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Allegato B
Seduta n. 152 del 7/5/2007
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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazione a risposta scritta:
SAMPERI e BURTONE. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
l'assessore regionale all'industria, onorevole Marina Noè, tra il 19 e il 22 marzo 2004, firmò alle compagnie petrolifere Eni, Sarcis, Edison e Panther Resources nelle Province di Catania, Siracusa, Ragusa ed Enna, n. 4 decreti che dettero il via libera alla «ricerca e all'estrazione di idrocarburi gassosi e liquidi in tutta la Sicilia orientale»;
la concessione comprende anche «il diritto a costruire, esercire, mantenere un sistema parziale o completo di serbatoi e condotte»;
la Giunta di Governo con delibera n. 220 del 20 maggio 2005 diede mandato al competente Assessorato all'industria di sospendere il rilascio di permessi di prospezione e ricerca e di concessioni di coltivazione di idrocarburi in giacimento nelle aree dichiarate patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco e che con successiva delibera n. 323 del 13 luglio 2005 decise l'immediata sospensione di ogni attività di ricerca in atto negli stessi territori;
le delibere, impugnate dalla Panther Resources, sono state sospese dal Tar Sicilia per incompetenza della Giunta a disporre direttamente la sospensione;
le autorizzazioni sono prive di valutazioni di impatto ambientale e valutazione di incidenza nonostante il progetto rientri fra quelli previsti dalla lettera T
dell'allegato A al decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 per i quali, a norma dell'articolo 1, comma 3, del citato atto di indirizzo e coordinamento, sono obbligatorie in via preventiva;
il permesso di trivellazione riguarda anche il territorio del Val di Noto, uno dei comprensori più significativi dal punto di vista storico, ambientale e turistico, denso di numerose zone di interesse comunitario e di siti inseriti nella World Heritage List;
l'ARS nella seduta del 27-28 gennaio 2007 ha approvato un ordine del giorno, accettato come raccomandazione, che impegnava il governo della regione a sospendere con effetto immediato le ricerche petrolifere ed i pozzi attivati nelle aree di pertinenza dei siti Unesco del Val di Noto e ad istituire una commissione straordinaria sulle autorizzazioni alle ricerche petrolifere composta dall'assessore regionale per i beni culturali e ambientali e per la pubblica istruzione, dall'assessore regionale per il turismo, le comunicazioni e i trasporti, dall'assessore per l'industria, dall'assessore per l'agricoltura e le foreste (o un loro delegato), dal Presidente della Provincia e dai Sindaci dei Comuni interessati alle ricerche, al fine di revocare definitivamente o autorizzare le ricerche in relazione all'impatto che le stesse avranno sui siti patrimonio dell'Umanità e sul loro paesaggio culturale;
il Ministro dell'ambiente onorevole Alfonso Pecoraro Scanio ha diffidato la Regione siciliana a uniformarsi alla normativa ambientale nazionale e comunitaria di cui è responsabile lo Stato in base alla «Direttiva Habitat»;
poiché la Sicilia è il più grande giacimento culturale dell'intero pianeta e le perforazioni del terreno minacciano di inquinare le falde freatiche, l'Unesco ha espressamente richiesto, come condizione imprescindibile per il riconoscimento di patrimonio universale dei luoghi di cui trattasi l'esistenza e l'attuazione di un piano di gestione che coinvolga l'intero territorio e che vincoli lo sviluppo del territorio stesso verso un uso compatibile e sostenibile di ogni attività economica dei luoghi;
la dissennata ricerca del petrolio minaccia di sconvolgere nella Sicilia Sud orientale l'equilibrio naturale del suo territorio, la sua vocazione turistica e culturale, i capolavori del barocco incastonati come gioielli, un tesoro unico al mondo, irripetibile, inestimabile dichiarato dall'Unesco, patrimonio mondiale dell'umanità -:
quali iniziative intenda promuovere considerato che la Sicilia è il più grande giacimento culturale dell'intero pianeta e le perforazioni del terreno minacciano di inquinare le falde acquifere;
se ritenga di promuovere un incontro con i soggetti interessati affinché provvedano, ognuno per le proprie competenze, ad intervenire sollecitamente e specificamente alla sospensione di ogni ricerca, valutando l'opportunità di indirizzare alle sovrintendenze di Catania, Siracusa, Ragusa ed Enna gli opportuni indirizzi per l'imposizione del vincolo paesaggistico nelle aree interessate.
(4-03529)