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Allegato B
Seduta n. 107 del 12/2/2007
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COMUNICAZIONI
Interrogazioni a risposta scritta:
LISI, GASPARRI, BUONFIGLIO, PATARINO, ANTONIO PEPE e AMORUSO. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
il 12 dicembre 2006 è stato smontato il traliccio RAI posto in via Lepanto nel Comune di CASTRO e sostituito da altra struttura, situata sul monte Mattia, a circa un chilometro di distanza dal paese;
da allora la qualità del servizio RAI è notevolmente peggiorata infatti:
parte del territorio non vede più RAI UNO;
parte del territorio non vede più RAI DUE e RAI TRE;
nei programmi visibili è, comunque, presente l'effetto neve e altri disturbi;
questi problemi sono stati segnalati per telefono e per fax agli uffici RAI del territorio;
sono stati effettuati sopralluoghi ma la situazione è rimasta invariata;
nel piano delle frequenze RAI è previsto che la parte bassa di Castro che guarda a SUD, la Marina di Marittima e la Marina di Andranno siano serviti dal traliccio di Tricase e che per il potenziamento e l'adeguamento di detto traliccio manca la necessaria concessione amministrativa che dovrebbe rilasciare il Ministero delle comunicazioni;
i cittadini utenti sono fortemente esasperati e minacciano di non pagare il canone RAI e di dar vita a manifestazioni di protesta;
tutti gli interventi fin qui svolti si sono dimostrati inutili, anche quelli suggeriti dai tecnici RAI per un diverso orientamento delle antenne private, e vista la situazione di disagio in cui si trovano CASTRO ed il territorio circostante-:
se non intenda effettuare un intervento immediato per rilasciare la necessaria concessione amministrativa che risolva in tempi rapidissimi i problemi di cui sopra e riconduca la qualità del servizio RAI nel Comune di Castro a livelli degni di una società civile.
(4-02557)
ZANELLA. - Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro della pubblica istruzione, al Ministro della giustizia, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
recentemente l'ufficio Arti Figurative della Siae ha denunciato l'autore di ipertesti pubblicati su un sito internet di didattica e cultura non profit di Cesena (www.homolaicus.com), realizzato e gestito attivamente da un decennio dall'insegnante di Cesena Enrico Galavotti, uno dei fondatori del web didattico nazionale (meglio conosciuto in rete col nick di Galarico), per l'utilizzo di 74 dipinti-immagini digitali di pittori protette dai diritti d'autore, con richiesta di ingenti somme pecuniarie;
la Siae infatti, applicando una legge le cui origini risalgono all'anteguerra (legge del 22 aprile 1941, n. 633 e successivamente adeguata con la cosiddetta «legge Urbani» - legge 22 maggio 2004, n. 128) e non individuando alcuna differenza tra uso didattico-formativo-istituzionale e uso commerciale, pretende il pagamento di cifre rilevanti relative a diritti d'autore su opere protette realizzate da artisti viventi o scomparsi da meno di 70 anni;
in particolare la SIAE (applicando solo ed esclusivamente l'articolo 3 della legge n. 633 del 1941) sostiene discrezionalmente che l'utilizzazione, anche parziale, di un'opera costituisce lesione del diritto morale dell'autore e che la riproduzione non autorizzata delle opere in questione lede gli esclusivi diritti patrimoniali che la legge riconosce agli stessi;
al tempo stesso la SIAE trascura l'applicazione dell'articolo 70 della stessa legge del 1941, che prevede massima libertà per l'uso di immagini a scopo didattico non commerciale e di insegnamento senza finalità di lucro, a patto di citare la fonte (cosa che è avvenuta regolarmente nel sito in questione);
questo precedente può causare eventuali ripercussioni negative - a livello nazionale - nei confronti degli insegnanti telematici, autori di siti internet con preziosi materiali didattici e culturali, ad esempio: interpretando in questa maniera la norma, qualsiasi sito scolastico o blog didattico che utilizza per puro scopo didattico file sonori, immagini protette, citazioni d'autore, rischia ingenti sanzioni e quindi la chiusura immediata e la libertà didattica e le specifiche competenze professionali degli insegnanti ne risultano condizionate fortemente;
questo comportamento della SIAE, pertanto, limita fortemente la funzione
formativa della scuola e la libertà didattica degli insegnanti e dello stesso web -:
se il Governo non ritenga necessario, anche per la promozione della cultura nel nostro paese, salvaguardare quelle realtà, scolastiche e non, che abbiano chiari e dimostrabili intenti formativo-educativi e che non traggano profitto economico dall'utilizzo di tali immagini/testi dei quali vengano puntualmentecitate le fonti, esentandole attraverso opportuni provvedimenti e iniziative dal pagamento del Copyright, in modo che la loro funzione formativa e didattica non sia limitata da questioni di ordine economico che non li riguarda.
(4-02559)