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Allegato B
Seduta n. 115 del 26/2/2007
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SVILUPPO ECONOMICO
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:
sin dall'anno 2003 Alcatel Italia manifestava l'intenzione di dismettere lo stabilimento di Rieti operante nella produzione degli apparati per il settore delle telecomunicazioni;
il Governo pro-tempore riusciva con ripetuti interventi fatti direttamente sul Presidente mondiale con sede a Parigi per scongiurare tale evento;
Alcatel Italia, malgrado le promesse fatte, dopo tre anni, favoriva la Costituzione di un gruppo di aziende di inconciliabili differenti rami produttivi, nella società per azioni Ritel alla quale cedere lo stabilimento di cui sopra;
di fronte a tale poco convincente soluzione ci stava la reazione delle forze politiche, delle istituzioni e delle forze sindacali dell'intera provincia sabina, provocando l'immediata convocazione delle parti interessate presso il Ministero dello sviluppo economico;
di fronte all'irrevocabile decisione di Alcatel Italia ed all'oggettiva precarietà della soluzione proposta, per garantire le centinaia di lavoratori si coinvolgevano nella società Ritel oltre alla stessa Alcatel, Finmeccanica e le finanziarie Filas (Regione Lazio) e Sviluppo Italia;
in data 26 giugno 2006, dopo lunghe ed estenuanti trattative, si firmava un protocollo d'intesa che in sintesi prevedeva:
1. il mantenimento da parte di Alcatel del settore ricerca con la partecipazione della società Ritel e di Finmeccanica con la specifica finalizzazione a supporto strategico del settore produttivo;
2. la costituzione da parte di Ritel di una Fondazione per organizzare un centro studi e ricerche, nel campo delle tecnologie riguardante l'informazione e la comunicazione;
3. l'assorbimento da parte della nuova società di tutto il personale suddiviso in 215 a tempo indeterminato, 170 interinali e 45 delle ditte esternalizzate;
4. la ripartizione delle azioni che vedeva Ritel con il 55 per cento, Alcatel 20 per cento, Alenia Spazio il 5 per cento ed il rimanente 20 per cento a Filas e Sviluppo Italia;
5. Finmeccanica inoltre si impegnava per ordinare 35 commesse nei primi due anni e circa 80 nel terzo e quarto anno nei settori delle schede elettroniche, armadi assemblati, delle antenne, dei trasmettitori, dei modem eccetera;
6. l'immediata presentazione da parte di Ritel di un piano industriale e degli investimenti alle due finanziarie pubbliche al fine di essere esaminato anche dalle organizzazioni sindacali, dalle istituzioni e dalle forze politiche;
7. la Regione Lazio si impegnava a reinserire il sito di Rieti nel Distretto Tecnologico dell'Areospazio, a localizzare; parti del Progetto Galileo Test Range nel territorio reatino, a finanziare progetti di innovazione tecnologica e di ristrutturazione finalizzati alla riconversione del sito Alcatel;
8. il Governo si impegnava, (articolo 7) a verificare costantemente la concreta realizzazione degli impegni sottoscritti -:
se sia a conoscenza che dopo ben sette mesi dalla sottoscrizione del Protocollo d'Intesa nessun impegno sottoscritto è stato mantenuto, anzi, la Ritel, senza informare nessuno, ha licenziato 80 interinali su 170 e tutti i 45 dipendenti delle Aziende esternalizzate;
come mai il Governo in questi sette mesi non abbia svolto la dovuta verifica dimostrando così, secondo gli interpellanti, insensibilità ed irresponsabilità rispetto al lavoro di centinaia di famiglie reatine;
se non ritenga di intervenire immediatamente per bloccare i provvedimenti - che gli interpellanti giudicano insensati e scorretti - della società Ritel e di imporre a tutti i sottoscrittori il rispetto degli accordi.
(2-00389)
«Rositani, Castiello, Nespoli, Angeli, Armani, Benedetti Valentini, Bocchino, Bono, Buontempo, Consolo, Giulio Conti, Filipponio Tatarella, Foti, Garnero Santanchè,
Holzmann, Landolfi, Lisi, Martinelli, Mazzocchi, Menia, Minasso, Pedrizzi, Perina, Pezzella, Proietti Cosimi, Raisi, Scalia, Tremaglia, Ulivi, Zacchera».
