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Allegato B
Seduta n. 131 del 21/3/2007
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazioni a risposta scritta:
MARINELLO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
in data 20 marzo 2007, la sede INPS di Sciacca in provincia di Agrigento, ha recapitato alle aziende agricole della zona a mezzo servizio postale, le lettere contenenti il prospetto dei contributi agricoli dovuti per il periodo terzo trimestre 2006 e per i trimestri pregressi, con allegato il modulo per il pagamento F24, specificando nelle stesse, che la data di scadenza per il pagamento era fissata per il 16 marzo 2007, quindi ben quattro giorni prima della consegna del predetto plico;
l'increscioso ritardo a quanto pare, così come confermato da altri operatori agricoli, è stato segnalato anche per altre sedi dell'INPS, come ad esempio quella di Palermo;
quanto accaduto colpisce ulteriormente il settore agricolo, in quanto per un errore, sicuramente non imputabile agli operatori del settore, le aziende agricole, rischiano di essere ulteriormente tartassate per l'addebito degli interessi di mora dovuti ad un ritardato pagamento, causato, secondo l'interrogante, da un evidente disservizio delle poste italiane;
risulta necessario segnalare inoltre, che le richieste di pagamento dovrebbero pervenire alle imprese agricole, almeno una settimana prima e non l'ultimo giorno di pagamento o addirittura oltre la scadenza prevista, per consentire la verifica dei dati, (ad alcune aziende ad esempio è stato erroneamente applicato un contributo doppio rispetto a quanto dovuto) ed il successivo pagamento che in molti casi avviene per via telematica -:
quali provvedimenti intenda intraprendere al fine di verificare l'esattezza delle segnalazioni di reclamo effettuate dai soggetti coinvolti, inoltrate sia agli uffici postali, che agli uffici dell'INPS, che riguardano sia il ritardato ricevimento dei suesposti prospetti contributivi, sia gli errori di calcolo applicati;
se non ritengano opportuno sospendere temporaneamente il pagamento dei contributi agricoli per le aziende del settore di Sciacca, Palermo ed eventualmente di altri Comuni interessati dalla vicenda, al fine di rendere meno gravosa la già difficile situazione economica del comparto.
(4-03005)
GALANTE e PAGLIARINI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
da notizie di stampa si apprende che il Gruppo Pam ha deciso di ridurre di 95 unità la forza lavoro a livello nazionale;
sembra che sia il «reparto» Toscano ad essere maggiormente colpito dall'annunciata ristrutturazione del personale con 88 licenziamenti previsti;
i vertici del gruppo veneto, la cui proprietà è della famiglia Bastianello che possiede la catena «Nuance» ed è presente anche nel settore aeroportuale, hanno aperto nei giorni scorsi la procedura di mobilità;
l'accordo dovrebbe essere siglato entro 120 giorni, altrimenti entro i primi 15 giorni di luglio i tagli occupazionali saranno effettuati;
il gruppo Pam è in Toscana dal 1998, quando rilevò la Superal ed i suoi 33 punti vendita;
attualmente i negozi sono 32 e contano in totale 1.050 addetti, mentre i supermercati Pam in Italia sono 99 per una forza lavoro pari a 2.800 unità;
la proprietà ha motivato la decisione evocando un'elevata incidenza del costo del lavoro;
le rappresentanze sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno replicato che negli ultimi anni l'azienda «ha incontrato forti difficoltà a stare sul mercato e a contrastare la concorrenza sul territorio. Questo ha avuto come conseguenza il ridimensionamento dei livelli occupazionali che, attraverso accordi sindacali, non hanno portato conseguenze traumatiche»;
nel 2006 il provvedimento ha riguardato 85 dipendenti che con la mobilità potevano arrivare alla pensione, ma ora sembra che tale possibilità non ci sia: da quanto si apprende da fonti sindacali, infatti, «al massimo 15 dipendenti potrebbero con la mobilità arrivare al pensionamento ed il resto sarebbero licenziamenti effettivi di persone difficilmente ricollocabili sul mercato del lavoro»;
fino al 2005 la Pam ha chiuso i bilanci in attivo e solo l'anno 2006, secondo quanto riferiscono le rappresentanze sindacali, dovrebbe registrare alcune lievi perdite;
sembra che il gruppo starebbe per effettuare un'operazione da 500 milioni di euro per il più grande centro commerciale d'Italia nella zona di Roma Nord e questo spiegherebbe l'opzione per i tagli occupazionali decisa alla Pam -:
se il Ministro sia a conoscenza di quanto descritto in premessa;
quali iniziative intenda porre in essere al fine di salvaguardare i livelli occupazionali del reparto Toscano del colosso veneto della grande distribuzione.
(4-03007)
CARUSO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
in data 16 marzo 2007 nell'Azienda Ecologica Falzarano, operante nella provincia di Benevento nel settore della raccolta dei rifiuti, è morto in un incidente sul lavoro l'operaio Beniamino Parrella, di 46 anni e con tre figli a carico;
quest'ennesimo omicidio bianco ripropone in tutta la sua drammaticità la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro, perché non possiamo assistere passivamente a una strage infinita di morti bianche che ogni giorno insanguina il nostro paese e di cui la precarietà è una delle principali cause;
in un comunicato sindacale diramato in data 19 marzo 2007 e sottoscritto dalla CGIL Funzione Pubblica, Flaica CUB e Federazione Provinciale RDB di Benevento, le organizzazioni sindacali denunciano le condizioni e i ritmi «cinesi» di lavoro, la mancata applicazione della legge 626 sulla sicurezza sul lavoro e i tentativi dell'impresa «affinché i sindacati non entrassero in azienda» -:
se non ritenga opportuno porre, attraverso i competenti uffici, in essere provvedimenti immediati e urgenti affinché, presso l'Azienda Ecologica Falzarano così come presso le altre aziende operanti nel settore, si accerti il rispetto delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e in generale, delle norme previste nei contratti nazionali del settore.
(4-03017)