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Allegato B
Seduta n. 119 del 5/3/2007
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COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta scritta:
GIUDITTA. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
il Festival di Sanremo è un evento mediatico che inizia negli anni cinquanta, e si ingigantisce enormemente con la diffusione prima della radio, poi della televisione, in poco tempo riflette l'immagine che una società vuol dare di sé. La canzone, la musica leggera dunque, partendo da quella popolare diventa immediatamente una parte importante che mette in moto non solo l'industria discografica ma tutto uno sconfinato indotto;
questo è un processo che avviene subito dopo i primi anni del dopoguerra con una realtà italiana profondamente cambiata. Fenomeno italiano che nei primi trenta anni era stato considerato evento minore. Tutte le remore sono poi cadute negli anni 80. Infatti iniziò come evento prestigioso anche perché i big stranieri americani già da qualche anno non disdegnavano di approdare a Sanremo per vendere poi i loro dischi in Europa. Cosa che riuscì a pochi italiani a fare il contrario. Solo un paio sfondarono in America;
di conseguenza Sanremo si presenta oggi come un evento popolare, che riassume le trasformazioni del Paese, le sue sedimentazioni culturali e politiche ma questo non giustifica gli altissimi cachet nei confronti dei conduttori. È scandaloso che la RAI, ente esercente un servizio pubblico, abbia con autonoma decisione superato il tetto stabilito, pagando compensi che in parte pagano anche i cittadini, utenti, italiani. L'interrogante condivide la giusta protesta dei lavoratori precari calabresi che hanno inviato una lettera al Ministro delle Finanze per lamentarsi del trattamento dorato delle star TV -:
se il Ministro interrogato, alla luce di quanto descritto nella presente interrogazione, sia a conoscenza dei motivi per i
quali la RAI, ente a partecipazione pubblica ed esercente un servizio pubblico, abbia corrisposto dei compensi così elevati nei confronti dei conduttori del Festival di Sanremo e quali iniziative intenda assumere al fine di garantire che anche in altre occasioni legate alla organizzazione di manifestazioni e spettacoli popolari, non si registri un tale spreco di risorse conformemente al principio del contenimento dei costi pubblici cui si ispira la legge finanziaria 2007.
(4-02794)