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Allegato B
Seduta n. 108 del 13/2/2007
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta scritta:
FRASSINETTI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
l'UNIRE - Unione nazionale incremento razze equine, ente preposto, tra l'altro, al controllo delle corse soggette a scommesse, è vigilato dal ministero delle politiche agricole e forestali, che ha recentemente nominato un commissario governativo dell'ente nella persona del signor Guido Melzi D'Eril;
l'attività dell'ente relativa al controllo delle corse soggette a scommesse - esercitato, sul campo, attraverso gli addetti al controllo disciplinare, articolato nei controlli antidoping (sostanze proibite) e delle fasi di corsa - riveste particolare importanza in relazione all'introito dell'ordine delle centinaia di milioni di euro, che ne deriva alle pubbliche finanze attraverso le concessioni dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, considerando la riduzione che detto introito potrebbe subire qualora si verificassero frodi, per l'alterazione dolosa dei risultati;
le riduzioni di spesa necessarie per il ripianamento del passivo di bilancio dell'ente possono essere rivolte alla razionalizzazione delle spese - ad esempio la voce principale del comparto disciplinare, le trasferte, limitabili a macroaree - al fine di evitare la perdita di posti di lavoro, orientamento di equità e solidarietà sociale che è stato condiviso dallo stesso Ministro;
al contrario, secondo l'interrogante, in modo autenticamente antisociale, proprio sul gradino più basso degli addetti al controllo disciplinare, commissari di pista del trotto e ispettori antidoping, si è rivolta
la riduzione di spesa deliberata per il febbraio 2007 dal nuovo commissario governativo Melzi D'Eril;
questo è avvenuto attraverso la riduzione delle nomine mensili degli addetti presso gli ippodromi - evidentemente delegandola ad un proprio collaboratore non meglio precisato, in sostituzione del Segretario generale dell'ente - che prevedono un solo commissario e un solo ispettore antidoping dove fino a gennaio 2007 e da cinque anni ne erano nominati due, quindi con la riduzione del 50 per cento (cinquanta per cento) delle giornate lavorative e della retribuzione;
i controlli sulle frodi, necessari a garantire gli scommettitori e tutti gli operatori economici del settore, avrebbero dovuto indurre l'U.N.I.R.E. a non abbassare così drasticamente i livelli di sorveglianza, in modo tale da incidere significativamente sul regolare andamento tecnico e disciplinare delle riunioni di corse, in relazione alle molteplici funzioni dei commissari e degli ispettori antidoping;
dette funzioni, che richiedono la presenza di almeno due commissari e ispettori antidoping, sono, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
a) di sorveglianza della condotta disciplinare dei guidatori;
b) di continua comunicazione alla Giuria su ogni fatto e contestazione che dovesse insorgere nelle scuderie e nelle corse;
c) di espulsione dai luoghi che si trovano sotto la giurisdizione dei soggetti che turbano il buon ordine delle corse, in pista e nel recinto delle scuderie, o che comunque commettano azioni scorrette;
d) di controllo delle fasi pre-corsa dei cavalli partecipanti, sino all'entrata in pista degli stessi;
e) di sovraintendere alle operazioni connesse all'eventuale aggiudicazione ed acquisto dei cavalli partecipanti alle corse «a reclamare»;
f) di controllo della efficienza degli impianti gestiti dalle società di corse;
g) per gli ispettori antidoping, di applicazione del disciplinare per il controllo delle sostanze proibite;
già l'ente, nella riduzione di spesa, del proprio bilancio, circa due anni fa, aveva colpito questa categoria con l'eliminazione del riconoscimento delle indennità di trasferta, per quasi il 40 per cento della retribuzione mensile, e, vista una reazione evidentemente limitata della categoria, dovuta alla precarietà del contratto, oggi la colpisce nuovamente;
il provvedimento in questione è andato a far gravare le pur utili economie di spesa dell'ente su lavoratori del livello retributivo di base, già al limite della sussistenza personale, per non dire di figli o familiari a carico, senza tutela assicurativa e con quella previdenziale figurativa, attraverso una decisione unilaterale dell'ente, senza sentire le associazioni di categoria;
questo è avvenuto in spregio delle stesse assicurazioni date dal Ministro De Castro sulla tutela delle fasce di reddito più deboli e di salvaguardia del diritto al lavoro, ancorché di lavoratori precari, in quanto con contratto, rinnovato annualmente, di collaboratori coordinati e continuativi - tra gli ultimi della pubblica amministrazione, a far data dal marzo 2001 un primo gruppo e dal settembre 2002 i rimanenti - e retribuiti a giornata come i braccianti agricoli;
le funzioni ricoperte dal secondo commissario e ispettore antidoping dell'ente verrebbero ricoperte da personale dipendente dalle società di corse (ippodromi), in pratica sostituendo i controllori con i controllati, secondo una direttiva che sarebbe già stata emanata dall'ente agli ippodromi, secondo l'interrogante in aperto contrasto con quanto previsto dal decreto ministeriale (MIPAF) 19 marzo 2002 e successive modificazioni, recante le norme in materia di incompatibilità con le funzioni di addetto al controllo e disciplina corse;
detto provvedimento, oltre a far varcare la soglia della povertà ad un gruppo di 85 lavoratori precari di lungo corso (reddito mensile medio netto pro-capite a febbraio per i Commissari euro 545,00 e per gli Ispettori euro 326,00), appare volto a prevenire eventuali contestazioni;
ciò in considerazione del fatto che oltre alla riduzione di giorni lavorativi e di retribuzione è stata operata una ostentata sperequazione nel numero dei giorni lavorativi assegnati, ad esempio due ad alcuni e otto ad altri, quasi si intendesse innescare, la proverbiale «guerra tra poveri» in grado di isterilire qualsiasi legittima protesta;
appare difficile ritenere che il ministro vigilante - o lo stesso commissario straordinario - possa avallare o tollerare coscientemente un comportamento così lesivo, nel merito e nel metodo, della dignità di questi lavoratori e delle più elementari norme di solidarietà sociale ai danni di soggetti e famiglie in gran parte monoreddito e che, non colpisce gli sprechi ma la retribuzione base del livello più basso;
a titolo esemplificativo degli sprechi operati dall'ente, proprio a febbraio 2007, il costo di una Giuria è pari alle decurtazioni inflitte ai lavoratori di cui sopra, con risultati avvilenti sul piano del contrasto ad attività illecite -:
quali provvedimenti urgenti intendano assumere i Ministri interrogati.
(4-02579)