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Allegato B
Seduta n. 115 del 26/2/2007
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interpellanza:
I sottoscritti chiedono di interpellare il ministro del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che:
risulta agli interroganti che cinquanta lavoratori dell'Arsenale Militare di La Spezia rischiano il licenziamento a causa della ristrutturazione dell'Arsenale e del ridimensionamento del personale civile;
questi lavoratori, assunti da circa quindici anni alle dipendenze di diverse ditte consorziate (Cooperativa Co.S.Ma.P. a.r.l.; Cooperativa Tra.S.Mar s.r.l.; Cooperativa World Working Scarl) assegnatarie dell'appalto concesso dall'Arsenale di La Spezia al Consorzio Cooperativo Labor Società Cooperativa, sono in condizioni di estrema precarietà lavorativa;
risulta agli interpellanti che le esigenze dell'Arsenale impongono a questi lavoratori di programmare con un anticipo inferiore alle ventiquattro ore i propri turni lavorativi che, in molte circostanze, non coprono più di 30 ore mensili e, sovente, impongono ai lavoratori periodi di inattività continuata superiori ai 60 giorni;
i compensi mensili, per mansioni di tipo operaio ed impiegatizio alle dipendenze dirette della Direzione dell'Arsenale, dell'Ufficio Spedizioni (Maribase), della Direzione di Commissariato (Maricommi) e della Direzione Magazzini (Diremag), oscillano tra i 250 e i 500 euro;
risulta agli interroganti che presso gli Arsenali Militari di Taranto ed Augusta le condizioni di precarietà dei lavoratori siano analoghe -:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della vicenda in parola;
se il Ministro, sulle base delle considerazioni svolte, non ritenga opportuno assumere a riguardo ulteriori informazioni;
quali urgenti misure e provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di scongiurare il licenziamento dei cinquanta lavoratori ed incoraggiarne, anche sulla base delle indicazioni e degli stanziamenti contenuti nel testo della Legge Finanziaria, la stabilizzazione.
(2-00390) «Burgio, Rocchi, De Cristofaro».
Interrogazioni a risposta scritta:
TREPICCIONE. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la legge 296/2006 (finanziaria 2007) all'articolo 1, commi 774, 775, 776, ha disposto modifiche alle modalità di attribuzione dell'indennità integrativa speciale (IIS) sulle prestazioni di reversibilità - già normate dall'articolo 1, comma 41, della legge 335/1995 in materia di pensione ai superstiti - invertendo il consolidato orientamento giurisprudenziale della Corte dei conti;
infatti, con varie sentenze, la Corte dei conti ha affermato che sui trattamenti di reversibilità con decorrenza successiva all'entrata in vigore della legge 335/1995, derivanti da pensioni dirette in godimento alla data del 31 dicembre 1994, l'indennità integrativa speciale doveva essere interamente attribuita come assegno aggiuntivo;
tali pronunce della Corte si riferiscono all'estensione della normativa dell'assicurazione generale obbligatoria, operata dalla legge 335/1995, che non aveva
espressamente previsto l'abrogazione dell'articolo 15, comma 5, della legge 724/1994;
questo articolo, nel conglobare l'indennità integrativa speciale ai fini del calcolo dei trattamenti pensionistici, aveva escluso le reversibilità derivanti da pensioni dirette liquidate entro il 1994;
a differenza della giurisprudenza summenzionata, la finanziaria 2007 prevede:
a) al comma 774, indipendentemente dalla data di decorrenza della pensione diretta da cui derivano le pensioni di reversibilità, l'attribuzione dell'IIS alle medesime, sorte dopo l'entrata in vigore della legge 335/1995, costituisce parte integrante del trattamento pensionistico e va attribuita al superstite, nel trattamento di reversibilità nella misura percentuale prevista;
b) al comma 775 si fanno salvi i trattamenti pensionistici più favorevoli in godimento al 1o gennaio 2007 già definiti in sede di contenzioso, disponendo però il riassorbimento sui futuri miglioramenti della pensione;
c) al comma 776, si dispone l'abrogazione dell'articolo 15, comma 5, della legge 724/1994;
queste disposizioni precludono la possibilità di un futuro ricalcolo, in sede amministrativa o giudiziaria, delle prestazioni di reversibilità con l'attribuzione dell'indennità integrativa speciale in misura intera;