Interrogazioni a risposta scritta:
FORMISANO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
si è svolto nei giorni scorsi presso la sala del Consiglio Provinciale di Frosinone un incontro tra i rappresentanti sindacali e i vertici della CST NET (ex Alcatel) per esaminare le problematiche relative alla crisi dello stabilimento;
l'azienda aveva già presentato un piano di riduzione dei costi, anche assumendo giovani, e in questo avrebbe dovuto essere sostenuta per altri due anni, secondo contratto, da Alcatel;
nonostante la riduzione dei costi, il portafoglio ordini della CST NET è un decimo di quello normale ed è da novembre che lo stabilimento non riceve più commesse;
la maggior parte delle aziende del settore, sia in Italia che in Europa, sta per chiudere e la causa principale della crisi è da attribuire al fatto che la grossa fetta di mercato è in Cina e nei paesi dell'Est, dove il costo della manodopera è molto più basso;
l'accordo della CST NET con Alcatel era di sostegno alle commesse per consentire allo stabilimento di mantenere attività ed occupazione e nello stesso tempo trovare nuovi clienti;
tuttavia, alla fine del primo anno di sostegno, è esploso il mercato cinese e chiaramente i prezzi dell'azienda non sono stati più competitivi, quindi la quantità di lavoro si è attestata a livelli più bassi;
la CST NET ha chiesto ad Alcatel supporto in questa situazione drammatica ed ha proposto un piano di riconversione per fronteggiare tale crisi;
Alcatel ha manifestato l'impossibilità di sostenere questo piano ed ha annullato quasi tutti gli ordini;
finora la CST NET ha puntato solo sull'abbattimento dei costi, invece per poter uscire dalla crisi occorrerebbero nuovi investimenti -:
quali iniziative intenda adottare a sostegno dello stabilimento, al fine di favorire la realizzazione di un piano di risanamento industriale ed evitare il licenziamento di circa un centinaio di lavoratori occupati.
(4-02720)
LAZZARI e FITTO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
nel marzo 2006 è stato sottoscritto, previa approvazione del CIPE, il Contratto di Programma multiregionale tra ministero interrogato e regioni, per investimenti turistici nelle regioni Calabria, Puglia e Sicilia; per quel che riguarda la Puglia la società sottoscrittrice è la Terme di Santa Cesarea spa, partecipata dalla Regione e dal comune di Santa Cesarea Terme (Lecce);
nella documentazione esecutiva, da ultimo integrata il 22 gennaio 2006, il Contratto prevede spese ammissibili per 17 milioni di euro e nel quadro finanziario si legge che l'agevolazione concessa è di 4.860.890 euro; la copertura della quota pubblica prevista dal Contratto è interamente assicurata dalla Regione con le risorse stanziate dall'Accordo di programma quadro «Sviluppo locale»;
tuttavia nel luglio 2006 il Comune ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione del polo ricettivo termale per complessivi 6.756.000 euro, mentre il 29 dicembre 2006 la società Terme di Santa Cesarea spa ha pubblicato un bando di gara
con identica imputazione al progetto approvato dal comune per 10.838.140 euro;
rispetto a quanto approvato in sede di sottoscrizione del Contratto di programma le spese sono più che raddoppiate;
i Consiglieri comunali di opposizione di Santa Cesarea Terme hanno inutilmente chiesto documenti e delucidazioni sulla lievitazione degli oneri, che si rischia ricadano sulla società e di conseguenza sulle casse comunali: da notizie di stampa si apprende infatti che la Regione non intende sottoscrivere ulteriori finanziamenti per la Società Terme spa e sembra svanito il finanziamento triennale previsto a carico della provincia dalla delibera n.31 del 22 agosto 2005 -:
se i maggiori oneri richiesti abbiano modificato il quadro finanziario del Contratto di programma e se la società proponente abbia espressamente presentato proposta di modifica;
se la società proponente abbia fornito idonee garanzie per la copertura dei maggiori costi e in che misura essi potranno essere rendicontati;
con quali modalità e tempistica sarà erogata l'agevolazione concessa.
(4-02724)