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Allegato B
Seduta n. 147 del 19/4/2007
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta orale:
RONCONI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
Minimetrò S.p.A è una società per azioni a capitale pubblico maggioritario costituita nel 1998 dal Comune di Perugia al fine di progettare, realizzare e gestire una metropolitana leggera, quale sistema innovativo ed alternativo di mobilità urbana al percorso Pian di Massiano-Monteluce;
il socio privato della Società mista pubblico-privato venne individuato dal Comune di Perugia nella società Metrò Perugia S.c.a.r.l, attraverso avviso di gara pubblica con procedura negoziata;
con l'Accordo di Programma sottoscritto in data 12 dicembre 1997 tra il Ministero per le Aree Urbane, il Ministero dei trasporti e della navigazione, il Presidente della Giunta regionale dell'Umbria e il Sindaco del Comune di Perugia, veniva riconosciuto al Comune di Perugia, da parte dell'Amministrazione centrale dello Stato, l'importo di 37,4 miliardi di lire, pari al 50 per cento del costo relativo alla realizzazione del primo tratto della Metropolitana leggera: Pian di Massiano-Piazzale della Cupa (costo complessivo 74,8 miliardi di lire);
l'intera progettazione dell'opera, coerentemente con le previsioni del vigente Piano Regolatore Generale, sottoposta a procedura di Valutazione Impatto Ambientale (VIA), raccolse il giudizio favorevole della Regione Umbria che ne certificò la compatibilità ambientale e la conseguente autorizzazione rilasciata ai sensi di legge dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali, Artistici e Storici dell'Umbria;
nel febbraio 2001 il progetto, venne approvato dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE);
successivamente, nel maggio 2001, il Ministero dei trasporti rilascia il nulla-osta tecnico ai fini della sicurezza, nel luglio 2001 il Comune di Perugia approvò il progetto definitivo per le opere civili e delle modalità relative alla fase espropriativa delle aree necessarie interessate dai cantieri per la realizzazione dell'opera ed infine, nel settembre del 2002, il Ministero
infrastrutture e trasporti, nel mese di settembre 2002, rilasciò il nulla osta tecnico ai fini della sicurezza, espresso con condizioni, delle opere tecnologiche del Minimetrò (binari, vetture, impianti di sicurezza eccetera), nonché il definitivo parere favorevole all'approvazione tecnico-economica, di competenza del Comune di Perugia, dell'intero progetto definitivo per le opere civili e per le opere tecnologiche;
dopo alcuni adeguamenti la previsione di spesa complessiva dell'opera fu stabilità in oltre 71 miliardi di lire;
il 22 febbraio scorso i ministeri dei trasporti e dell'ambiente hanno formalmente comunicato l'assegnazione di risorse aggiuntive per il progetto Minimetrò per un importo complessivo di 14 milioni e 400 mila euro richiesti dal comune di Perugia a causa di interventi imprevisti alla voce sicurezza;
in data 18 aprile sembrerebbe essere giunta la conferma del finanziamento dei 12 milioni di euro richiesti dal Comune di Perugia, da parte del Ministero dei trasporti a valere sui fondi della legge n. 211 del 1992 recante «Interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa»;
sembrerebbe che sia emerso un altro problema riguardante l'impatto sonoro dell'opera che richiederebbe ulteriori stanziamenti -:
se non ritengano di chiarire le procedure adottate nell'erogazione del finanziamento citato, in particolare riguardo alle modalità di assegnazione dello stanziamento nel bilancio della società.
(3-00828)
Interrogazione a risposta in Commissione:
OLIVIERI e MARIO RICCI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
è stata recentemente chiusa la sala d'attesa ubicata presso la Stazione ferroviaria della Spezia;
sulle ragioni della chiusura l'Amministrazione comunale della città ha richiesto chiarimenti alla società «Centostazioni» che gestisce gli spazi ed i servizi presso la Stazione ferroviaria della Spezia;
la Società «Centostazioni» avrebbe risposto all'Amministrazione comunale spezzina che la chiusura della sala d'attesa è conseguente ad un orientamento generale che prevede la chiusura delle sale d'attesa nelle stazioni ferroviarie di medie dimensioni, riservando alla sosta degli utenti solo le piccole salette ubicate sui binari;
tale scelta, ove fosse confermata, costituirebbe, a giudizio degli interroganti, un ulteriore peggioramento della qualità del servizio ferroviario;
se il Governo intende intervenire presso la Società «Centostazioni» per sollecitarla a rivedere la posizione assunta in relazione alle sale d'attesa delle stazioni ferroviarie di medie dimensioni.
(5-00956)
Interrogazione a risposta scritta:
BOSI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 13 aprile 2007 le segreterie regionali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore trasporti hanno diramato una nota congiunta, indirizzata alla Procura della Repubblica ed al signor Prefetto di Firenze, nella quale viene denunciato il perdurare di uno stato di apprensione circa la sicurezza a bordo dei convogli ferroviari;
da tempo sono stati denunciati episodi di violenza, di furti e di danneggiamenti, sia nei confronti del personale, che verso i passeggeri;
il 31 marzo, sulla tratta regionale Pontremoli-La Spezia, si è verificato l'ultimo episodio ai danni di una lavoratrice che è stata immobilizzata e minacciata con un coltello da parte di un viaggiatore il
quale, è stato accertato, aveva derubato e minacciato, precedentemente, alcuni passeggeri;
nella seconda metà del 2006 sono state segnalate, sui convogli impiegati nelle tratte toscane della rete ferroviaria, oltre venti aggressioni perpetrate prevalentemente nelle ore notturne, sia sui treni a lunga percorrenza, che su quelli regionali e locali;
la Divisione Passeggeri delle Ferrovie del comparto fiorentino, fra gennaio e febbraio 2007, ha registrato un notevole incremento di denunce per furti e violenze;
le organizzazioni sindacali hanno denunciato la presenza, soprattutto sui treni a lunga percorrenza, di bande organizzate di borseggiatori che, in molti episodi, se intercettate dal personale a bordo dei convogli, non hanno esitato a rivolgere violente minacce personali nei confronti dello stesso;
sempre nella stessa denuncia delle OO.SS. si rende noto che la contrazione delle risorse, hanno portato l'azienda delle Ferrovie a ridurre le spese per il personale di bordo e, di conseguenza, anche di quello addetto alla sorveglianza;
si sono svolte, proprio sull'argomento in questione, alcune riunioni presso la Prefettura di Firenze e quella di Pisa, ma non hanno prodotto alcun esito e non si intravede nessuna iniziativa concreta che contrasti il proliferare dei fenomeni criminosi denunciati -:
quali azioni intendano adottare per tutelare i lavoratori ed i viaggiatori vittime dei numerosi fenomeni di criminalità perpetrati sulla rete ferroviaria toscana;
se intendano accertare le eventuali responsabilità della società Trenitalia, sia per i convogli di lunga percorrenza, sia per quelli locali;
se reputino, come appare necessario, d'incrementare il personale della Polfer addetto alla sicurezza;
(4-03376)