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Allegato B
Seduta n. 111 del 19/2/2007
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazione a risposta scritta:
BONELLI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dall'ANSA di Cagliari del 19 gennaio 2007 13:18, oltre 14 mila trappole usate per la cattura illegale di tordi e pettirossi e 91 reti lunghe 400 metri sono state rimosse in soli cinque giorni in seguito ad un'azione antibracconaggio condotta dai volontari della Lega italiana protezione uccelli (Lipu) nel Basso Sulcis per combattere il grave fenomeno dell'uccellagione, zona nella quale erano già intervenuti nel dicembre scorso con la rimozione di diecimila trappole;
secondo quanto rilevato dagli attivisti la situazione degli sbarramenti di reti fisse collocate dai bracconieri sui crinali per la cattura indiscriminata di migliaia di uccelli dovrebbe destare grande preoccupazione: 91 reti montate su pali, per una lunghezza complessiva di circa 400 metri lineari, sono state rimosse a Capoterra, nelle località di Santa Lucia, Punta Bidda Beccia, Costa Is Seddas e Punta Gennasoli. Sugli stessi crinali erano stese centinaia di altre reti che i bracconieri hanno tolto prima dell'arrivo dei volontari. Nelle trappole e nelle reti sono stati trovati 62 uccelli, dal tordo bottaccio al minuscolo fiorrancino, ai rapaci diurni e notturni. 23 uccelli, ancora vivi, sono stati liberati;
25 volontari provenienti da ogni parte d'Italia, hanno perlustrato i boschi dei dintorni di Capoterra. I «sentieri» realizzati dai bracconieri sono stati individuati nelle località sovrastanti il centro, abitato di Capoterra, sui Monti Arrubiu ed Arbu, nelle vicinanze della comunità montana, presso la miniera di San Leone e perfino nell'oasi Wwf di Monte Arcosu;
«sapevamo che la situazione a Capoterra era grave - ha dichiarato Giovanni Malara, responsabile del Campo Lipu per il Basso Sulcis - ma non immaginavamo di poter trovare niente di simile». I dati divulgati dalla Lipu sono oggettivamente allarmanti: «Gli uccelli catturati, almeno 600 mila all'anno, alimentano un mercato illegale gestito da associazioni criminali che prosperano incontrastate realizzando profitti con la vendita al dettaglio, nei mercati, nei ristoranti e nelle macellerie delle "grive", piatto tipico composto da otto tordi bolliti e poi messi a macerare nelle foglie di mirto»;
la Lipu ha inviato giornalmente al Ministro per le risorse agricole e forestali segnalazioni relative al materiale illecito ritrovato e chiedendo l'impiego in Sardegna del Nucleo operativo antibracconaggio del Corpo forestale dello Stato;
per arginare il grave fenomeno, la Lipu chiede l'intervento del Nucleo operativo antibracconaggio del Corpo forestale dello Stato, e denuncia l'assenza dei corpi di polizia locali nella repressione del fenomeno -:
quali misure si intendano prendere per arginare il grave fenomeno del bracconaggio in aree così importanti per la tutela della biodiversità;
se non si ritenga a tal fine di dover stimolare l'azione del Nucleo operativo antibracconaggio del Corpo forestale dello Stato.
(4-02636)