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Allegato A
Seduta n. 11 del 14/6/2006
INTERPELLANZE URGENTI
(Sezione 1 - Conseguenze derivanti dal pronunciamento della Corte di giustizia europea in ordine alla tassa forfettaria retroattiva sull'iscrizione degli atti societari istituita dall'articolo 11 della legge n. 448 del 1998)
A)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
con l'articolo 11 della legge n. 448 del 1998, il Governo Prodi istituiva una tassa forfettaria retroattiva sull'iscrizione degli atti societari diversi dall'atto costitutivo, predisponendo, inoltre, il rimborso relativo agli anni 1985-1992 della soppressa tassa di concessione governativa sull'iscrizione dell'atto costitutivo delle società, già oggetto di osservazione da parte delle istituzioni europee;
nel 2003 la Commissione europea ricorreva (C 197/03) anche nei riguardi della nuova normativa, ritenendo: a) che la tassa forfettaria annuale retroattiva sull'iscrizione di atti societari diversi dall'atto costitutivo non potesse in alcun modo avere carattere remunerativo, in quanto l'amministrazione italiana aveva già riscosso tasse analoghe remunerative del servizio; b) che le modalità di calcolo degli interessi sulla restituzione della tassa fossero sfavorevoli rispetto ad altre analoghe azioni di restituzione;
con pronunciamento dell'11 maggio 2006 la Corte di giustizia europea ha accolto il ricorso, sostenendo che una disciplina discriminatoria e restrittiva nei confronti delle società aventi diritto a tale rimborso viola le disposizioni della direttiva del Consiglio dell'Unione europea 17 luglio 1969, 69/335/CEE, concernente le imposte indirette sulla raccolta dei capitali, oltre che i principi elaborati della Corte di giustizia europea nella sua giurisprudenza in materia di ripetizione dell'indebito;
sostanzialmente la legge n. 448 del 1998 ha messo in atto un meccanismo in base al quale sono state istituite nuove tasse per la registrazione di atti societari, che si sono aggiunte a quelle di concessione già versate tra il 1985 ed il 1992, le quali ultime non venivano totalmente restituite a causa di un meccanismo di decadenza triennale; viceversa, la Corte ha dichiarato illegittimo il meccanismo di decadenza, imponendo anche il ricalcolo degli interessi;
dei circa 5.000 miliardi (2,58 miliardi di euro) stanziati tra il 1999 ed il 2001 sono andati in perenzione circa 520 milioni di euro: 453 milioni sono ancora disponibili, i rimanenti sono stati erogati; peraltro, risulta agli interpellanti che numerosi aventi diritto non sono ancora stati rimborsati, nonostante avessero presentato la richiesta in conformità alle norme vigenti -:
quale valutazione dia il Ministro interpellato sull'entità delle somme da restituire
alla luce della pronunzia della Corte di giustizia europea;
quanti siano i soggetti aventi diritto non ancora liquidati, quali siano gli importi da liquidare e in quali tempi ritenga di poter completare le procedure di ricalcolo degli interessi e di restituzione di quanto indebitamente percepito.
(2-00009)
«Leone, Gianfranco Conte, Armosino, Baldelli, Bruno, Biancofiore, Cesaro, Craxi, Della Vedova, Fratta Pasini, Jannone, Lainati, Marras, Milanato, Moroni, Osvaldo Napoli, Paroli, Mario Pepe, Picchi, Romani, Santelli, Vitali».