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Allegato B
Seduta n. 121 del 7/3/2007
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AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE LOCALI
Interrogazione a risposta scritta:
NESPOLI e CASTIELLO. - Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali. - Per sapere - premesso che:
la «Conferenza Unificata» ha avviato l'esame dello schema di disegno di
legge delega per l'istituzione e la disciplina della «Conferenza Stato-Istituzioni Territoriali»;
il disegno di legge prevede un rinnovato sistema di votazione degli Enti Locali che vi partecipano e tale nuovo meccanismo, oltre a rendere oggettivamente meno incisivo il ruolo di tutto il mondo delle Autonomie Locali, limita ancor di più l'autonoma espressione delle posizioni delle Comunità e dei Comuni Montani in quanto la partecipazione alla Conferenza da parte del Presidente dell'U.N.C.E.M. è prevista, all'articolo 1, comma 3, lettera i), con l'espressione di un voto meramente consultivo;
questa previsione legislativa rappresenterebbe una discriminazione per le Comunità Montane e per l'Unione che istituzionalmente le rappresenta, attribuendo alla stessa un ruolo di secondo piano proprio in seno alla Conferenza che si prefigura come sede di confronto con tutte le istituzioni territoriali;
tale norma appare incoerente rispetto all'impianto complessivo del disegno di legge il quale intende chiaramente valorizzare il principio del proficuo confronto e collaborazione fra tutte le Istituzioni territoriali e sottenderebbe, di conseguenza, la pari dignità tra le stesse e nel rapporto con il Governo -:
quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di riconoscere alle Comunità Montane ed all'Unione che le rappresenta la doverosa pari dignità istituzionale rispetto agli altri soggetti partecipanti al rinnovato modello di «Conferenza Stato-Istituzioni Territoriali» così come contemplata dal nuovo disegno di legge, magari stralciando dalla proposta originaria, all'articolo 1, comma 3, lettera i), ogni riferimento al voto solamente consultivo attribuito all'U.N.C.E.M. in quella sede.
(4-02823)