xenofoba, neo-nazista e neo-fascista;
la manifestazione dovrebbe tenersi a Livorno, medaglia d'argento della Resistenza, città democratica ed antifascista, in cui un orientamento politico progressista largamente prevalente della popolazione si intreccia ad un analogo tessuto della società civile, dell'associazionismo e delle organizzazioni sociali;
tale orientamento antifascista è stato ribadito nelle scorse settimane dalla cittadinanza, la quale ha espresso, in diverse forme, la totale contrarietà alla parata neo-fascista e neo-nazista della Fiamma Tricolore;
l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, congiuntamente alle altre associazioni antifasciste presenti sul territorio livornese e all'intero arco delle forze politiche e sociali democratiche, ha stilato il 9 gennaio 2007 un documento in cui impegna i soggetti presenti a mobilitarsi per una efficiente campagna d'informazione e mobilitazione, diretta in primo luogo a sollecitare le istituzioni centrali, improntata alla richiesta che venga rispettato l'obbligo, contenuto sia nel dettato costituzionale sia nelle leggi ordinarie, d'impedire qualsiasi manifestazione di recrudescenza neo-fascista;
nelle scorse settimane si sono verificate, in Toscana, diverse aggressioni a militanti politici della sinistra e a cittadini extracomunitari, nonché devastazioni di sedi di partito (da ultimo l'incendio della sede del Prc di Borgo San Lorenzo), imputabili verosimilmente a soggetti provenienti da ambienti xenofobi e neo-fascisti;
la scelta della città di Livorno come sede del raduno, alla luce delle considerazioni svolte, pare configurarsi come una palese provocazione, un affronto alla storia ed al presente della città;
a parere degli interpellanti vi è ragione di ritenere che concedere una qualsiasi sede nell'ambito del territorio cittadino e comunale di Livorno, oltre ad essere un atto di grave insensibilità rispetto alla volontà democraticamente espressa in svariate occasioni dalla cittadinanza,
sarebbe una scelta molto grave ai fini dell'ordine pubblico e della governabilità della piazza -:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della vicenda in parola;
se il Ministro, sulle base delle considerazioni svolte, non ritenga opportuno assumere a riguardo ulteriori informazioni;
se il Ministro intenda esprimersi con nettezza in ordine all'inopportunità che l'estremismo di destra italiano ed europeo manifesti il 10 febbraio prossimo a Livorno.
(2-00354)«Burgio, Migliore».
Interrogazioni a risposta scritta:
BENEDETTI VALENTINI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
emerge e viene denunciata nuovamente dagli organi di informazione in Umbria la situazione più che precaria nella quale deve operare, nel compartimento umbro, la Polizia stradale, con distaccamenti che restano chiusi tutta la notte, comunicazioni radio malfunzionanti, risorse sempre più scarse, automezzi obsoleti e in qualche caso non più utilizzabili;
si parla, in questo quadro già preoccupante, di ulteriori tagli all'organizzazione, con sedi che verrebbero soppresse e organici del personale che verrebbero ancor di più contratti -:
quali siano gli intendimenti reali del Governo riguardo al compartimento della Polizia stradale dell'Umbria, in esito ai troppi e contraddittori annunci recepiti dall'opinione pubblica e dagli stessi operatori -:
se non ritenga il Governo di tranquillizzare il territorio con precisi ed ufficiali impegni circa il mantenimento e potenziamento dei distaccamenti, nonché con concreti e verificabili impegni riguardo al servizio notturno, alla fornitura di automezzi realmente moderni ed efficienti, alla funzionalità su tutta l'area di copertura anche ai fini primari della sicurezza, delle comunicazioni radio, alla disponibilità di risorse almeno sufficienti alle necessità ed emergenze quotidiane, alla garanzia di un organico di personale adeguato ai non facili compiti della Polizia stradale, applicati a vie di comunicazione importanti e sempre più cariche di traffico nonché purtroppo sempre più coinvolte nelle modalità esecutive di fatti criminosi.
(4-02470)
ZACCHERA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
una funzione fondamentale nell'organizzazione territoriale dei Vigili del Fuoco è assolta dai Vigili Volontari che operano in moltissime località integrando i professionisti del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco;
il distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di Stresa (Verbania) rappresenta una entità importante che opera 24 ore su 24 con oltre 20 volontari in un territorio interessato non solo da molte migliaia di residenti ma anche dall'autostrada A26, numerosi congressi e meeting internazionali e - soprattutto nella stagione estiva - ospita decine di migliaia di turisti;
l'attuale dotazione del distaccamento per quanto attiene il parco-macchine è insufficiente consistendo in una autobotte APS 160 vecchia di oltre 35 anni, una APS 79 e di un mezzo fuoristrada;
è indispensabile disporre di una autopompa più moderna e meno obsoleta tenuto conto che dalla base di Stresa vengono effettuati oltre 600 interventi l'anno -:
se non si ritenga necessario dotare il Distaccamento VVFF di Stresa di una nuova autobotte più moderna (particolarmente adatta sarebbe una autobotte APS 100 city fire per permettere l'accesso anche ai centri storici dei numerosi paesi del
circondario, dove spesso vi sono strade strette) e - se impossibile ipotizzare la dotazione di un mezzo nuovo - provvedere almeno al passaggio a Stresa di un mezzo adeguato e in buone condizioni del comando provinciale di Verbania, cui però andrebbe allora assegnato un nuovo mezzo in sostituzione.
(4-02475)
ZACCHERA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
a pagina 23 del quotidiano Corriere della Sera dello scorso 1o febbraio 2007 in un lungo articolo a firma del noto giornalista Magdi Allam viene illustrato come gli Imam delle moschee di Centocelle (Roma), Varese e Jenner di Milano abbiano risposto ad una coppia di coraggiosi giornalisti che - per realizzare un servizio per la trasmissione «Controcorrente» su Sky tg24 - si sono ad essi presentati sotto le mentite spoglie di «islamicamente corretti»;
dall'articolo e dalla trasmissione si apprendono elementi gravi per la sicurezza pubblica, in evidente spregio per le leggi italiane e per la nostra stessa Costituzione e soprattutto uno sleale rapporto con le istituzioni e le altre religioni professate nel nostro paese, se non una vera e propria istigazione a violarne lo spirito e la norma;
è grave a giudizio dell'interrogante che persone che godono di aiuti e riconoscimenti da parte dello Stato si esprimano in questi termini con persone ad esse sconosciute, lasciando immaginare che ancora più gravi possano essere discorsi ed atteggiamenti nei confronti di affiliati o correligionari ben noti agli stessi Imam -:
quali iniziative intenda prendere il Ministro per una verifica di quanto venga trasmesso dai predetti Imam nelle proprie sedi religiose e quali provvedimenti di ordine pubblico si intendono prendere in presenza di reati o di pericolo di reati;
se sia o meno in essere oggi un monitoraggio delle moschee italiane e soprattutto di quelle che più possano essere contigue a fenomeni di integralismo islamico, copertura o fiancheggiatura di elementi terroristici;
quale sia il giudizio del Ministro sulle iniziative in essere con le Comunità islamiche per emarginare elementi pericolosi ed in particolar modo come venga giudicata la presenza delle rappresentanze di gruppi come l'UCOII in seno alla Consulta islamica con riferimento alla loro attività sul territorio.
(4-02479)