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Allegato B
Seduta n. 149 del 24/4/2007
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TRASPORTI
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
vi sono continui disservizi e disagi causati ai viaggiatori che coinvolgono treni EUROSTAR considerati «il fiore all'occhiello» del trasporto ferroviario italiano; servizi igenici non utilizzabili, ritardi imprecisati che non vengono comunicati ai passeggeri e che risultano molto spesso incomprensibili;
il rimedio a tutto ciò non può essere considerato il mero rimborso parziale del biglietto in quanto a causa di ciò per gli utenti del servizio vengono meno tutta una serie di impegni non sempre recuperabili;
l'interpellante, si rende pur conto della obsolescenza della rete ferroviaria italiana che richiede una serie di interventi anche strutturali di lunga durata per porre rimedio alla situazione descritta -:
quali iniziative di propria competenza ed eventuali soluzioni intenda adottare per risolvere, almeno in parte, una situazione non più accettabile e chiarire le cause di questi continui disservizi che rischiano di danneggiare l'immagine del più prestigioso treno d'Italia, eventualmente prendendo iniziative volte a ridurre il numero degli Eurostar per consentire a quelli rimasti un'efficienza maggiore.
(2-00484) «Garagnani».
Interrogazione a risposta in Commissione:
RONCONI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la Suprema Corte di cassazione, a Sezioni unite civili, con la sentenza n. 23732 del 28 settembre-8 novembre 2006 è intervenuta in modo determinante sui rischi derivanti dall'esposizione all'amianto per gran parte dei ferrovieri nel corso degli anni;
la Corte partendo dall'individuazione del petitum sostanziale, quale quello della maggiorazione della contribuzione ai fini pensionistici, ha ritenuto che le controversie riguardanti il beneficio dell'amianto debbano essere incardinate innanzi alla giurisdizione della Corte dei conti atteso che ancora oggi «il trattamento pensionistico dei menzionati lavoratori grava su di un apposito fondo che continua ad essere alimentato dallo Stato»;
a seguito dell'intervento della Corte di cassazione occorrerà procedere a presentare i ricorsi giudiziari innanzi alla Corte dei conti territorialmente competente e, inoltre aver esaurito l'iter amministrativo ovvero inviato il curriculum lavorativo all'INAIL e ricevuto da quest'ultimo l'attestazione o certificazione negativa dell'esposizione all'amianto;
il decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha stabilito che «la certificazione della sussistenza e della durata dell'esposizione all'amianto deve essere rilasciata dall'INAIL entro un anno dalla conclusione dell'accertamento tecnico» (legge 326 del 2003, articolo 3, comma 8);
la legge 257 del 1992, e successive modificazioni, attribuisce all'INAIL la qualità di Ente certificatore dell'esposizione qualificata all'amianto, certificazione essenziale per richiedere all'Ente previdenziale di appartenenza la maggiorazione dell'anzianità contributiva;
nonostante quanto suesposto, continuano a pervenire dai territori denunce circa ritardi e modalità con cui sono stati compilati i curricula relativi all'esposizione all'amianto da parte dell'INAIL e in particolare quelli dei lavoratori delle officine di manutenzione rotabili -:
se non ritenga di dover sollecitare l'INAIL, quale ente certificatore dell'esposizione qualificata all'amianto, affinché vengano monitorate e snellite le procedure per la compilazione dei currricula dei lavoratori delle officine di manutenzione rotabili esposti all'amianto, visto il vasto impiego di amianto fatto all'interno dei locomotori e delle carrozze ferroviarie.
(5-00965)
Interrogazione a risposta scritta:
PEDRINI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la segnaletica stradale, verticale ed orizzontale, è un elemento fondamentale per la sicurezza dell'utenza che viaggia e un fattore di prevenzione che offre, a costi relativamente più bassi, le prospettive più incoraggianti;
in Italia resta alta l'emergenza relativa all'incidentalità stradale che continua a far registrare un numero imbarazzante, per un Paese civile, di morti e feriti sulle nostre strade;
la tragedia - che ogni lunedì mattina diventa argomento da prima pagina - si svolge sulla strada che noi tutti conosciamo bene, con le sue buche, l'illuminazione insufficiente, gli asfalti scivolosi e la segnaletica mal posizionata ed inadeguata, obsoleta e troppo spesso non regolamentare;
purtroppo quando si parla di incidentalità si tende a dare la massima importanza al fattore umano trascurando, di fatto, l'infrastruttura in cui l'uomo si muove e dimenticando che la sicurezza stradale ha una «dimensione orizzontale» e che per raggiungere l'obiettivo del suo massimo incremento è necessario concentrarsi, in via prioritaria, su una serie di politiche mirate ad un'attuazione più efficace della legislazione in vigore, al miglioramento delle infrastrutture - tra cui la segnaletica - e al miglioramento dei veicoli;
il Parlamento europeo ha individuato in una segnaletica poco chiara o incoerente la causa di inutili e prevenibili rischi per la sicurezza stradale, invitando la Commissione europea ad effettuare uno studio sull'armonizzazione della segnaletica stradale in Europa quale mezzo per migliorare la sicurezza delle strade;
in Italia, esiste un Codice della strada che, in vigore dal 1992, deve essere necessariamente riformato al più presto, ma che dovrebbe almeno essere rispettato ed è invece in gran parte disatteso, per ignoranza e, più spesso, per dolo;
importanti indagini e studi, anche recenti, hanno evidenziato la grave inadeguatezza dello stato della segnaletica sulle nostre strade che, in una significativa percentuale secondo quando denunciato da Assosegnaletica, non risulta neppure conforme alle prescrizioni del Codice della strada, per la mancanza della marcatura e per la non conformità delle figure e/o delle pellicole retroriflettenti -:
se il Ministro dei Trasporti non ritenga necessario accelerare l'annunciata riforma organica del Codice della strada affinché gli operatori del settore che intendono operare con serietà e professionalità possano trovare in un nuovo quadro legislativo e regolamentare un riferimento chiaro ed efficace;
se non si ritenga di dover procedere all'attuazione di quanto già previsto dalla Legge italiana e, in particolare, dal Codice
della strada assicurando e intensificando i controlli necessari per la verifica della qualità della segnaletica, nonché della sua corretta installazione e manutenzione.
(4-03421)