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Allegato B
Seduta n. 149 del 24/4/2007
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INFRASTRUTTURE
Interrogazione a risposta in Commissione:
BENVENUTO. - Al Ministro per le infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il forte di San Martino di Genova è l'unico forte della cerchia genovese che, pur trovandosi in pieno centro cittadino, è abbandonato da anni all'incuria.
su commissione dell'Intendenza di Finanza, il Ministero delle Infrastrutture, in uno spazio di rispetto a nord del forte, l'unica area verde del quartiere, è in procinto di realizzare un caseggiato per oltre 30 famiglie;
per poter costruire e acquisire velocemente i pareri si è dato luogo ad una procedura particolare (articolo 29 della legge 28 del 1999) consentita per le opere destinate alla difesa nazionale;
il progetto è stato, quindi, secretato e i cittadini ne sono venuti a conoscenza solo a cose fatte e a ruspe ormai attive;
la conferenza dei servizi è stata, dopo i primi pareri negativi da parte degli enti, revocata e sostituita dalla riunione del Comitato Misto Paritetico;
si tratta di un quartiere a «vivibilità limitata» per tensione abitativa e insediamenti scolastici, mancanza di strade e di parcheggi, con carenza di spazi verdi in un contesto di strade strette alla genovese dove è assai problematico aggiungere un ulteriore peso insediativo;
senza prevedere urbanizzazione, verde pubblico, spazi di rispetto il progetto prevede di portare in loco 30 nuove famiglie;
il Tar Liguria ha dato ragione per due volte ad un Comitato di cittadini bloccando i lavori con una Sentenza di sospensiva;
nel frattempo gli Enti locali sono intervenuti ed una Delibera di Consiglio comunale ha manifestato un dissenso sull'iniziativa;
tuttavia, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Ministero senza entrare nel merito delle ragioni addotte dai cittadini e ha sbloccato i lavori sentenziando che il bene pubblico deve prevalere su quello privato;
al momento si attende la sentenza definitiva del TAR Liguria, mentre i lavori di sbancamento stanno procedendo a ritmo sostenuto -:
se non si ritenga opportuno pensare a una riprogettazione che tenga conto del precario equilibrio della zona, in relazione, alla scarsa viabilità presente, alla totale mancanza di parcheggi e verde pubblico, alla scarsa estensione dell'area stessa che risulta essere una lingua di terra addossata ad altri caseggiati da un lato e al Forte di San Martino dall'altro (opera di notevole interesse storico-artistico ai sensi legge 1089/1939, decreto legislativo 29 del 1993, decreto legislativo 42 del 2004);
in alternativa, se non sia più utile valutare la possibilità, che non risulterebbe esclusa dagli stessi rappresentanti del Ministero, di trasferire il progetto su altra area più idonea anche in vista di un necessario recupero del Forte e delle aree circostanti.
(5-00967)
Interrogazioni a risposta scritta:
GREGORIO FONTANA e JANNONE. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
dopo oltre 25 anni di ritardi e rinvii, il giorno 19 luglio 2005, è stato inaugurato dall'allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Pietro Lunardi, il raddoppio ferroviario sulla tratta Bergamo-Treviglio, realizzata dopo soltanto tre anni dall'apertura dei cantieri;
il giorno 19 luglio 2005 è stato firmato un Protocollo d'Intesa per Bergamo in cui il Ministro delle Infrastrutture, la Regione Lombardia e la Provincia di Bergamo, si sono impegnate alla realizzazione ed al completamento di numerosi interventi infrastrutturali indispensabili per il miglioramento della mobilità delle persone e delle merci. In tale contesto fu decisa anche la realizzazione delle nuove fermate di Arcene, Stezzano e Levate;
dopo quasi due anni i lavori per la costruzione di opere accessorie (pensiline, parcheggi, vie di accesso eccetera) delle nuove stazioni di Arcene, Levate e Stezzano non sembrano procedere secondo i tempi previsti;
in particolare non risulta esserci un progetto per i lavori che riguardano i parcheggi per le autovetture nella nuova stazione di Stezzano;
la provincia di Bergamo è la decima in Italia per densità di popolazione;
nelle stazioni ferroviarie di medie dimensioni, Bergamo risulta essere al quinto posto per quanto riguarda il trasporto dei passeggeri in particolare dei pendolari;
le previsioni di posti auto per il parcheggio di Stezzano sono già abbondantemente superate visto che la fermata si candida a divenire luogo strategico di interscambio non solo su Bergamo ma anche e soprattutto su Milano -:
quale sia lo stato di avanzamento, di realizzazione e finanziamento delle nuove fermate di Arcene, Levate e Stezzano;
in che tempi e con quali modalità saranno effettive e complete di opere accessorie le nuove fermate di Arcene, Levate e Stezzano.
(4-03410)
BRUSCO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
i lavori per la realizzazione della strada a scorrimento veloce (variante alla
strada statale 18), denominata Bussentina, ebbero inizio nel lontano 1970;
nel 2005 furono appaltati e sono in corso quelli relativi al cosiddetto «ex lotto Astaldi» (completamento SS. 18 dal Km 19.300 della SS. 17 allo svincolo di Buonabitacolo);
è innegabile la funzione strategica rappresentata dalla predetta arteria che collega l'autostrada Salerno-Reggio Calabria e il Vallo del Diano con il Golfo di Policastro, due aree complementari per vocazione e prospettive di sviluppo e di crescita -:
se i tempi contrattuali (31 aprile 2007) di ultimazione saranno rispettati ovvero se a far data dal mese di maggio la strada sarà finalmente consegnata alla fruizione della vasta utenza.
(4-03422)
ZANELLA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
l'interrogazione n. 4-02233 presentata dalla sottoscritta interrogante lunedì 22 gennaio 2007 nella
seduta n. 95 era relativa al tratto in concessione ad Autovie Venete;
la risposta alla suddetta interrogazione da parte del Ministro per le infrastrutture riguarda, invece, il tratto di Società Autostrade Venezia e Padova -:
se, facendo riferimento alla predetta interrogazione, il Governo non intenda fornire risposta ai quesiti ivi proposti.
(4-03435)