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Allegato B
Seduta n. 106 dell'8/2/2007
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BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interrogazione a risposta scritta:
PAOLO RUSSO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
all'inizio del mese di novembre del 2006 (tra il giorno di tutti i santi ed i giorno dei defunti) è stato abbattuto il Palazzo Montagna ubicato al Corso Umberto I di Marigliano. Il Comune di Marigliano sostiene di aver operato un blocco cautelativo dell'intervento di demolizione quando era stato tirato già un solo corpo di fabbrica. L'Ente locale afferma che quel blocco cautelativo sia stato operato in attesa di una risposta scritta della Sovrintendenza di Napoli, che accertasse o che fugasse tutti i dubbi su un presunto interesse storico dell'immobile in questione, nonché l'eventuale esistenza di avvio di procedimenti finalizzati all'apposizione di vincolo;
una risposta della Sovrintendenza è arrivata, con un atto datato 14 novembre a firma dell'architetto Enrico Guglielmo, tra l'altro ampiamente pubblicizzato e fatto girare, si presume ad opera dello stesso Comune, che non solo per il caso di Palazzo Montagna ma anche di altri immobili ha reiteratamente imputato lungaggini alla Sovrintendenza. Da detta nota si evince che non sono state avviate procedura di tutela del Palazzo Montagna;
risulta, invece, da un documento a firma degli architetti Frattolillo e Guglielmo, che il Palazzo Montagna era, per così dire, «attenzionato» dalla Sovrintendenza, inserito in una lista di immobili che si indicava al Comune di Marigliano di voler assoggettare a sopralluoghi in funzione di avvio di procedure di vincolo, che informalmente risultavano essere stati condotti a termine;
da informazioni assunte presso l'ufficio vincoli, inoltre, circa il tempo necessario perché siano avviate e concluse dalla Sovrintendenza le procedure di vincolo è risultato che non si impiegano più di «centoventi giorni, sette mesi»;
dall'emissione di quella nota e dai sopralluoghi effettuati, invece, sono trascorsi circa due anni senza atti di chiarificazione circa l'interesse storico dell'immobile né in positivo né in negativo;
risulta, inoltre, che presso gli uffici della Sovrintendenza del Palazzo Reale di Napoli, vi siano alcuni documenti che fanno riferimento a pre-catalogazione ed a catalogazione, ad opera dei funzionari Sardella e Frattolillo, tutti datati dal 1999 al 2004, (con raccolta di rilievi fotografici, materiale storico-artistico, mappe catastali, accertamenti ipotecari e via dicendo) inerenti ad alcuni immobili di Marigliano, tra cui il Palazzo Montagna. A questo punto è normale, anche da profano, prendere in considerazione l'ipotesi che agli immobili in oggetto sia stato riconosciuto un interesse storico. A cosa servirebbe, in caso contrario, avviare un monitoraggio, prendere in considerazione alcuni palazzi e condurre ricerche?
dalle considerazioni sopra esposte ne consegue che i soggetti che stavano effettuando un intervento di demolizione e ricostruzione dell'immobile si trovano impediti a proseguire i lavori a causa del sopra citato blocco cautelativo, con evidente danno ai loro diritti soggettivi ed interessi legittimi poiché è evidente che se
la P.A avesse rilevato per tempo l'interesse storico dell'immobile e la presenza del relativo vincolo, gli stessi avrebbero potuto proporre altre forme di intervento quali ad esempio quelle di recupero e conservazione del bene immobile in oggetto -:
se non ritenga, alla luce di quanto in premessa, di intervenire - nell'ambito dei suoi poteri ispettivi e di controllo - nella vicenda de qua, accertando la regolarità e la legittimità della procedura e dei provvedimenti amministrativi sopra richiamati e nello specifico perché si sia arrivati alla demolizione del Palazzo Montagna senza intervento della Sovrintendenza nonostante le azioni preliminari, sapere con quali fondi detti studi preliminari siano stati condotti nonché se allo stato sia possibile per la P.A. suggerire altre forme di intervento che non ledano gli interessi ed i diritti di chi legittimamente stava eseguendo l'intervento urbanistico in questione;
quali ulteriori iniziative intenda intraprendere nell'immediato per tutelare, dall'inefficienza degli enti locali, altri beni di importante e rilevante valore storico culturale, relativamente ai quali ancora si attende che sia fatta chiarezza da parte della Sovrintendenza, onde evitare che come Palazzo Montagna siano ridotti a cumuli di macerie, ma soprattutto per tutelare quelle opere in una zona del Mezzogiorno che rappresenta uno degli spazi più belli e affascinanti del nostro Paese.
(4-02531)