l'INPDAP ha riconosciuto, come si evince dalla nota n. 72/2006, il diritto all'indennità integrativa speciale in misura intera sia ai soggetti che ne ottenevano il diritto in via giudiziaria (tramite la Corte dei conti), sia ai soggetti che lo avevano ottenuto per via amministrativa;
quindi, secondo le disposizioni dell'INPDAP, l'attribuzione dell'indennità integrativa speciale sulla reversibilità in misura piena spetta:
a) ai soggetti che al 31 dicembre 2006 erano già in godimento della prestazione ricalcolata con tale modalità per effetto di contenzioso sia amministrativo che giudiziario;
b) ai soggetti che pur non essendo ancora in godimento dell'IIS intera sulla reversibilità, alla suddetta data, ne avevano già ottenuto il riconoscimento giudiziario con sentenza passata in giudicato;
c) ai soggetti che hanno già ottenuto sentenza favorevole da parte della Corte dei conti non ancora passata in giudicato e che non verrà appellata dall'Istituto;
inoltre, sulle prestazioni di reversibilità fatte salve, verrà applicato il principio della cristallizzazione: i futuri aumenti saranno riassorbiti nel tempo fino a concorrenza del maggiore importo liquidato;
da accertamenti effettuati, non risulta che le prestazioni di reversibilità già in pagamento con l'indennità integrativa speciale in misura intera siano state cristallizzate;
è plausibile ritenere, quindi, che per l'anno 2007 non verrà operato il riassorbimento degli aumenti;
in tema di aumenti, si ricorda la sentenza della Corte dei conti a sezioni riunite n. 13/2000 secondo cui i benefici attribuiti in funzione perequativa non sono riassorbibili, in quanto non costituiscono miglioramenti in senso tecnico, aventi lo scopo di aumentare il potere di acquisto e quindi il tenore di vita dei pensionati, ma semplici adeguamenti al costo della vita -:
se il Ministro intenda assumere iniziative normative affinché siano rettificati i commi della finanziaria summenzionati secondo quanto disposto dalla giurisprudenza della Corte dei conti;
se il Ministro intenda assumere iniziative nei confronti dell'INPDAP per garantire il recepimento dei provvedimenti espressi dalla magistratura.
(4-02718)
GALANTE. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
il giorno 26 gennaio 2007 il Coordinatore del Consorzio Iricav Uno, Ing. Angelo Carmona, ha convocato il personale dipendente nella sala riunioni, dove ha comunicato la necessità di una riorganizzazione del personale che porterebbe ad esuberi tra i dipendenti fino alle 4-5 unità;
tale comunicazione è avvenuta senza preventive e dovute consultazioni con le Organizzazioni sindacali;
l'assemblea dei dipendenti ha ribadito l'ormai esiguo numero dei dipendenti diretti (18 di cui 3 dirigenti) ed ha fatto notare come ancora numerosa fosse la presenza di risorse esterne (tra service e collaboratori), invitando la Direzione del Consorzio alla risoluzione del rapporto con le stesse proponendo il subentro del personale dipendente per i ruoli professionalmente sostituibili;
nello specifico i servizi sono:
a) espropri (su 14 lavoratori soltanto 4 sono dipendenti di cui 1 dirigente);
b) amministrazione/finanza, che è un'attività completamente in service da parte delle conferitarie Condotte e Astaldi utilizzando 8 lavoratori dei quali nessuno risulta essere dipendente diretto;
tutte le residue attività lavorative relative ai chilometri di linea ferroviaria da completare ancora, mediamente atto integrativo alla Convenzione del 15 ottobre 1991, tra IRI-FICTECNA/TAV/IRICAV UNO, sono oggi gestite per intero impropriamente dalla conferitaria Condotte esclusivamente con proprio personale ed espropriando di fatto competenze storicamente e contrattualmente del Consorzio Iricav Uno;
il Consorzio Iricav Uno è composto da alcune tra le più grandi Società di costruzioni italiane, quali la Fintecna, la Società italiana per le condotte d'acqua spa, l'astaldi spa, il consorzio cooperative costruzioni spa, l'ansaldo trasporti spa e la pianini lavori spa -:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra descritti;
quali iniziative, secondo le proprie prerogative, intenda porre in essere al fine di salvaguardare l'integrità dell'importante azienda di trasporti, nonché i relativi livelli occupazionali.
(4-02719)